Comune di Reggio Emilia

13 I 688


Lorenzo Giustiniani, santo. Homiliae duae. Una de poenitentia, altera de eleemosyna. Parisiis, apud Michaelem Vascosanum, dec. 1522. 4°, [32] c.


Cuoio di capra rosso su cartone decorato in oro. Cornice caratterizzata da motivi fioriti, fogliati, filigranati e da uccelli a piena figura rivolti a destra e a sinistra. Specchio muto. Nel secondo scompartimento del dorso un cartellino cartaceo recita "1522 / Laurentii / Homiliae / Duae.."; fiorone centrale affiancato da fogliami accantonati in quelli residui. Cucitura su cinque nervi. Labbri ornati con fogliami. Tagli dorati. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura lievemente scomparso in testa e al piede del dorso. Marginali spellature. Angoli ricurvi.

Il decoro fito- e zoomorfo della cornice1 assegna la legatura al 1725 circa, verosimilmente eseguita in Amsterdam dalla Van der Marck bindery2.

La bottega, operante in Amsterdam tra il 1725 e il 1756 circa, deve la denominazione al fatto che delle 28 legature note, 19 furono eseguite per Hendrick Adriaan Van der Marck, verosimile principale committente verso il 1725. Poco è noto sulla biografia, tranne il catalogo di vendita della sua collezione libraria che lo indica come signore di Leur e canonico di Utrecht. Anche se abitante in Utrecht, diverse sue legature sono state prodotte in Amsterdam, circostanza piuttosto inusuale (era piuttosto comune fare legare i volumi nella città di residenza): da intenditore tuttavia, gli è noto che le legatorie attive in quest’ultima città sono in grado di approntare manufatti di elevata qualità alla fine del secolo XVII – inizio XVIII. Nel periodo iniziale di attività, la Van der Marck bindery realizza legature senza particolare attenzione dalla doratura di qualità corrente. Limitato il repertorio di ferri: 14 rotelle, 17 punzoni e 2 placche.
La simmetria della cornice potrebbe suggerire il 1725 circa quanto ad esecuzione: verso tale data lo stile piuttosto formale Luigi XIV tende a scomparire per far posto a motivi naturalistici propri del regno di Luigi XV. Se così, potrebbe trattarsi di una produzione iniziale dell’atelier che continua ad operare oltre la metà del secolo XVIII, a lungo dopo la scomparsa di Vander Marck avenuta nel 1727.
Secondo le aspettative l’accavallamento del decoro alle estremità della cornice, a testimoniare l’utilizzo della rotella.
 
Note di dettaglio