Comune di Reggio Emilia

Un bilancio provvisorio

Vede la luce nel 1977, con una Premessa di Fiorenzo Forti, la tesi di laurea di A.L. Lenzi, discussa nel marzo 1973 presso l'Università di Bologna. In questa edizione, l'autrice, grazie ai contatti con Canzio Dasioli, Giannino Degani ed altri amici e studiosi di D'Arzo, arricchisce il suo lavoro - già impreziosito dalla copertina disegnata da Alberto Manfredi - di un'Appendice che raccoglie l'inedito Il pinguino senza frac, alcune lettere di D'Arzo a Vallecchi e Dasioli e la riproduzione di pagine Silvio D'Arzo. Nostro lunedì di Ignoto del XX secolo. A cura di Anna Luce Lenzi. Modena, Mucchi, 1986. autografe ed immagini legate a momenti salienti della vita e del lavoro di Ezio Comparoni.

Anna Luce Lenzi, Silvio D'Arzo. Una vita letteraria, Reggio Emilia, s.e., 1977.
Dopo la pubblicazione della tesi ed un costante lavoro di ricerca dedicato a Silvio D'Arzo, A.L. Lenzi dà alle stampe questo volume, ricomposto grazie ad uno scavo filologico-critico attorno a quella che dalla curatrice è ritenuta l'idea fondante della prosa di D'Arzo. Nostro lunedì di Ignoto del XX secolo, scrive Lenzi nell'Introduzione, è un romanzo rimasto "non scritto", "ma le varianti, macrosequenze che lo status editoriale ha ben mimetizzato, finora, in una generica produzione di racconti, portano a sufficienza i segni di una elaborazione che per anni continuò a mulinare attorno a un'idea unitaria, che solo il tempo crudamente reciso impedì a D'Arzo di condurre al previsto compimento".

Silvio D'Arzo. Nostro lunedì di Ignoto del XX secolo. A cura di Anna Luce Lenzi. Modena, Mucchi, 1986.
Queso recente volume raccoglie tre diverse prove narrative di Silvio D'Arzo, che documentano tre diversi momenti della sua ricerca stilistica. Si tratta della raccolta Maschere, apparsa nel 1935 e mai più ripubblicata, e di due importanti opere incompiute: L'uomo che camminava per le strade, del 1939-1940, dove la narrazione si tinge di un tono insieme ironico e malinconico, ed Un ragazzo d'altri tempi, sobrio, impersonale, carico di tensione. Questo rapido ed improvviso mutare di temi e stili di scrittura, di generi (narrativa, poesia, saggistica), infine persino di identità, sembra dare ragione a chi ha voluto paragonare D'Arzo-Comparoni ad un Fernando Pessoa, più umile, forse, ma non di minor valore.

Silvio D'Arzo.Un ragazzo d'altri tempi. Firenze, Passigli, 1994
Silvio D'Arzo. L'uomo che camminava per le strade. Racconti. A cura di Daniele Garbuglia. Macerata, Quodlibet, 1995.
La rivista letteraria parmense dedica una sezione di questo numero a Silvio D'Arzo. Di lui si presenta L'annegata, inedito da Casa d'altri, accompagnato da saggi di Stefano Costanzi ed Emanuela Orlandini e da una Bibliografia di Silvio D'Arzo curata dallo stesso Costanzi.

"Palazzo Sanvitale. Quadrimestrale di letteratura". N. 6, 2001.
In occasione del cinquantenario della scomparsa, le edizioni Diabasis ripropongono il volume di poesie pubblicato da Comparoni quindicenne, arricchito da un saggio di Gabriele Pedullà e dalle fotografie di Guido Piacentini.

Raffaele Comparoni (Silvio D'Arzo). Luci e penombre. Liriche. A cura di Gabriele Pedullà. Reggio Emilia, Diabasis, 2002