Comune di Reggio Emilia

Pier Vittorio Tondelli non era invidioso
Crescere con Tondelli

 
Pier Vittorio Tondelli non era invidioso
Crescere con Tondelli
 
Raccontate i vostri viaggi, le persone che avete incontrato all’estero, descrivete di chi vi siete innamorati, immaginatevi un lieto fine o una conclusione tragica […] Iniziate a fingere, a dire bugie, a creare sulla carta qualcosa che parta dal vostro mondo, ma che diventi poi il mondo di tutti, nel senso che tutti noi che leggiamo possiamo comprenderlo. 

Scarti alla riscossa
 
Tondelli dedicò molto impegno alla crescita dei giovani scrittori, stando loro vicino, dispensando consigli, aiuto, attenzione e possibilità di pubblicare. Alcuni di questi giovani sono diventati davvero nuovi autori contemporanei e in questa vetrina abbiamo raccolto i loro lavori.

Suggerimenti di lettura in occasione del weekend di incontri Pier Vittorio Tondelli non era invidioso in programma a Correggio e Reggio Emilia l’11 e 12 dicembre 2021.
 
 
Marco Belpoliti
 

Pianura
Einaudi, 2021

Che cos’è una pianura? Che cos’è, in particolare, la pianura italiana per eccellenza, quella Padana? È un territorio, uno spazio geografico, certo. Ma se a disegnarne la mappa è Marco Belpoliti, che in quelle terre ci è nato, la pianura diventa anche luogo dell’anima, condizione esistenziale, traccia indelebile. Con Pianura Belpoliti attraversa il paesaggio naturale e umano, una terra di sogno e di volti, di immaginazioni e di storie. La nebbia, la memoria e la letteratura, i contorni e le radici, gli orizzonti. Insomma, la vita.


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L’occhio di Calvino
Einaudi, 2006

In una lettera del 1960 all’amico Francois Wahl, Italo Calvino riconosce che il suo punto di partenza è l’immagine: “L’unica cosa che vorrei insegnare è un modo di guardare, cioè di essere al mondo". Il libro di Marco Belpoliti indaga la vocazione visiva dello scrittore esaminando i racconti e i romanzi, i saggi e gli scritti meno conosciuti dedicati all’arte, al cinema, alla fotografia, al collezionismo. Belpoliti compie una mappatura di questo universo visivo, mettendone in luce le metafore visive, gli emblemi e le immagini ricorrenti nella sua opera.

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Romolo Bugaro
 

Effetto domino
Einaudi, 2015

Ci sono uomini abituati a esprimersi solo attraverso il denaro. Ritrarli con verità, nel bene e nel male di cui sono capaci, è la scommessa di questo suo romanzo. Perché la verità non indebolisce il giudizio etico, anzi lo rafforza proprio nella misura in cui lo complica. Quando uomini come questi si mettono in testa di concludere un grande affare niente può fermarli. O forse sì. Forse può accadere che il semplice “no" di una banca produca un effetto domino senza fine, travolgendo le esistenze di tutti. Perché quando la valanga comincia a rotolare non c’è salvezza per nessuno. Ma non tutto è come sembra, in una storia di uomini ossessionati dal lavoro, dal denaro e dal potere al punto da apprezzare l’abilità di chi è riuscito a fregarli. E forse l’espressione tecnica “segnalazione a sofferenza” può diventare per molti una metafora perfetta.


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La buona e brava gente della nazione
Marsilio, 2019

Un gruppo di amici a cavallo fra gli ultimi anni della giovinezza e l’ingresso nell’età adulta, sospesi fra vecchi sogni e nuovi desideri. La buona e brava gente della nazione racconta il loro lavoro come avvocati in carriera nei tribunali del Nordest e le loro notti senza fine nelle discoteche alla moda, e poi ancora le vacanze in un’isola del Sud, dove la luce abbagliante del sole sembra annullare ogni capacità di controllo e dove tutti gli equilibri si romperanno a causa dell’arrivo sulla scena dell’elemento estraneo, perturbante, la giovane inglese Sabine. Un ritratto generazionale di grande respiro per raccontare l’Italia in perenne accelerazione degli anni Novanta e per raccontare il tema privato e struggente della fine delle illusioni.


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Guido Conti
 

Il grande fiume Po
Giunti, 2020

“Perché in pianura padana i tramonti sono speciali. Il sole, quando scende dietro i pioppi, illumina le acque del grande fiume e allora sembra che la corrente porti verso il mare un cario di oro liquido. Uno spettacolo immenso nella creazione di Dio che si ripete ogni sera in maniera diversa. Di fronte a noi un vecchio si ferma in bicicletta, aspetta che il sole scompaia e poi riprende il suo giro lento lungo gli argini.”

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Il volo felice della cicogna Nilou
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2018

Nilou è felicissima all’idea di spiccare il volo, conoscere il viaggio e la migrazione verso la terra dei grandi alberi, l’Africa immensa. Ma non immagina neanche quello che vivrà, con le ali come unica arma e salvezza. Una parabola del ciclo della vita, emozionante e senza tempo. Una favola per tutti.

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Roberto Carnero
 

Under 40
I giovani nella nuova narrativa italiana
Mondadori, 2010

Cosa è successo nella narrativa italiana negli ultimi trent’anni? Cosa hanno raccontato i giovani autori e, in generale, i narratori esordienti, di epoca in epoca, di decennio in decennio? E come hanno rappresentato l’evoluzione della vita italiana? Da Porci con le ali (1976) di Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera, considerato l’archetipo del genere “scritture giovanili”, a Boccalone (1979) di Enrico Palandri, Altri libertini (1980) di Pier Vittorio Tondelli, Treno di panna (1981) di Andrea De Carlo, per proseguire, negli anni novanta, con i libri di Silvia Ballestra, Enrico Brizzi, Giuseppe Culicchia, fino ad arrivare ai casi più recenti di Melissa P., Federico Moccia e Paolo Giordano, premiati da uno straordinario successo di pubblico, scorre una linea frastagliata e vitale, che ha per protagonisti scrittori giovani i quali, spesso, parlano di giovani e dei problemi del loro mondo.


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Il bel viaggio. Insegnare letteratura alla generazione Z
Bompiani, 2020

I classici della letteratura hanno ancora tanto da dire, in particolare alla generazione dei ragazzi di oggi, sempre iperconnessi attraverso i social. Eppure, in un contesto che si muove con velocità e che premia le connessioni più che le riflessioni, le parole di grandi autori del passato rischiano di confondersi con il rumore di fondo, non essere lette con la giusta prospettiva e quindi apparire polverose e inutili, lontane dalla realtà. La sfida più grande per gli insegnanti (ma non solo) è quella di ristabilire un legame tra gli scrittori e i giovani, per svelare come romanzi, racconti, poesie, pagine scritte decenni e secoli fa possano regalare emozioni e spunti straordinari.

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Giuseppe Culicchia
 

Tutti giù per terra
Garzanti, 2004

Che fare una volta arrivati a vent’anni, con davanti a sé il servizio militare, l’incubo di ”Telemike" e un’improbabile carriera alla Fiat? Meglio, tanto per cominciare, dichiararsi obiettori di coscienza. Così ecco il nostro eroe, il giovane Walter, impigliato tra raccomandate con ricevute di ritorno, assessorati plurisessuati, insegnanti in menopausa e piccoli zingari da trattare con i guanti (di plastica). E poi un’esilarante galleria di Daihatsu Feroza, house parties, androgine ninfomani.


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Il tempo di vivere con te
Mondadori, 2020

Giuseppe Culicchia tiene in serbo queste pagine da più di quarant’anni. Perché la morte di Walter Alasia, al cui nome è legata la colonna milanese delle Brigate Rosse, è una storia dolorosa che lo tocca molto da vicino: per il Paese è un fatto pubblico, uno dei tanti episodi che negli anni di Piombo finivano tra i titoli dei quotidiani e dei notiziari televisivi; per lui e la sua famiglia è una ferita che non guarirà mai.


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Paolo Di Paolo
 

I desideri fanno rumore
Giunti, 2021

Caterina ha vissuto la Grande Interruzione come una tempesta domestica. La Dad, le giornate monotone e complicatissime, i riti e i baci mancati. Passando il tempo tra cantine e terrazze condominiali, ha cercato di non dimenticare i suoi desideri. Una sera, dopo un blackout, si sente stranissima. E non ci mette molto ad accorgersi che - a proposito di desideri - sente quelli degli altri. Li sente senza che siano espressi. Ma questo potere la disorienta e la imbarazza: è come vedere nude le persone che ti vivono accanto. In una serata tra amici che finisce male, le accade di sentire un desiderio di Letizia, la ragazza più antipatica che conosca, e tutto si complica terribilmente. Non può fare finta di niente. E quando cominciano ad arrivarle misteriosi messaggi la sua vita diventa un film impazzito, di cui è difficile prevedere il finale.

 

Mandami tanta vita
Feltrinelli, 2013

Moraldo, arrivato a Torino per una sessione d’esami, scopre di avere scambiato la sua valigia con quella di uno sconosciuto. Mentre fatica sui testi di filosofia e disegna caricature, coltiva la sua ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Alto, magro, occhiali da miope, a soli ventiquattro anni Piero ha già fondato riviste, una casa editrice, e combatte con lucidità la deriva autoritaria del Paese. Moraldo spia Piero, vorrebbe incontrarlo, imitarlo, farselo amico, ma ogni tentativo fallisce. Nel frattempo ritrova la valigia smarrita, ed è conquistato da Carlotta, una fotografa di strada disinvolta e imprendibile in partenza per Parigi. Paolo Di Paolo, evocando un protagonista del nostro Novecento, scrive un romanzo appassionato e commosso sull’incanto, la fatica, il rischio di essere giovani.


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Luciano Ligabue
 

La neve se ne frega
Einaudi, 2016

In un altrove temporale ma nemmeno troppo lontano, la società ha realizzato il migliore dei mondi possibili, sia pur a fronte di un controllo totale. Un luogo in cui si nasce vecchi e si ringiovanisce col passare degli anni. Il mondo è pulito. Le risorse rispettate. Un soffice rigore governa l’esistenza. Tutto secondo il Piano Vidor che garantisce a ciascun individuo bisogni e felicità, così come il diritto ad avere diritti. E godere dei propri diritti è un dovere per tutti. In questa società rigorosa e ovattata vivono Difo e Natura, una coppia felice secondo programma. Lavorano, fanno l’amore, frequentano amici, si divertono con le forme di intrattenimento conosciute. Come tante altre coppie. Ma Difo e Natura sono diversi. Sono destinati a imbattersi nel mistero del venire al mondo. E ad aprire una fatale contraddizione in quel paradiso del Piano Vidor che sembra perfetto.

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Scusate il disordine
Einaudi, 2017

Questi racconti - così diversi fra loro e così inseparabili, vivaci come una scolaresca eterogenea ma affiatata - sono un tripudio di fantasia e vitalità. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura vibrante di Ligabue: il fantastico e la forza della musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l’amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell’abbandono, nell’accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare una quotidiana spettacolare magia.

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Stefano Pistolini
 

Fuoco sacro
Elliot, 2015

Un uomo, solitario e inquieto, sente poco alla volta riaffiorare nella mente tracce di giorni lontanissimi, per lui memorabili: gli anni Settanta della sua adolescenza, trascorsa tra Roma e Milano, metropoli misteriose. Nel tempo della comunicazione globale e della connessione collettiva, il protagonista inizia a cercare Marco, l’inseparabile amico con cui ha condiviso quegli anni, per lui ormai avvolti da una sorta di leggenda privata. Non è la nostalgia a spingerlo, piuttosto il desiderio impellente di rispecchiarsi in colui che considerava il suo doppio, oltre che il compagno di tanti sogni, rapidamente sfumati. Marco però sembra svanito nel nulla, e l’indagine, cominciata come un capriccio, diventa un’ossessione, un fuoco sacro.

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Le provenienze dell’amore
Vita, morte e postmortem di Nick Drake misconosciuto cantautore inglese, molto sexy
Elliot, 2016

Le provenienze dell’amore è la storia della vita e della morte di Nick Drake, narrata dall’autore secondo i discussi dettami del me journalism, che mescola fattori autobiografici e ricostruzione oggettiva. Chi era Nick Drake? Uno dei più originali cantautori della scena britannica fine anni Sessanta, la cui produzione è concentrata in tre album capolavori, smaglianti ancora oggi. Ma Nick è anche il protagonista di una vicenda umana tragica, che ricorda le vite brucianti dei grandi romantici: uno spirito fragile che non viene a patti con l’insuccesso e sprofonda in una spirale di depressione che culmina col suicidio a soli ventisei anni, nel ’74.

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Gabriele Romagnoli
 

Solo bagaglio a mano
Feltrinelli, 2017

Non ingombrare, non essere ingombranti: è l’unica prospettiva che si possa contare fra quelle positive, efficaci, forse anche moralmente e politicamente buone. Gabriele Romagnoli ha avuto modo di pensarci in Corea, mentre era virtualmente morto, chiuso in una cassa di legno, per un bizzarro rito-esperimento. Nel silenzio claustrofobico di quella bara arrivano le storie, le riflessioni, i pensieri ossessivi che hanno a che fare con la moderazione. Il bagaglio a mano, per esempio. Gabriele Romagnoli centra uno dei temi decisivi della società contemporanea e della sopravvivenza globale e scrive una delle sue opere più saporite, il racconto di una rinascita, di un risveglio.

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Cosa faresti se
Feltrinelli, 2021

Cosa faresti se, nel tempo breve di una giornata o di un attimo, dovessi scegliere fra due alternative, ognuna critica, ognuna destinata a ridefinire l’idea di te stesso, a cambiare il destino tuo e altrui? Un romanzo corale, teso e coraggioso, che esplora gli interrogativi etici più urticanti, rendendoli accessibili nelle loro implicazioni a tutti i lettori.

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Gino Ruozzi
 

Ennio Flaiano, una verità personale
Carocci, 2016

Narratore, poeta, giornalista, autore di cinema e di teatro, scrittore di fulminei e memorabili aforismi, Ennio Flaiano (1910-1972) è stato interprete acuto e veritiero, ironico e pungente, del secondo Novecento e degli anni della Dolce vita in particolare, che egli stesso ha contribuito a creare e definire. Nel libro se ne propone un ritratto completo, dai soggetti e dalle sceneggiature per il cinema (per Fellini, Antonioni, Risi) al romanzo anticoloniale (Tempo di uccidere, 1947), agli ultimi e amari racconti delle Ombre bianche (1972).

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Quasi scherzando
Percorsi del Settecento letterario da Algarotti a Casanova
Carocci, 2012

Questo libro attraversa il Settecento in compagnia di alcune personalità letterarie di rilievo, caratterizzate dall’apertura cosmopolita e dalla curiosità intraprendente con cui cercano di svecchiare la cultura italiana e di proiettarla nell’innovativa area dell’illuminismo continentale. L’obiettivo comune è la conquista della felicità, pubblica e personale, in un inscindibile binomio di etica ed estetica che coinvolge scienza e politica, sentimenti e letteratura. Il Settecento è secolo di progressi compiuti senza enfasi, quasi scherzando.

 
 
Simonetta Sciandivasci
 

La domenica lasciami sola
Baldini+Castoldi, 2021

Il settimo giorno Dio si riposò e Satana ne approfittò per creare il calcio. Lo diede in dono ai maschi e ordinò loro di santificarlo tutte le domeniche. Poi arrivò Rita Pavone, chiese al suo uomo di portarla a vedere la partita e quello rispose che non era roba per signorine. Voleva mantenere il possesso della palla. Così, il calcio divenne il più temibile rivale d’amore di tutte le signorine made in Italy. Da allora, sono trascorsi lunghi decenni di angustie e guerre fredde e calde. La protagonista di questo romanzo, rifiutando di abbonarsi in curva, subire i supplementari e indossare bandiere, butterà via il rancore per le domeniche perdute e ripartirà dagli archetipi: per lei il matrimonio di Grace Kelly, per lui la partita di pallone. Solo così farà del calcio il suo complice nella conquista del cuore di un indomabile tifoso, che riserverà a lei i suoi più inaspettati colpi di testa.

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Guida illustrata alla città di Matera
Simonetta Sciandivasci e Marta Pantaleo
Hoppipolla, 2018

La storia dei suoi abitanti, un po’ uomini un po’ pesci, quella de I Sassi, al di là delle cartoline e dei vecchi luoghi comuni, raccontate a ritmo di citazioni musicali e indicazioni inedite su cosa “rubare” e dove scovare i luoghi più autentici. Così veniamo a sapere dell’arrivo degli eremiti e delle chiese rupestri, di fossili di balena e “cavatori”, accogliamo consigli di lettura e ci perdiamo in una Matera, capitale della cultura per l’anno 2019, sconosciuta e sorprendente, grazie anche alle illustrazioni di Marta Pantaleo, unico riferimento “fotografico” dell’intera guida.

 
 
Antonio Spadaro
 

La grazia della parola
Jaca Book, 2006

La capacità e l’esercizio di ascolto della parola poetica è anche un presupposto per ascoltare la parola di Dio, “alla quale l’uomo si abbandona in umile prontezza, affinché essa gli apra l’udito dello spirito e gli penetri nel cuore”. In effetti, Rahner, interrogandosi su come sia possibile per l’uomo d’oggi trovare accesso alla fede cristiana, scopre che una poesia di Baudelaire o un romanzo di Graham Greene possono suscitare nel lettore una personale esperienza religiosa. Tra teologia e arte della parola Rahner, infatti, scopre un’affinità intrinseca. L’essere umano è stato creato e salvato dal Verbo fatto carne, e la letteratura, per il solo fatto di esprimere la realtà umana, dice dunque il mistero di Cristo e l’esperienza che l’uomo ne fa, perfino quando la ignora o la rifiuta.

   

La saggezza del tempo
In dialogo con papa Francesco sulle grandi questioni della vita
a cura di Antonio Spadaro
Marsilio, 2018

Il libro sul tema più caro a papa Francesco: la saggezza come forma di dialogo tra le generazioni. Un volume illustrato che contiene le conversazioni tra il Papa e la gente sulle grandi incognite dell’esistenza.

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