Mss. Vari D 19
Scheda Galleria
Publio Ovidio Nasone, Opera, 1466.
Questo manoscritto costituisce uno dei pochi esempi della Biblioteca Panizzi di codice datato e sottoscritto; il suo copista infatti fu il noto erudito parmigiano Antonio Tridento (Affò 1789, I, pp. 259-263; Pezzana 1827, 2, pp. 202-207; Kristeller 1967,
ad vocem), che lo eseguì nel 1466 (così pare almeno legittimo restituire il testo, che presenta una L abrasa - non ne è ben chiaro il motivo - tra le indicazioni MCCCC e XVI, c. 90v).
Al di là della provenienza del suo trascrittore, e della sua attuale collocazione, il volume si può comunque porre, con qualche probabilità di essere nel giusto, in area padana;
nihil obstat, infatti, a un'esecuzione in zona emiliana per quanto ci mostra la decorazione: letterine in oro su fondo multicolore si accoppiano a un paio di esempi a bianchi girari di derivazione ferrarese, pur se realizzati a livello qualitativo non eccelso. Anche dal punto di vista cronologico, le sezioni miniate possono coesistere tranquillamente con la data sopra ricordata.