Comune di Reggio Emilia

Mss. Vari C 27

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Antonio Loschi, Commento alle Orationes di Cicerone, [1420-1440 ca.].
 
Il volume costituisce un bell'esempio di codice protoumanistico, di argomento retorico; infatti, se da una parte troviamo l'impiego di una scrittura già dilatata su strutture lontane dalla grafia gotica, e se l'autore, legato alla curia papale romana fu uno dei primi personaggi che si dedicarono con animo tutto moderno (cioè antico) allo studio della cultura classica, la decorazione è invece ispirata rigidamente ai prototipi della visione tardogotica padana, in un'area - quella bolognese - che sappiamo già da molti anni, grazie ai contributi di numerosi studiosi, rimarrà stabile nelle sue preferenze stilistiche fino a oltre la metà del secolo XV.
Nella fattispecie, il miniatore attivo sulla prima carta di questo volume rientra perfettamente nel panorama felsineo tra 1420 e 1430, in un periodo in cui alla grande lezione dei grandi autori preziosamente gotici, quali il 'Maestro delle Iniziali di Bruxelles' o il 'Maestro del Messale Orsini', si sovrappongono altre istanze formali, in un panorama fortemente variato ma che mantiene tuttavia una sua facies, assolutamente non confondibile (Medica 1992, pp. 11-17). Il fregio rientra assai bene in quella “definizione naturalistica dei motivi vegetali in uso nei primi decenni [del '400], divenuti ora più compatti e regolari” (Medica 1992, p. 17), e trova un confronto stringente con i codici del 'Maestro del 1428' e con quelli di altri artisti del medesimo periodo che con questo più noto artista si trovarono a poter collaborare (si veda per esempio la serie dei mss. 334-340 della Biblioteka Jagiellonska di Cracovia: Medica 1992, pp. 17-18 e figg. 6-9). Per quanto riguarda poi la sezione figurata, non è possibile al momento un'attribuzione ad personam, o un raffronto cogente, ma è chiaro che la stessa scelta di un ritratto a mezzo busto in veste aulica avvicina il volume della Biblioteca Panizzi al medesimo contesto prima richiamato, confermando così sia la collocazione geografica che la cronologia. Da notare infine la scelta della carta, relativamente inusuale, in confronto alla pergamena, in un testo che di certo non poteva non mirare a essere considerato di un certo impegno, anche finanziario.