Comune di Reggio Emilia

Mss. Regg. C 400

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Statuta magnifice communitatis Regii, Rhegij Lingobardiae, propriis sumptibus Simon Bombasius mandavit, Vincentius Berthochus impressit, 11 sep. 1501.
 
Il volume, uno dei più importanti della Biblioteca Panizzi, costituisce uno dei manufatti librari simbolo della raccolta, e contiene gli statuti della città di Reggio nella versione ridefinita nel passaggio tra XV e XVI secolo; sempre catalogato tra i manoscritti, mantiene dunque ancora oggi la segnatura storica, pur se a stampa.
Di copie del testo ne furono commissionate due, gemelle: l’altra è conservata all’Archivio di Stato di Reggio (Campanini 1997, pp. 19-23, 235-263; Vasina 1998, p. 220-226, A. Campanini).
La decorazione del volume, che si concentra sulla prima pagina principale di testo (c. Ir, preceduta da 12 cc. non numerate), si mantiene su stilemi derivati dalla grande stagione della miniatura estense della seconda metà del Quattrocento, nella linea dei grandi volumi della corte, quali la Bibbia di Borso, e dei cicli liturgici per le grandi sedi ferraresi, e delle città dominate dagli Este; in particolare, la versione qui più richiamata è quella che si ispira a Giorgio d’Alemagna e al figlio Martino da Modena, evidentemente ancora in voga in zona reggiana al debutto del XVI secolo. Non è peraltro improbabile che questa persistenza, rispetto alle nuove tendenze emiliane del tempo, sia dovuta anche al contesto ufficiale e istituzionale del lavoro, con un’attitudine cosciente o meno alla continuità.