Comune di Reggio Emilia

Luigi Ghirri e la musica

 
 
Aspetto rilevante nella formazione culturale di Luigi Ghirri è senza dubbio la sua passione per la musica. Luigi Ghirri, fin da giovane ha spaziato da quella classica, alla lirica a quella leggera con grande attenzione anche a quella popolare. Appassionato melomane in particolare dell’opera di Giuseppe Verdi mentre tra gli autori della musica classica Ghirri amava le Sonate di Bach. Tra la sua collezione di dischi in vinile vi sono opere di musica contemporanea di Cage, Glass e altri. Il cantautore più amato è Bob Dylan, al quale spesso Ghirri si riferisce con grande affetto e straordinaria coincidenza di visione e di pensiero nei suoi testi. La musica per Ghirri era un ambito di ricerca e di pensiero vissuto con erudita attenzione e acuta intelligenza, segnato da scelte precise e spesso dichiarate sia nei suoi numerosi progetti e quindi nelle immagini sia negli scritti.
 
A partire dagli anni Ottanta si moltiplicano le collaborazioni con etichette e case discografiche e autori italiani e stranieri. Tra gli autori italiani sono da ricordare Gianni Morandi, Ron (1986), Pino Daniele, Francesco Baccini, Luca Carboni (1989), gli Stadio (1989) e i CCCP Fedeli alla Linea (1990-1992). Tra le collaborazioni però più durature e feconde è da ricordare quella con l’amico Lucio Dalla, per il quale realizza numerose copertine dei suoi album e con il quale nel 1986 si reca negli USA per documentarne il tour.
Le collaborazioni di Ghirri, così come il suo interesse, vanno oltre la musica leggera e nel 1986 le sue fotografie vengono selezionate per realizzare numerose copertine per i dischi di musica classica prodotti dalla casa discografica RCA Italia: da Bach a Rachmaninov, da Beethoven a Chopin, da Vivaldi a Ravel.
Negli stessi anni grazie all’intensa attività con I Teatri di Reggio Emilia fotografa il cantante lirico Luciano Pavarotti e il violinista Uto Ughi. Documenta la Turandot di Giacomo Puccini, l’esecuzione della Lucia di Lammermoor Gaetano Donizetti e La leggenda dello Zar Saltan di Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov con le scenografie di Gae Aulenti, il Rinaldo di Georg Friedrich Händel con la regia di Pier Luigi Pizzi nel 1985, Nel giorno di Santa Cecilia, di Henry Purcell con la regia di Pizzi nel 1986, Il cappello di paglia di Firenze, di Nino Rota nel 1987 sempre con la regia di Pizzi.
Così come fotografa i luoghi tradizionalmente destinati alla musica colta, dai grandi teatri ai conservatori, allo stesso modo la sua e ricerca lo porta a fotografare altri luoghi della musica come i festival, le sagre e le feste di paese con le bande musicali che animano le estati italiane.