Comune di Reggio Emilia

Il Cinquecento

La sezione si apre con un autore del secolo precedente: Michael Wohlgemuth, che ricorda e sintetizza la produzione dei primitivi, se così si possono chiamare.
Il Wohlgemuth fu anche maestro del Dürer, che negli ultimi anni del Quattrocento e soprattutto nei primi decenni del Cinquecento portò l'arte dell'incisione ai suoi livelli più alti. Egli trattò tutte tre le tecniche fondamentali: dalla più antica, la xilografia, alla recente, il bulino, alla nuovissima, l'acquaforte.
Per la xilografia, che in quegli anni e proprio in Germania raggiunse il massimo sia di creatività artistica, sia di virtuosismo tecnico, presentiamo accanto al Dürer i fogli di Lucas Cranach il vecchio, di Hans Baldung Grien e di Hans Burgkmair.
La xilografia però, sebbene preziosa per l'arte del libro, col declinare del secolo fu progressivamente abbandonata dagli artisti, mentre si sviluppò e divenne largamente predominante la tecnica del bulino. Si pensi, oltre al Dürer, a Luca di Leida.
Nell'evoluzione di questa, accanto alle particolarità dei singoli artisti, segnaliamo un elemento fondamentale, che abbiamo cercato di esemplificare con la scelta dei singoli fogli: mentre agli inizi l'arte è legata al lavoro degli orefici (il Dürer stesso era figlio di un orefice) e si esprimeva con fitte serie di tagli sottili e rettilinei, in seguito si passò (con Cornelio Cort e con la grande scuola fiamminga dominata dalla figura del Goltzius) all'uso di tagli larghi, che seguono con la loro incurvatura la superficie che rappresentano e si modulano in profondità o in estenuazione a seconda dei valori di luce e d'ombra che vogliono esprimere.
La figura chiave per il passaggio dalla prima alla seconda metà del secolo è Cornelio Cort, importante in particolare per l'Italia, perché venne qui a lavorare e determinò il trapasso dal gusto alla Marcantonio Raimondi a quello che sarà poi dominato da Agostino Carracci.
Si noti che la prima parte di questa sezione è dominata dagli artisti tedeschi, la seconda dai fiamminghi: così in effetti si spostò il centro dell'arte nel corso del secolo.

Albrecht Dürer (Norimberga, 1471 - 1528)
Il commercio d'amore.
Bulino; 150x138 mm.