Comune di Reggio Emilia

INC. E 8

Scheda        Immagine

Ugo di Strasburgo, Compendium theologicae veritatis, Venezia, [Boneto Locatelli], ed. Ottaviano Scoto, 10 aprile 1490. 
 
L'unica iniziale miniata (ma la tecnica è più simile in effetti, al disegno acquerellato) presente nel volume, eseguita da mano assai valida, e che segue come vedremo illustri prototipi, compatta nella sua struttura visiva il corpo dell'incipitaria a foglia d'oro in un riquadro che mostra un putto alato, inserito in un contesto classicheggiante, che gioca con un animale, forse un cane: la sezione figurata è eseguita con un disegno a chiaroscuro, tratteggiato con fini colpi azzurri di pennello.
E' del tutto evidente che la decorazione segue da vicino le grandi personalità attive nella decorazione libraria veneziana, che si svilupparono tra settimo e ottavo decennio del secolo XV esercitando la loro arte sia su volumi ancora manoscritti sia su pezzi confezionati grazie al nuovo medium, già assai apprezzato, della stampa, che proprio in laguna ebbe subito un successo straordinario, grazie a protagonisti provenienti quasi tutti dall'Europa del nord. In particolare, la mano presente nel libro della Biblioteca Panizzi si apparenta dal punto di vista tipologico, e da quello delle scelte formali (non toccando, però, le stesse vette qualitative), al cosiddetto 'Maestro dei Putti', attivo in prima persona dalla fine degli anni '60 del XV secolo sino a circa il 1474-1475, almeno per quanto ci è sinora noto grazie alle indagini di chi si è occupato di questo validissimo decoratore (cfr. soprattutto Armstrong 1981; e, per un aggiornamento bibliografico, Miniatura a Padova 1999, pp. 291-303, Mariani Canova, Saffiotti, Bevilacqua, D'Urso), ma la cui impronta durò in modo assai stabile per un periodo ben più ampio; a un seguace del maestro, che operò sul volume nello stesso tratto di tempo esplicitato dall'indicazione di stampa, credo vada senz'altro riferita la lettera miniata di c. 2r.