Comune di Reggio Emilia

I ritratti

 

Stanislao Farri raramente si dedicò al genere del ritratto, benché lo abbia praticato negli anni Sessanta, intendendolo però soprattutto come figura ambientata, una delle sezioni in cui si articolano le sue mostre di fotografia salonistica, caratterizzata da immagini in cui l’ambiente è giustapposto con il soggetto in base a criteri di “piacevolezza o sgradevolezza”. L’armonia tra figura e ambiente è il requisito generalmente più indicato per assicurare a questa giustapposizione una validità estetica e formale, raramente attenta ad aspetti psicologici e introspettivi. Queste immagini sono una testimonianza della cultura fotografica amatoriale, che ben presto Farri abbandonerà per ricercare un serrato confronto con la realtà, con l’opacità della materia a cui la luce dava significato rendendola leggibile nei particolari. I suoi modelli da ritrarre sono personalità e artisti reggiani con cui ha condiviso intensi momenti di lavoro e di ricerca durante la sua vita professionale e artistica.

 

Bibliografia di riferimento

Stanislao Farri: fotografo reggiano, testo di G. Ambrosetti e V. Ascolini, Reggio Emilia, 1976

Fare fotografia. Stanislao Farri, testi di M. Mussini, Parma-Reggio Emilia, 1986