Comune di Reggio Emilia

Giuseppe Chiari


Giuseppe Chiari, Teatrino. Brescia, Banco - Ed. Nuovi Strumenti, 1974, [80] p., 23 cm. (Collezione Giorgio Maffei, Torino)

Importante esponente italiano di "Fluxus", movimento impostato sulla scelta di comportamenti alternativi ai tradizionali linguaggi artistici, Chiari si muove nell'ambito di una ricerca musicale anticonformista, trasgressiva e demistificante e stravolge nei suoi happenings le coordinate della tradizione musicale classica, per mostrarne i limiti, sulle orme dell'americano John Cage.
Ad un testo sulle possibilità di salvezza dell'umanità nel caso di una guerra termonucleare, seguono la sceneggiatura e le fotografie di un happening del 1963, in cui Chiari usa il suono e i rumori per evocare sensazioni, riflessioni e pensieri sulla follia della guerra: fa leggere in tutte le lingue la parola "guerra", accosta le musiche di Frank Sinatra, Mozart e di Beethoven, spezzate e interrotte, ai rumori del respiro umano, del pianto e del riso, della fiamma ossidrica, di un film poliziesco, legge i nomi dei ministri statunitensi e subito dopo i dati di presentazione di un film di guerra, compie gesti violenti su di un pianoforte a coda.