Comune di Reggio Emilia

Giorno del ricordo 2021

 
 
In memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia e delle vicende del confine orientale del secondo dopoguerra.
   
   

Le foibe giuliane
Elio Apih

Il libro risponde all’interrogativo fondamentale: "Come e da dove viene l'infoibamento nella Venezia Giulia?" e tratta sia delle foibe del 1943 in Istria, sia delle foibe del 1945, che riguardarono anche Gorizia, Pola e Fiume, ma soprattutto, per efferatezza, Trieste. Si tratta di un accadimento storico complesso: le tensioni politiche si intrecciano con quelle nazionali e viceversa e per decenni la questione delle foibe è stata ostaggio della polemica politica. 

LEG, 2016

   

Italiani d’Istria: chi partì e chi rimase
Lucia Castelli


L'esodo giuliano-dalmata viene raccontato dalla viva voce dei protagonisti, da quegli italiani che lasciarono l'Istria per approdare al Villaggio San Marco di Fossoli - in quello che era stato un campo di prigionia nazifascista - e da chi invece decise di rimanere nella ex-Jugoslavia. Il progetto artistico di Lucia Castelli gioca sul ricordo e l'attualità, mostrandoci immagini d'epoca del campo e scorci contemporanei. I ritratti fotografici di questi italiani d'Istria e le testimonianze tratte dalla loro viva voce compongono il singolare affresco di una comunità diffusa che, raccontando il passato, si interroga anche sul presente, con compostezza e grande dignità.

SOMETTI, 2018

   

Magazzino 18: storie di italiani esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia
Simone Cristicchi


Innumerevoli oggetti d'uso quotidiano riposano nel Magazzino 18 del Porto Vecchio di Trieste. Oltre sessant'anni fa tutte queste masserizie furono consegnate al Servizio Esodo dai legittimi proprietari, gli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia, un attimo prima di trasformarsi in esuli: circa trecentocinquantamila persone costrette a evacuare le loro case e abbandonare un'intera regione in seguito al Trattato di pace del 10 febbraio 1947, che consegnò alla Jugoslavia di Tito quel pezzo d'Italia da sempre conteso che abbraccia il mare da Capodistria a Pola. Di questa immensa tragedia quasi nessuno sa nulla. Delle foibe, delle esecuzioni sommarie che non risparmiarono donne, bambini e sacerdoti, della vita nei campi profughi. L’autore ha spalancato le porte di questo magazzino.

MONDADORI, 2014

   

Gli slavi: storia, culture e lingue dalle origini ai giorni nostri
Marcello Garzaniti


La storia culturale  del mondo slavo nei suoi diversi orientamenti verso l'Occidente latino e l'Oriente bizantino. Dopo una breve illustrazione della realtà contemporanea, si descrivono le comuni origini, seguendo le vicende degli slavi attraverso quel secolare processo di acculturazione che li ha elevati fra i protagonisti della storia degli ultimi due secoli. Il testo offre una sintesi destinata a quanti studiano l'Europa orientale, e più in generale a quanti vogliono conoscere il mondo slavo e le sue culture e lingue soprattutto nelle loro radici medievali e moderne. 

CAROCCI, 2013

   

La mia piccola guerra
Italo Gasperini


Un romanzo che offre l'occasione di approfondire un periodo storico spesso trascurato, quello della persecuzione degli italiani giuliano-dalmati nel dopoguerra. Il giovane protagonista assiste impotente al massacro di alcuni suoi compaesani, gettati nelle foibe. Eppure, nonostante tutto, un futuro è riuscito a costruirselo lo stesso, dopo un'infanzia passata tra i ricordi più dolci e quelli più tristi per la violenza che, in quegli anni post conflitto bellico, non ha risparmiato nessuno, nemmeno suo padre. Uno spaccato di storia che ha tanto ancora da insegnare, anche attraverso testimonianze dirette come questa, unica e tragica, ma allo stesso tempo fonte di speranza e redenzione. 

CURCIO, 2011

   

La tragedia del confine orientale 
Giorgio Giannini


A 15 anni dalla approvazione della Legge 30 marzo 2004 n.92, che ha istituito il Giorno del ricordo, che ricorda solo le foibe e l’esodo, il libro vuole raccontare anche la storia di quello che avvenne dopo l’annessione conseguente alla Grande Guerra dei territori con popolazione slovena e croata e soprattutto durante il secondo conflitto mondiale. Sono stati due decenni drammatici per la popolazione locale di lingua non italiana, che possono spiegare almeno in parte, senza però giustificare, quanto è accaduto nell’immediato dopoguerra.

LUOGHINTERIORI, 2019

   

Una grande tragedia dimenticata
Giuseppina Mellace


Ancora oggi - nonostante l'istituzione del giorno del ricordo il 10 febbraio e nonostante il dibattito che da anni imperversa su questo tema - il dramma delle Foibe resta sconosciuto ai più, quasi fosse una pagina rimossa della seconda guerra mondiale. Eppure, si stima che vi abbiano trovato la morte migliaia di persone, "cancellate" alla memoria dei posteri proprio dalla barbara modalità con cui trovavano una sommaria sepoltura. Nel libro si raccontano le storie delle cosiddette "infoibate", come Norma Cossetto, Mafalda Codan e le sorelle Radecchi. Storie particolarmente significative perché raccontano di una doppia rimozione: il silenzio calato per decenni sulle Foibe e, prima ancora, il naturale riserbo che si imponeva alle donne dell'epoca.

NEWTON COMPTON, 2018

   

Italiani due volte: dalle foibe all’esodo
Dino Messina


Sono italiani due volte i trecentomila che in un lungo esodo durato oltre vent'anni dopo la Seconda guerra mondiale lasciarono l'Istria, Fiume e Zara. Erano nati italiani e scelsero di rimanere tali quando il trattato di pace del 10 febbraio 1947 assegnò quelle regioni alla Jugoslavia comunista del maresciallo Tito. A rievocare una storia a lungo trascurata del nostro Novecento è un'inchiesta originale e serrata dove al racconto dei fatti l’autore accompagna le testimonianze inedite dei parenti delle vittime della violenza titina e di chi bambino lasciò la casa natale senza la speranza di potervi tornare.

SOLFERINO, 2019

   

Nata in Istria
Anna Maria Mori


L'Istria è stata per mezzo secolo un grande buco nero nella coscienza italiana: una terra dimenticata, rimossa, così come è stata di fatto occultata la presenza dei trecentomila profughi istriani che, dopo la guerra, ha scelto l'esilio. In questo libro l’autrice, che ha lasciato l'Istria con la famiglia quando era ancora bambina, prova a spiegare cosa significa essere istriani: un collage di storie, persone, percorsi, riflessioni su una terra di confine (italiana, veneta, asburgica, slava), una terra di contadini e di pescatori e di marinai, di poesie, leggende, tradizioni, miti e riti, di sapori e odori mediterranei e mitteleuropei.

RIZZOLI, 2006

   

Esuli: dalle foibe ai campi profughi 
Gianni Oliva


Si ripercorre la vicenda degli italiani esuli nel suo insieme, dalla fine della Prima guerra mondiale a oggi, in un libro ricco di immagini inedite. Dall'annessione dell'Istria e della Dalmazia, all'occupazione italo-tedesca della Iugoslavia (1941-43), dai bombardamenti alleati di Zara e di Fiume fino all'occupazione di Trieste nel 1945 da parte delle truppe di Tito e gli infoibamenti. Poi la successiva esperienza dell'esodo: le partenze da Pola e dall'Istria, lo svuotamento dei villaggi, i documenti relativi alle opzioni di nazionalità, gli incidenti di Trieste del 1953, la "slavizzazione" dell'Istria e della Dalmazia. Infine i campi profughi e la precaria sistemazione dei giuliano-dalmati in un'Italia impoverita dalla guerra e poco sensibile a un dramma che ne ricordava la sconfitta.

MONDADORI, 2011

   

Foibe: una storia d’Italia
Joze Pirjevec


Il sanguinoso capitolo delle "foibe", legato alla fine della seconda guerra mondiale, che vide "regolamenti di conti" dappertutto in Europa dove s'era manifestata una qualche Resistenza, sarebbe stato da tempo relegato nei libri di storia come una delle vicende minori di quella mattanza mondiale che pretese cinquanta milioni di vite umane.

EINAUDI, 2009

   
Il confine degli altri: la questione giuliana e la memoria slovena
Marta Verginella


La storia di ogni confine ha sempre due facce: quella raccontata al di là è sempre diversa da quella che si ascolta di qua. Scorrono in queste pagine eventi e vicende della storia del confine italojugoslavo nel periodo tra le due guerre: i percorsi degli emigranti politici sloveni e croati fuggiti in Jugoslavia, gli intenti repressivi del fascismo di frontiera e gli obiettivi del movimento antifascista, che operò clandestinamente dagli anni venti fino allo scoppio della seconda guerra mondiale con dichiarati intenti irredentistici.

DONZELLI, 2008
   
   ► Per approfondire scarica la bibliografia a cura della Biblioteca Panizzi
 
   ► Per approfondire scarica la bibliografia a cura della Biblioteca Borghi - Istoreco