Comune di Reggio Emilia

Fondo Alberto Franchetti


Pubblicato l'inventario a cura di Roberto Marcuccio

Il 19 aprile dello scorso anno, Mariacarla Sidoli Terrachini e Stefano Maccarini Foscolo Canella, rappresentanti dell’ “Associazione per il musicista Alberto Franchetti”, su delega degli eredi Ponsi, hanno donato alla Biblioteca Panizzi materiali documentari e d’archivio riferiti e appartenuti al compositore Alberto Franchetti. Il compositore Alberto Franchetti, nato a Torino nel 1860 dal barone Raimondo senior e da Sara Luisa Rothschild, può essere considerato reggiano di adozione, in quanto le vicende della sua famiglia e la sua carriera artistica si intrecciano fortemente con la storia della nostra città. Sebbene non sempre compreso dalla critica musicale del secondo dopoguerra, Franchetti può essere considerato un importante esponente di quella “giovine scuola” di musicisti che si impegnarono a rinnovare la musica italiana negli anni di passaggio fra Ottocento e Novecento.

Ora, a meno di un anno di distanza, viene pubblicato l'inventario del fondo, a cura di Roberto Marcuccio. Il fondo Franchetti, articolato in quattro buste, contiene materiali diversi che documentano in modo diretto o indiretto la vita e l’opera del musicista. Si tratta di manoscritti e carteggi, musica manoscritta e a stampa, volumi e tesi di laurea, pubblicazioni minori, CD audio e CD-ROM, per un totale di 62 documenti, descritti in 20 record catalografici.
A questi materiali si aggiungono in appendice i documenti relativi ad Alberto Franchetti conservati in altri fondi della Biblioteca Panizzi, che rispecchiano le tipologie documentarie sopra elencate e assommano a 16 record catalografici.

Inventario Alberto Franchetti (pdf 1,20 MB)