Comune di Reggio Emilia

Filippo Re educatore

Filippo Re sentì sempre con forza la necessità di esercitare una funzione educatrice per la promozione dell'agricoltura italiana, non solo con la sua attività di docente, ma anche attraverso i manuali di scienze agronomiche dati alle stampe ed il suo atteggiamento di costante "apostolato" in favore dell'educazione morale e della formazione dei contadini, in particolare della montagna.

Il Re sercitò con continuità la sua funzione di docente, ricoprendo in successione le cattedre di agraria a Reggio Emilia (1790-1798), Bologna (1803-1814) e Modena (1814-1817). Le sue prime lezioni furono raccolte nel 1794 da Carlo Del Rio di Bibbiano nel manoscritto che qui si presenta. Organicamente rielaborate dal Re, queste lezioni verranno pubblicate dai torchi del Carmignani di Parma nel 1798 col titolo di Elementi di agricoltura.

Composto nella quiete di Collagna, il volume degli Elementi di agricoltura del Re, che recepiva le acquisizioni della fisica, della chimica, della medicina e della biologia del Settecento fu, secondo Barigazzi, "la prima opera agronomica italiana, all'inizio del secolo XIX, ad ottenere un rilievo di carattere europeo". A testimoniare il successo dell'opera, basti citare le numerose edizioni che seguirono la prima, da quelle veneziane del 1802 e 1806 a quelle milanesi del 1815, 1820 e 1837. della prima edizione.

Quando nel 1798 Filippo Re abbandonò Reggio, l'agronomo reggiano Claudio Dalla Fossa (1758-1815), avversario del Re perché di orientamento filogiacobino, fu chiamato al suo posto a ricoprire la cattedra di agraria. A questa si aggiunse, nel 1810, con l'istituzione del Liceo del Dipartimento del Crostolo, quella di botanica. Gli Opuscoli agrarii (Reggio Emilia, 1811) sono il frutto dell'attività didattica di questo autore, minore rispetto a Filippo Re, ma che comunque ha lasciato una traccia della sua opera nella istituzione dell'orto botanico reggiano e nella sua attività come socio permanente della Società di agricoltura reggiana, istituita nel 1806.

Claudio Dalla Fossa istituì infatti nel 1810 il primo ed unico orto botanico nella storia di Reggio Emilia. L'orto botanico, visto come complemento dell'attività didattica svolta dal Dalla Fossa in qualità di docente di agraria e botanica del Liceo dipartimentale, era situato sulle mura dei bastioni di S. Stefano e raccoglieva nel 1811 ben 1178 piante, fra cui alberi da frutta e specie autoctone, ma anche essenze ed erbe esotiche, come risulta dal Catalogus plantarum Horti botanici Regiensis (Reggio Emilia, 1811) pubblicato dallo stesso Claudio Dalla Fossa. Nel 1814, con la Restaurazione, vennero soppresse sia le cattedre del Dalla Fossa che l'orto botanico, ed alcune delle piante ivi ospitate furono trasferite a Modena.