Comune di Reggio Emilia

Filippo Albertoni

22 settembre - 28 ottobre 2001
Civici Musei, via Spallanzani, 1, Reggio Emilia


Filippo Albertoni si accorse ben presto che dipingere e disegnare lo interessavano molto di più che non intraprendere la carriera di avvocato, alla quale la famiglia lo aveva destinato. Per natura curioso di osservare cose sempre nuove, di fare esperienze stimolanti, di conoscere persone e luoghi interessanti, ha condotto un'esistenza in continuo movimento.Nel 1953 si trasferiva a Bologna, poi, dopo aver vinto una borsa di studio, sperimentava le atmosfere parigine, per recarsi in seguito in Olanda, in Germania, negli Stati Uniti. Da questo continuo peregrinare con occhi e cuore attenti è nato il "segno" di Albertoni, un segno che, pur rivelando la varietà di esperienze e di incontri, rimane sempre fedele a se stesso e con una propria inconfondibile personalità, sia quando è tracciato col colore che quando è inciso su una lastra o disegnato sulla carta e sulle pietre litografiche. Ed è proprio questo segno, una sorta di filo di Arianna, che oggi lo riporta "a casa". Con una donazione di 120 opere grafiche che coprono tutto l'arco della sua produzione, dal 1945 al 1999, Albertoni ha così voluto generosamente lasciare alla Biblioteca Panizzi, e quindi alla sua città natale, la testimonianza di un lavoro svolto con l'amore per il mestiere artistico, inteso nel senso antico del termine. Sono ritratti, interni, paesaggi, nature morte, scorci di città, sono raffinate e leggere trame di segni appena graffiati alla puntasecca o tracciati all'acquaforte, sono vigorosi contrasti scavati con le sgorbie nelle prove xilografiche, sono scrupolose descrizioni di ambienti e di figure nelle prove litografiche, sono il risultato di una fedeltà totale alle tradizionali tecniche dell'incisione e della stampa. Da oggi diventano anche una significativa testimonianza della ricchezza della produzione grafica reggiana, di cui il nostro Gabinetto delle Stampe possiede la più ricca ed organica raccolta, dalle origini ad oggi. E' grazie alla disponibilità e alla sensibilità culturale di artisti come Filippo Albertoni, che continua ad arricchirsi il settore della grafica contemporanea, offrendo così agli studi e alle ricerche un notevole contributo, e alla città una parte significativa della sua memoria storica.

Il catalogo della mostra è a disposizione tra le pubblicazioni in vendita.