Comune di Reggio Emilia

Ed. Ald. G 21

Manuzio, Paolo. Epistolarum libri XII. Praefationes. Ven., apud Aldum, 1580. 8°, [16], 536, [2], 128, [6] p.

Cuoio di capra rosso su cartone decorato in oro. Cornice costituita da un fascio di filetti. Fregio pieno di gusto aldino negli angoli dello specchio, ripetuto negli scompartimenti del dorso caratterizzato in testa dalla scritta in caratteri epigrafici "EPI MAN". Placca ovale azzurrata (45x35 mm) di gusto orientaleggiante. Capitelli in fili écrus su anima circolare. Cucitura su quattro nervi. Tagli colorati in rosso. Stato di conservazione: mediocre – discreto. Materiale di copertura scomparso in testa e al piede del dorso. Marginali spellature. Cerniere indebolite.

Le note tipografiche, le apprezzabili dimensioni dei motivi accantonati e le date di stampa di analoghi esemplari custoditi nella presente Biblioteca1, nella Universitaria Estense di Modena2 e in quella civica Passerini Landi di Piacenza3 consentono di attribuire la legatura all’ultimo quarto del secolo XVI. Le diverse città di stampa non consentono la loro fondata attribuzione quanto a luogo di produzione, verosimilmente situato nelle vicinanze del luogo di residenza del committente in cui era attivo l’artefice delle produzioni in quanto depositario degli attrezzi per il decoro costituito dalla piastra e dalla copia di punzoni. Se la placca centrale4 dal decoro non dissimile pure riscontrato in area tedesca5, è la medesima in tutti gli esemplari, i due fregi accantonati sono di diverso disegno6. Cuoio di ottima qualità.
Manufatti appartenuti al cardinale Alessandro d’Este (5 maggio 1568- 13 maggio1624) figlio illegittimo poi riconosciuto di Alfonso d'Este, marchese di Montecchio e di Violante Segni.
Fu avviato agli studi presso l'Università di Padova e conseguì la laurea in legge. Nel 1587 fu ordinato sacerdote. Papa Clemente VIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 3 marzo 1599 e molto si adoperò in favore della famiglia estense. Fece edificare la chiesa di San Vincenzo a Modena. Nel 1605 venne nominato governatore di Tivoli. Durante il suo mandato provvide a restaurare e a portare agli antichi splendori Villa d'Este, voluta dal cardinale Ippolito II d'Este. Venne sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Tivoli.
Note di dettaglio