Comune di Reggio Emilia

Ed. Ald. D 30


Giovanni Pontano, Carmina, Venezia, Aldo Manuzio e Andrea suocero, 1518. 8°, 164, [2] c.

Cuoio di capra bruno su cartone decorato a secco e in oro. Cornice caratterizzata da urne entro coppie di fregi fitomorfi. Coppia di corni d’abbondanza muniti di due rosette intrecciati. Al centro, una barca sormontata da Cupido a piena figura. Tracce di quattro lacci in tessuto verde. Cucitura su tre nervi. Tagli colorati in blu, al piede iscrizione ms. di mano antica: "Pontan." Stato di conservazione: discreto – buono. Angoli ricurvi.

Le urne entro coppie di fregi fitomorfi1, i corni d’abbondanza intrecciati2 e le note tipografiche inducono ad attribuire la legatura al secondo quarto del secolo XVI, eseguita a Bologna dal primo legatore di S. Salvatore attivo nel periodo 1525 circa - 1555.
Verso il 1520 i canonici regolari dell’antica abbazia di S. Salvatore incominciarono a riorganizzare la loro biblioteca. Nel 1533 l’incarico fu affidato a due legatori. Il primo legò 23 manoscritti, oggi conservati nella biblioteca universitaria di Bologna, tutti decorati a secco con l’utilizzo di otto3 ferri. Tra le legature più antiche un volume destinato al cardinale Innocenzo Cybo4; e altri prontamente disponibili per la vendita in bottega5. Una legatura6 custodita alla British Library di Londra, pure munita dell’infrequente fregio in foggia di barca7, non è tuttavia riferibile a questo atelier.
Il secondo legatore di S. Salvatore (1525 circa -1535) è all’origine di circa 25 legature, tra le quali diciotto8 su manoscritti conservati nella Biblioteca Universitaria di Bologna. I due legatori si spartirono il lavoro abbastanza equilibratamente. Il secondo legatore utilizzò almeno 16 diversi ferri sui volumi di S. Salvatore. Legatura pubbblicata9.
 
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