Comune di Reggio Emilia

Donne che hanno fatto storia . 8 marzo 2021

 
 
Consigli di lettura e di visione Dall’antichità ai giorni nostri dieci donne che hanno aperto strade nel mondo diventando “simbolo” e fonte d’ispirazione.
 
   
IPAZIA (360 d.c.- 415 d.c.)
   




 
Ipazia muore
Maria Moneti Codignola

Poche donne nella storia ebbero la possibilità di distinguersi nelle discipline scientifiche, considerate appannaggio maschile. La più nota, nella tarda antichità, fu senza dubbio Ipazia, scienziata e filosofa, nata ad Alessandria d’Egitto nel 370 d.C., inventrice di strumenti come il planisfero e l’astrolabio. Figlia del matematico Teone, e lei stessa primo matematico donna della storia, fu la più nota esponente alessandrina della scuola neoplatonica, circondata dal rispetto di allievi giunti da ogni angolo del mondo. La fama di Ipazia suscitò l’odio del vescovo Cirillo al punto da fargli tramare la sua uccisione, avvenuta nel 415. Aggredita da un gruppo di monaci fanatici, fu trascinata in una chiesa e uccisa a colpi di conchiglie affilate. Mentre ancora respirava, le cavarono gli occhi come punizione per aver osato studiare il cielo. Dopo averla fatta a pezzi cancellarono ogni traccia di lei bruciandola.  Nel romanzo la vicenda umana della filosofa, con i suoi affetti, la sua sete di conoscenza e il suo bisogno di amore: una donna la cui volontà non diede mai segno di piegarsi a ciò che il destino e la sua epoca le avevano riservato. La tartaruga, 2010
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Agora
regia di Alejandro Amenabar (2009)

Ad Alessandria d’Egitto, sotto la dominazione romana nel quarto secolo dopo Cristo, l’astrologa e filosofa Ipazia lotta per salvare il sapere del suo antico mondo dalla distruzione. Nel frattempo, il suo schiavo Davo è combattuto tra l’amore per la padrona e la possibilità di guadagnare la libertà unendosi al Cristianesimo.
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MATILDE DI CANOSSA (1046-1115)
   
Matilde di Canossa
Cesare A. Bellentani
 
Romanzo storico scritto interamente con la bianca rupe di Canossa davanti agli occhi, è la rivisitazione di tutti i momenti della lotta per le investiture, dal 1060 al 1115, che determinarono un grande passaggio fra Alto e Basso Medioevo. Guido, servitore muto di Matilde, assiste agli incontri della gran contessa con papi, re, imperatori e ne diventa cronista. L’inanellarsi delle vicende storiche è visto attraverso gli occhi di un personaggio umile, per il quale la distinzione fra Bene e Male è molto netta. Ma il lettore, lungo la narrazione, sarà in grado di farsi una propria visione dei fatti storici. I personaggi, i luoghi e il racconto sono frutto di accurata ricerca. IBUC, 2015
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Matilde di Canossa: vita e mito della Gran contessa
regia di Emanuela Rizzotto (2008)
 
Matilde, che la memoria secolare ci ha rimandato come donna colta dotata di rare competenze, fu protagonista di un quarantennio di regno illuminato, autorevole, straordinario per realizzazioni e riforme politiche. E il segno della sua presenza è ancora vivo nella storia d`Europa.
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ILDEGARDA DI BINGEN (1098-1179)
   
La guaritrice
Anne Lise Marstrand-Jørgensen
 
21 luglio 1098. Bermersheim, Germania meridionale. In un’estate torrida e afosa nasce Ildegarda di Bingen. È gracile e malaticcia e tutti temono che non arriverà a compiere un anno. La piccola invece sopravviverà, e questo sarà solo il primo dei prodigiosi eventi della sua esistenza. Enigmatica e affascinante figura del medioevo, Ildegarda, monaca di nobili origini, fu mistica, profetessa, musicista e, scoprendo le virtù terapeutiche delle piante, inventò la medicina naturale, che cura insieme il corpo e l’anima. A capo del monastero di Bingen, attirò su di sé l’attenzione dei potenti del suo tempo, entrò in contrasto con la Chiesa cattolica e non ebbe timore di sfidare l’imperatore Barbarossa. Un romanzo storico ambientato in un medioevo inedito, allo stesso tempo realistico e magico. Feltrinelli, 2020
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Vision
regia di Margarethe von Trotta (2009)

Hildegard von Bingen, decima rampolla di una ricca e nobile famiglia tedesca, è stata promessa a Dio fin dalla nascita e all’età di 8 anni lascia casa sua per essere affidata alle cure delle suore di un Monastero Benedettino. Tanti anni dopo, quando ormai è una donna adulta esperta di medicina ed è diventata la madre badessa del convento, Hildegard ha una straordinaria visione in cui le viene ordinato di rivelare i messaggi divini di cui è a conoscenza. Nonostante siano in molti a scagliarsi contro di lei e ad accusarla di eresia, è il Papa stesso a schierarsi al suo fianco e a spingerla ad andare avanti.
Il film non è mai stato distribuito in Italia.
   
GRAZIA DELEDDA (1871-1963)
   
Quasi Grazia
Marcello Fois

 
Al centro, tre momenti della sua vita lontani decenni l’uno dall’altro: il giorno in cui Grazia lascia la Sardegna e tutto quello che rappresenta, il giorno in cui vince il premio piú prestigioso al mondo e il giorno in cui un dottore la guarda negli occhi per trovare parole che non facciano troppo male. In mezzo, la vita tutta. Ed è seguendo con calore quella vita che questo libro non smette mai d’interrogarsi (e d’interrogarci) sulla scrittura, l’amore coniugale, il ruolo della donna e il senso del fare artistico. Einaudi, 2016
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Grazia Deledda, la rivoluzionaria
regia di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli (2020)
 
Un viaggio cinematografico per scoprire attraverso documenti e manoscritti inediti il mondo di Grazia Deledda, scrittrice ed etnografa sarda. Grazia Deledda è rivoluzionaria, supera i recinti della cultura maschilista e impone il suo percorso creativo di artista e di donna. Una produzione Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna (ISRE) in associazione con OfficinaVisioni.
L’anteprima assoluta della pellicola verrà proiettata a Nuoro, nella seconda metà di maggio 2021, in occasione della VI edizione di Isreal - Festival di cinema del reale.
   
RITA LEVI MONTALCINI (1909-2012)    
   
Rita Levi Montalcini: la vita fra i neuroni
a cura di Pietro Calissano
 
Due impegni professionali: la scienziata-artista che, come scrisse la Fondazione Nobel, «portò la luce dove prima era il caos» e la donna che dopo il più prestigioso riconoscimento, profuse tutte le energie nell’impegno sociale, letterario e politico, fondando l’European Brain Research Institute (EBRI) e tre fondazioni indirizzate alla formazione dei giovani, agli studi sulla sclerosi multipla, e al sostegno delle donne africane. E poi la grande intuizione del Nerve Growth Factor (NGF), la cui scoperta ha fatto emergere un’intera nuova categoria di sostanze, denominate «fattori di crescita». A chi ha avuto l’onore di frequentarla quasi quotidianamente per quattro decenni, resta il rammarico che troppo pochi abbiano avuto il piacere di apprezzare la sua innata modestia, il suo sottile senso dell’umorismo e la sua capacità di amicizia sincera. Clichy, 2017
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Rita Levi Montalcini
regia di Alberto Negrin (2020)

Nel 1986 Rita Levi-Montalcini riceve il premio Nobel, il più alto riconoscimento per la sua lunga carriera di scienziata. Ma qualcosa le manca: la scoperta del fattore di accrescimento nervoso, per cui ha ricevuto la prestigiosa onorificenza, non ha ancora trovato una applicazione clinica. L’incontro con una giovane violinista, che rischia la cecità, porta la scienziata davanti a una scelta difficile: rifugiarsi nella fama o rimettersi in gioco, accettando il rischio di un fallimento?
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MADRE TERESA DI CALCUTTA (1910-1997)
   
Madre Teresa
Gezim Alpion

Cosa si cela dietro al fenomeno della santità? Madre Teresa, una suora esemplare divenuta icona mediatica, adorata da milioni di fedeli e adulata dai mass media. Anche sulla base di nuovi studi sugli anni giovanili della santa, l’autore traccia l’ascesa alla fama di questa pioneristica figura religiosa, analizzando il processo di costruzione della celebrità che ha visto trasformare una suora esemplare in una icona mediatica e umanitaria. Salerno, 2008
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Madre Teresa
regia di Kevin Connor (1997)

In un convento cattolico della Calcutta del dopoguerra, madre Teresa, una suora di trentasei anni di origine albanese, fa l’istitutrice di alcuni ragazzi borghesi. Sono i mesi turbolenti dell’indipendenza dal dominio inglese e dei feroci scontri tra indù e musulmani. Quando il convento si trova a corto di viveri, con una consorella esce in cerca di cibo e qui viene a contatto con la terribile realtà dei poverissimi che muoiono di fame per strada. Rientrata nelle mura del convento, madre Teresa non è più la stessa. Lascia l’ordine di appartenenza e ne fonda un altro: le Missionarie della Carità. È l’inizio di una vita interamente dedicata agli ultimi della Terra culminata con il premio Nobel per la pace e la morte in odore di santità.
   
NILDE IOTTI (1920-1999)
   
Nilde Iotti: una storia politica al femminile
Luisa Lama

Una figura-effigie del Novecento, di quel «secolo breve» le cui date coincidono con la sua stessa vita. Dalla formazione cattolica all’impegno militante nel Pci, alla svolta post-comunista del 1992, fino alla presidenza della Camera dei deputati. Ed inoltre una vicenda affettiva, di una dimensione privata vissuta con schiva dignità e con consapevole coraggio. Quando, a ventisei anni, Nilde entra nell’emiciclo di Montecitorio, scoppia anche, irrefrenabile, l’amore con Palmiro Togliatti, il capo comunista, l’uomo sposato, di 27 anni più vecchio di lei. Di quell’incontro, punto di svolta di una vita, l’autrice ricostruisce la drammatica e coinvolgente intensità, anche sulla base di un documento straordinario, che per la prima volta viene qui alla luce: il carteggio inedito intercorso tra Nilde Iotti e Palmiro Togliatti dall’agosto del 1946 all’agosto del 1947. Una grande protagonista che mostrerà, nella politica, nel partito, nelle battaglie civili per l’emancipazione femminile, e da ultimo nella dimensione istituzionale, la forza e l’equilibrio di una donna «nuova», di una grande italiana. Donzelli, 2020
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Storia di Nilde
regia di Emanuele Imbucci
 (2019)

Il racconto della vicenda umana e politica di Nilde Iotti, dalla partecipazione all’Assemblea Costituente del 1946 all’elezione come Presidente della Camera dei Deputati nel 1979, fatto attraverso ricostruzioni filmate, materiali di repertorio e testimonianze illustri. Intervengono, tra gli altri, il Presidente emerito Giorgio Napolitano, Marisa Malagoli Togliatti e l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato.
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MARIA CALLAS (1923-1977)
 
 
Troppo fiera, troppo fragile
Alfonso Signorini


Il 16 settembre 1977 moriva a Parigi per un collasso cardiocircolatorio, Maria Callas. Paranoica e sola, dopo una vita e una carriera sfolgoranti, in cui era diventata in tutto il mondo la Divina, si era ritirata in una triste clausura. L’autore ha visionato centinaia di lettere autografe che la Divina vergava in brutta copia prima di inviarle agli amici più cari o, in numerosi casi, a se stessa, in una sorta di intimo diario. Partendo da questo materiale inedito e di grande rilevanza parte la ricostruzione della vita della leggendaria cantante, estrapolata direttamente dal suo emozionante epistolario. Una storia tragica di amore e di morte, spesso segnata da presenze inquietanti e invisibili che prendono corpo per la prima volta in queste pagine. Un romanzo in cui la Callas assume le sembianze delle eroine a cui, per tutta la sua vita artistica, prestò voce, anima e sentimenti. Mondadori, 2007
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Callas forever
regia di Franco Zefirelli (2002)

Zeffirelli racconta gli ultimi tre mesi della vita di Maria Callas nel 1977. Prende a pretesto la visita di un immaginario impresario che in passato le ha organizzato varie tournèe. Lei, che vive sola in volontaria reclusione, dapprima accetta l’occasione per tornare alla ribalta, ma poi non torna più a cantare. (In realtà fu lo stesso regista a cercare davvero di convincerla a tornare sulle scene, ma la voce della Callas non era più la stessa e lei per prima non poteva accettarlo.)
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ELISABETTA II DEL REGNO UNITO (1926)
   
Elisabetta II. Ritratto di regina
Paola Calvetti

 
Un profilo personale, quasi intimo, di Elisabetta: l’amore per Filippo (solo formalmente due passi dietro la moglie) e le «affettuose amicizie» vere o presunte di entrambi; il legame profondo con il padre Giorgio VI e l’indomabile sorella Margaret; i complessi rapporti con i membri della numerosa e impegnativa famiglia, troppo spesso fonte di pettegolezzi e imbarazzanti rivelazioni. E c’è spazio per i momenti più lievi, le passeggiate in stivaloni e foulard con gli inseparabili corgi, gli scambi di battute con gli stilisti che creano gli abiti e i bizzarri cappellini per i quali è famosa, fino alla scelta della borsetta e del gioiello più adatto in ogni occasione: aneddoti e retroscena che mostrano anche la verità di una donna sempre in attesa di vivere, di essere compresa e amata. In un ritratto rigoroso e incalzante che per la prima volta riavvicina donna e simbolo, tra i mille irresistibili dettagli di un’esistenza e di una royal family senza pari al mondo, l’autrice rende ancora più amabile una protagonista della storia, con noi da quasi un secolo e finora sconosciuta. Mondadori, 2019
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The queen
regia di Stephen Frears (2006)
 
Quando gli inglesi, sgomenti e increduli, apprendono la notizia della morte della principessa Diana, la regina Elisabetta II è incapace di comprendere la reazione del popolo britannico alla tragedia. Al contrario Tony Blair, appena eletto Primo Ministro, avverte che la gente comune ha bisogno di rassicurazione e supporto da parte dei suoi leader. Mentre un’ondata di emozioni senza precedenti rischia di travolgere le istituzioni, Blair deve trovare un modo per avvicinare la regina alla nazione. Tra finzione e immagini di repertorio, il film costruisce un ritratto sorprendente, intimo e divertente di una monarchia profondamente in crisi.
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SAMANTHA CRISTOFORETTI (1977)
   
Diario di un’apprendista astronauta
Samantha Cristoforetti
 
Dopo sette mesi in orbita attorno alla Terra sulla Stazione Spaziale Internazionale l’astronauta ci racconta l’intensa vita di bordo con gli occhi meravigliati di chi diviene, giorno dopo giorno, un essere umano spaziale: dalla scienza alla riparazione della toilette, dall’arrivo di astronavi cargo alle passeggiate nello spazio dei colleghi, dagli allarmi alla routine, dai grandi avvenimenti alle piccole scoperte, dai rituali al taglio dei capelli. Ma il viaggio per arrivare fin lassù è stato lungo. Anni di dedizione assoluta nati dal suo sogno di bambina, anni passati con le valigie in mano fra tre continenti, tra circostanze fortuite e altre ostinatamente cercate, tra incontri, lingue e culture, natura e tecnologia, fatiche e attese, gioie e delusioni: tutto per imparare a essere un’astronauta.  La nave di Teseo, 2018
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AstroSamantha
regia di Gianluca Cerasola (2016)
 
Astrosamantha si focalizza sui tre anni che hanno preceduto l’arrivo sulla base spaziale internazionale di Samantha Cristoforetti, prima donna italiana ad entrare negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea e ad aver trascorso quasi 200 giorno in orbita, a bordo della stazione.  Un documento straordinario, che racconta la “donna” Samantha e “l’astronauta” Cristoforetti, il ritratto di una donna unica, protagonista di un evento che rimarrà nella storia.