Comune di Reggio Emilia

Composition, 1986


Gérard Sendrey, Composition, 1986
gessi colorati su cartoncino nero, 110x75 cm

Sentiamo con chiarezza l’indipendenza di queste opere che non ci vogliono sedurre, ma anzi, ci chiedono uno sforzo per essere guardate; che non vogliono essere capite, ma ci forzano il giudizio verso un’avventura rischiosa. Fuori dai parametri abituali della storia, fuori moda, discontinue, contraddittorie, cacofoniche, eppure curatissime, fino alla maniacalità: eseguite con una volontà che viene da dentro e sembra ingovernabile dal pensiero razionale. Grandi cartoni tessuti di segni intricati e bulicanti, come il gorgoglìo indistinguibile di fanghiglie ribollenti; potrebbero sembrare arazzi moreschi, ma conservano la forte organicità repulsiva di una cultura di larve; e se dobbiamo ammettere che la regolarità del segno ci ipnotizza e ci costringe ad avvicinare lo sguardo, veniamo immediatamente respinti dalla molteplicità indistinguibile della materia, con la sua forza trasformativa quasi tattile.