BDR – I protagonisti

 

 



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Corrado Costa

Poeta, scrittore, autore di teatro e pittore, intellettuale poliedrico, Corrado Costa è nato a Mulino di Bazzano (Parma) nel 1929 ed è morto nel 1991 a Reggio Emilia, città dove ha vissuto ed esercitato la professione di avvocato.

libri d'artista

Nell’autunno 2011, Amedea Donelli dona alla Biblioteca Panizzi 20 libri d’artista in copia unica realizzati, per lo più negli anni Ottanta, con le tecniche del collage-décollage derivata dai manifesti strappati, del disegno, dell’acquerello. E’ una produzione di particolare importanza per approfondire la lettura di tutta l’opera di Corrado Costa e va a completare la raccolta delle edizioni a stampa di libri d’artista nati dalla collaborazione con amici poeti e artisti e già presenti in larga parte nelle collezioni della Biblioteca Panizzi, grazie alla donazione che ne fecero gli eredi subito dopo la sua scomparsa, nel 1991. Un altro nucleo appartiene alla collezione di libri d’artista provenienti dall’Archivio Rosanna Chiessi, che rappresenta un’importante testimonianza della produzione anni ’70-’90 delle neo-avanguardie e del movimento Fluxus in tutte le sue declinazioni. Intesi quali oggetti pensati, disegnati e scritti dall’artista con l’intento di produrre un’opera d’arte che sfrutta del libro le caratteristiche dell’apribilità e della sfogliabilità, quindi della lettura sequenziale di un messaggio, si è voluta offrire la visualizzazione fedele in ogni particolare, comprese le pagine bianche, le sovraccoperte, i piatti e i fogli di guardia. Lo scopo è quello di offrire a chi li consulta, la possibilità di sfogliarli virtualmente, per cogliere in pieno il messaggio veicolato dall’artista tramite la forma-libro.
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Luigi Ghirri

La Biblioteca Digitale di Luigi Ghirri è costituita da un nucleo di documenti e pubblicazioni relativi alla sua attività di ricerca e di produzione, a partire dagli esordi fino al 1992, data della sua scomparsa. L’intento è quello di fornire agli studenti, agli studiosi e agli appassionati di fotografia l’opportunità di consultare virtualmente le fonti dell’opera di Ghirri. 

libri d'artista

Opere realizzate da Luigi Ghirri in collaborazione gli artisti concettuali modenesi e opere personali.
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menabò

Proposte editoriali progettate dall’autore e solo in parte realizzate. Due menabò sono conservati presso l’Archivio degli eredi di Luigi Ghirri a Roncocesi (Reggio Emilia).
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scritti

La sezione propone il volume Niente di antico sotto il sole a cura di Paolo Costantini e Giovanni Chiaramonte, edito nel 1997, che raccoglie tutti gli scritti dell’autore e un ricco apparato apparato bio-bibliografico e iconografico.
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cataloghi, monografie, periodici

Contiene le pubblicazioni a partire dal 1972 fino al 1992, che documentano l’attività di ricerca e d’autore, oltre che di organizzatore di mostre e iniziative fotografiche.
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Antonio Panizzi

Questa sezione della Biblioteca Digitale Reggiana è dedicata ad Antonio Panizzi (Brescello 1797-Londra 1879), patriota risorgimentale costretto ad abbandonare clandestinamente l’Italia per sfuggire alla cattura. Rifugiatosi in Inghilterra ed apprezzato come uomo di grande levatura culturale, nel 1856 divenne direttore del British Museum di Londra. Nel 1975, in seguito alla fusione fra le biblioteche “Municipale” e “Civica Popolare”, la nuova istituzione è stata a lui intitolata.

Antonio Panizzi 1797-1879

Catalogo della mostra che si è tenuta a Reggio Emilia, presso il Teatro Municipale, dal 5 al 30 dicembre del 1979.
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Extracts from Italian prose writers (1828)

 Antonio Panizzi, Extracts from Italian Prose Writers for the use of students in the London University, London, printed for John Taylor bookseller and publisher to the University upper Gower-Street, 1828; p. [2], XI, 558, [2]; 18 cm.

Sbarcato sul suolo inglese come esule politico nel maggio 1823, Antonio Panizzi si stabilisce nel 1828 a Londra, dove ottiene la cattedra di italiano nella London University. Legata a questa esperienza universitaria è la pubblicazione dell’antologia di prosatori italiani dal titolo: Extracts from Italian Prose Writers for the use of students in the London University, curata da Panizzi – il cui nome non compare sul frontespizio ma soltanto in calce alla Prefazione – e pubblicata a Londra nel 1828.

Si tratta di un corposo volume in 12° – oggi diremmo in formato tascabile – di quasi 600 pagine, nel quale sono raccolti i testi originali di numerosi autori di prosa della letteratura italiana, dalle origini al IXX secolo. Si va – fra gli altri – da Boccaccio a Bembo, da Machiavelli e Guicciardini a Cellini, Vasari, Tasso, fino a Galileo, Alfieri, Algarotti, Baretti, Filangieri, Tiraboschi e ai contemporanei Foscolo e Manzoni, di cui Panizzi presenta due brani della prima edizione dei Promessi sposi, apparsi solamente nel giugno dell’anno precedente.

Nella Prefazione Panizzi informa che l’antologia è stata pensata non solo come libro di testo per gli studenti dell’università londinese, ma anche come supporto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi alla lingua e alla letteratura italiana, materia sufficientemente importante per entrare a far parte della formazione di ogni buon cittadino inglese. La breve prefazione si conclude sottolineando la differenza fra le altre antologie – realizzate in Italia per gli italiani e poi proposte al pubblico inglese – e questa, adattata ai gusti e alle aspettative di un lettore britannico, avanzando la speranza che, grazie ad essa, il lettore possa rendersi conto della versatilità e adattabilità, ad ogni argomento, della lingua italiana, considerandone lo studio non noioso e persino piacevole.
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Alberto e Maria Pansa

La biblioteca digitale del Fondo Pansa presenta gli album fotografici della famiglia dell’ambasciatore Alberto Pansa (Torino 1844 – Roma 1928), figlio della reggiana Carolina Pirondi e di Giuseppe Pansa, le memorie manoscritte di Maria Gigli Cervi Pansa (Parma 1867 – Cà del Vento 1960) e i 15 diari dell’ambasciatore, conservati presso l’archivio del Ministero degli Esteri la Farnesina.
I documenti qui presentati illustrano, seppur parzialmente, la passione per il collezionismo di Alberto e Maria Pansa, restituendo attraverso la loro biblioteca, ricca di esemplari rari e preziosi donata alla biblioteca Panizzi dalla contessa Maria Pansa, il gusto, la curiosità e l’attenzione verso i numerosi paesi europei e extraeuropei attraversati nel corso della loro lunga carriera diplomatica. È da segnalare in particolare il dizionario manoscritto cinese-italiano della famiglia Pansa, compilato durante il loro soggiorno a Pechino, tra il 1890 e il 1893. Questi documenti tracciano uno spaccato di una più vasta cultura del viaggio e del collezionismo tra Otto e Novecento, di cui i Pansa furono grandi protagonisti. Tutto ciò è stato documentato dalla mostra del 2013 in Biblioteca Panizzi: Viaggiatori, fotografi e collezionisti nell’oriente di fine ottocento. Fotografie inedite della collezione dell’Ambasciatore Alberto Pansa.

i diari di Alberto Pansa al Ministero degli Esteri, 1875 - 1928

La ripubblicazione delle memorie di Maria Pansa per i quaderni della Biblioteca Panizzi e la realizzazione della mostra Viaggiatori fotografi collezionisti nell’Oriente di fine Ottocento nel 2013, ha permesso la “riscoperta” dei diari di Alberto Pansa che a detta di studiosi locali sembravano perduti: si credevano distrutti perché imbarazzanti per il regime fascista. Era nota infatti l’avversità di Pansa al nuovo regime. In qualità di diplomatico, Pansa cercò di ostacolare la politica espansionistica, coloniale e soprattutto militaristica del ministro Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano (1852-1914). La sua posizione di diplomatico nell’area del Mediterraneo a Il Cairo, Istanbul, in seguito a Budapest, Vienna, Londra e infine a Berlino, gli permise di conoscere a fondo gli equilibri sia del Medio Oriente che della zona Balcanica. Egli suggerì di colonizzare il nord Africa attraverso i canali commerciali e invece di ricorrere alla militarizzazione di quelle zone pregiudicandone, come in effetti avvenne, il precario equilibrio. Pansa fu per questo allontanato e si pensò che alla sua morte potesse aver deciso di sbarazzarsi dei suoi diari, ai quali aveva probabilmente affidato importanti annotazioni e segreti di stato. In realtà, proprio per la loro importanza, l’amico di famiglia e studioso di storia diplomatica Enrico Serra, professore ordinario di Storia delle relazioni internazionali all’Università di Bologna, si adoperò per depositarli nell’archivio storico diplomatico della Farnesina (fondato nel 1902) di cui poi divenne Capo del Servizio storico dal 1972. In collaborazione con l’Archivio Storico Diplomatico della Farnesina, la biblioteca Panizzi ha digitalizzato e mette ora a disposizione tutti i 15 diari dell’ambasciatore Pansa dal 1875 al 1928.

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gli album fotografici

Gli album fotografici, così come gli altri materiali della preziosa collezione raccolta nella residenza di Cà del Vento, insieme all’importante fondo librario con edizioni rare e preziose, sono stati donati alla Biblioteca Panizzi e ai Civici Musei nel 1968 per volere di Maria Pansa.
Nella biblioteca della residenza a Cà del Vento, in una stanza attigua al grande salone e alla sala del bigliardo, Alberto e Maria custodivano i loro album fotografici e una raccolta di fotografie sciolte relative ai soggiorni e viaggi in Turchia, Cina, Thailandia (Siam) e Corea. Gli album della collezione sono: Ricordo di Turchia, L’album di famiglia, composto da più di 200 fotografie su carta all’albumina e aristotipica e documentano la vita della famiglia Pansa a Cà del Vento e a Costantinopoli. In particolare sono interessanti le immagini di alcuni oggetti della collezione d’arte dell’ambasciatore Corti che raffigurano “Tanagrine”, statuette in terracotta femminili tardo ellenistiche e bronzetti di età romana, di ottima fattura. Gli album dal titolo China, Japan, e Siam sono della medesima fattura e formato e sono rilegati in cartone e cuoio rosso bordeaux con scritta in oro e sono stati probabilmente assemblati dalla famiglia Pansa. Nell’album dedicato al Siam, l’attuale Thailandia, sono raccolte fotografie all’albumina di Lambert & C. che avevano lo studio a Singapore. L’album fotografico dal titolo Japan, invece, si caratterizza perché è composto da più di 130 stampe all’albumina ritoccate all’anilina databili 1880 fino ad inizio 1900, alcune di Felice Beato e altre attribuibili a Kusakabe Kimbei e a Raimund von Stillfried-Ratenicz attivi in Giappone in quel periodo. L’album intitolato China è caratterizzato da immagini che documentano con precisione le tappe del loro soggiorno a Pechino dal 1890 al 1893, descritte con dovizia di particolari nel diario di Maria Pansa.

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memorie di Maria Pansa - ricordi manoscritti, 1884 - 1914

I ricordi dei viaggi diplomatici dei coniugi Pansa avvenuti tra il 1884 e il 1914, nel diario tenuto da Maria Pansa

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dizionario italiano-cinese, 1890 - 1893

Dizionario manoscritto italiano cinese della famiglia Pansa

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Camillo Prampolini

Camillo Prampolini

Avvocato, cooperatore, giornalista, amministratore, deputato, Camillo Prampolini (1859-1930) è stato uno dei fondatori del PSI e dei protagonisti del riformismo italiano tra Otto e Novecento.
Leader carismatico, particolarmente innovativo sul piano dei linguaggi e delle tecniche di organizzazione politica, ha promosso nel territorio reggiano un peculiare modello di sviluppo, fatto di sensibilità civile, partecipazione democratica ed equità sociale. La Biblioteca Panizzi conserva importanti documenti di Camillo Prampolini, fra cui il fondo a lui intitolato, con manoscritti, documenti e carteggi, il periodico “La Giustizia” e numerosi opuscoli di propaganda.

Opuscoli


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Cesare Zavattini

Cesare Zavattini è stato uno dei protagonisti della vita culturale e artistica italiana del Novecento. è stato scrittore e uomo di cinema (soggettista, sceneggiatore), attività per le quali è più conosciuto, ma anche poeta, giornalista e critico letterario, organizzatore culturale, redattore e direttore (oltre che fondatore) di giornali e riviste, commediografo, pittore e cultore d’arte (collezionista, raccoglitore di libri d’arte e d’artista) e molto altro ancora. Il vastissimo lascito culturale che è racchiuso nell’Archivio Cesare Zavattini, oggi conservato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, costituisce un “caso” a sé stante nell’ambito degli archivi di persona. Consultandolo, si ripercorre idealmente l’itinerario intellettuale dell’autore e se ne può constatare la straordinaria varietà creativa che si riverbera nella vastissima congerie di lettere, stesure di libri, film, pagine di diario, poesie, ecc., che lo compongono.

i fumetti

Nonostante gli umori antiamericani del regime fascista osteggiassero i comics come espressione della cultura d’oltreoceano, Zavattini fin dagli anni Trenta si cimentò in questo settore, conseguendo importanti risultati. Direttore editoriale dei periodici Mondadori, a partire dal 1936 Zavattini si accostò al fumetto dettando nei ritagli di tempo i soggetti ad una dattilografa dal suo ufficio milanese. I documenti qui presentati illustrano, seppure parzialmente, la passione di Zavattini per questo genere. Il primo fumetto, Saturno contro la terra, costituisce la più importante storia a quadretti di Zavattini. L’altro fumetto, La Primula Rossa del Risorgimento, illustrato da P.L. De Vita e  pubblicato su “Paperino” tra il 1938 e il 1939, costituisce invece un esempio emblematico dei numerosi fumetti a contenuto sociale elaborati da Zavattini.


Saturno contro la terra
La saga di Saturno può essere considerata la risposta italiana alle avventure dell’americano Flash Gordon, ed è stata pubblicata nel dicembre 1936, riscuotendo un notevole successo non solo in Italia ma anche all’estero. Sceneggiato da Federico Pedrocchi e disegnato da Giovanni Scolari, viene pubblicato su “I tre porcellini” e successivamente in “Topolino”, tra il 1936 e il 1938. Una replica in chiave disneyana di Saturno contro la terra, sarà ripresa da “Topolino” negli anni Sessanta e negli anni Novanta del secolo scorso (leggi il riassunto).
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La Primula Rossa del Risorgimento
La storia de “La Primula rossa del Risorgimento” è ambientata a Milano e prende avvio nel gennaio 1848, quando i patrioti sono impegnati a preparare la sommossa contro gli austriaci che sfocerà nelle celebri “Cinque giornate”. (leggi il riassunto)
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zavattini . mezzo secolo di pittura 1938/1988

La collezione Zavattini. Mezzo secolo di pittura-1938/1988, dei Musei Civici di Reggio Emilia, è la più importante raccolta di dipinti di Cesare Zavattini in quanto comprende la maggior parte delle sue opere più rilevanti che vanno dall’inizio della sua attività pittorica (1938) fino a quelle degli ultimi anni, presenti soltanto in questa collezione. 
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Memorie della gran contessa Matilda
Francesco M. Fiorentini

Seconda edizione illustrata con note critiche e con l’aggiunta di molti documenti appartenenti a Matilda e alla di Lei Casa da Gian-Domenico Mansi In Lucca, nella Stamperia di Vincenzo Giuntini, 1756; p. XII, 468, 347; 28 cm.
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Memorie storiche dei reggiani più illustri
Enrico Manzini

Memorie storiche dei reggiani più illustri nelle scienze, nelle lettere e nelle arti. Con un indice delle opere dei reggiani viventi in continuazione alla biblioteca modenese del Tiraboschi
Reggio Emilia, Tip. Degani e Gasparini, 1878; p. XV, 719; 21 cm.
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Repertorio dei reggiani illustri
Mario Mazzaperlini

Repertorio bio-bibliografico dei reggiani illustri a cura di Mario Mazzaperlini,
in Reggio Emilia. Vicende e protagonisti, a cura di Ugo Bellocchi, Bologna, Edison, 1970, v. 2, p. 350-489; 31 cm
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