Comune di Reggio Emilia

Beneficenza

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In materia di assistenza e beneficenza il Comune aveva, come ha tutt'oggi, ampie competenze. Le relative 97 buste di carteggi compongono una serie tra le più significative dell'Archivio Storico Comunale.

Vi si trovano gli incarti delle provvidenze generali (36 buste compresi i bis) che, oltre a contenere atti sui vari patronati assistenziali e i legati, comprendono fascicoli assai importanti per la storia della nostra comunità quali quelli riguardanti l’istituzione dei primi asili infantili e delle Farmacie Comunali (si ricorda che la prima fu aperta nella Piazzetta della Frumentaria il 1 luglio del 1900).

Anche gli ospedali civili e "dei pazzi", nonché le case di cura e i ricoveri di mendicità sono ricompresi in questa categoria (Rubrica 4), dove è quindi possibile consultare fascicoli sull'ospedale S.Maria Nuova, sul frenocomio di S.Lazzaro, ecc..

Importanti sono anche i carteggi sulle opere pie e sugli istituti educativi e assistenziali (esempio Istituto Artigianelli).

Infine è doveroso porre in risalto la serie (Rubrica 3) concernente le "Doti" molte numerose nel secolo scorso quando era invalsa, appunto, l'abitudine tra i benestanti reggiani di costituire "doti" a favore delle più svariate categorie di persone. Si può citare tra le tante, la "Dote Toschi", detta di S.Carlo, a favore di "Zitelle povere ed oneste in aiuto al loro matrimonio". Tale dote ebbe origine nel 1694 dalla eredità del Conte Giovanni Toschi.