Comune di Reggio Emilia

Antigavina design

Antigavina design del 1990 è un quaderno di arredamento pubblicato con una presentazione di Pietro Costa Viappiani e alcune avvertenze scritte a due mani. Eccole:

L'arredamento Antigavina presuppone la costituzione di una società di capitali - che intende produrre ad altissimi costi e vendere i suoi prodotti sottocosto [...]
Si suggerisce “Falli & Mento s.p.a. " o "Con. Cordia s.r.l." con sede in Torino.
L’arredamento deve rappresentare enormi difficoltà tecniche.
L’arredamento di un interno coi prodotti Antigavina crea irritazione nel single, malumore nella coppia, intolleranza in un nucleo familiare di tre persone e mezzo. Chi regala uno dei nostri prodotti lo fa per disprezzo. In una società di malvagi i prodotti Antigavina andranno a ruba. L’oggetto Antigavina stimola l’istinto di distruzione. [...]
... una volta arredata la casa, l’arredamento diventa lo status symbol di chi passa la sua giornata al bar e dorme in albergo. [...]
Un mobile, un soprammobile Antigavina, presuppone attività lavorativa per più generazioni di idraulici, elettricisti, mobilieri, tuttologi, linguisti e filosofi. ...


Come scrive Pietro Costa Viappiani in Antigavina design:
brevi appunti sibillini rimangono sulle pagine di un block notes... Su questi ... fogli ora, invece, vaga la mano di Corrado Costa durante le conversazioni telefoniche, e i brevi segni diventano pretesto per un vero e proprio disegno automatico che li trasforma e li ingloba. L’identità fra tratto scritto e tratto disegnato viene compiutamente realizzata e tale grafismo indifferenziato risulta estensivo ad ogni funzionalizzazione: affinché la scrittura sia manifestata nella sua verità, e non solo nella sua strumentalità, occorre che sia illeggibile. La scritta è quindi una sorta di citazione deformata, reperibile secondo il   
segno ma non secondo la lettera. La seconda fase dell’operazione creativa di Corrado passa attraverso una serie di trasmutazioni in cui i tratti così ottenuti perdono sempre più il carattere del motivo di partenza (la scrittura) per assumere l’aspetto di immagini ben definite (il progetto)
.

Con l’andare del tempo, Costa ha finito per interpretare liberamente questa “strategia senza scopo”, il progetto, citato alla fine da Viappiani, non è qualcosa di già dato, ma è qualcosa in cui ci si imbatte casualmente. Del resto, di questo grafismo automatico, ciò che sorprende di più è il continuo, estenuato gioco di corrispondenze vuoto pieno, pieno vuoto, il dato comico dell’Antigavina design è l’inafferrabilità degli oggetti, delle costruzioni, degli interni, degli arredi, chiamateli come volete, dove “ciò che appare” è nello stesso tempo assente e presente.


Antigavina design. Corrado Costa, [introduzione di Vittorio Sgarbi, postfazione di Pietro Costa Viappiani], Novalis, 1991, 72 p.  Edizione fuori commercio

I disegni originali riprodotti in questa sezione appartengono a una collezione privata.