Comune di Reggio Emilia

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Secchi, Giampietro. Il musaico antoniniano rappresentante la scuola degli atleti trasferito per ordine del regnante sommo pontefice Gregorio 16. dalle terme di Caracalla al Palazzo Lateranense ora delineato descritto e illustrato per cura dell'eminentiss. principe card. Antonio Tosti. Roma, dalla tipografia della Rev. Cam. Ap. per Giuseppe e Francesco Salviucci, 1843. 89 p., [2] carte di tav., ill. ; 29 cm.

Cuoio rosso su cartone decorato in oro. Cornice caratterizzata da un filetti grasso e magro. Placca caratterizzata negli angoli interni da fogliami di antemio affiancati da fregi à la rocaille collegati da fasci a tre filetti. Dorso liscio dai fregi di gusto romantico. Stato di conservazione: discreto. Materiale di copertura in fase di distacco in testa del dorso. Angoli ricurvi.

L’impianto ornamentale del genere à la rocaille1e le note tipografiche consentono di assegnare la legatura al secondo quarto del secolo XIX, verosimilmente eseguita a Roma. L’origine capitolina è confortata da manufatti alle armi di Gregorio XVI2 prodotti dall’ignota bottega.

La decorazione romantica rocaille fiorì fra il 1825 e il 1850 circa negli anni di regno di Luigi Filippo d’Orléans (1830-1848). È caratterizzata da motivi derivati dai sottili ferri rococò settecenteschi: sono grandi ferri a volute, variazioni arricchite dell'acanto classico, pieni e ombreggiati, il cui fondo, inciso con estrema finezza, conferisce all’immagine una gamma di differenti sfumature. Questi motivi vennero utilizzati secondo vari schemi:
  1. ferri a volute piene e ombreggiate impressi soltanto agli angoli delle coperte, collegati tra loro da un gruppo di sottili filetti;
  2. ferri impressi a coppie lungo l’intero margine dei piatti, in modo da formare una grande cornice;
  3. una grande composizione centrale impressa con una placca in cavo o in rilievo, sola o associata a una cornice.
Note di dettaglio