Comune di Reggio Emilia

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Congregazione presbiterale. Reggio Emilia. Regole della Congregatione Presbiterale. Reggio, per prospero Vedrotti, 1678. 16°, 30 p.


Pergamena semifloscia decorata in oro. Coppia di cornici costituite da una coppia di filetti. Un fregio costituito da quattro corolle stilizzate addossate. Cartella centrale caratterizzata da quattro fregi fitomorfi addossati. Dorso liscio. Tagli spruzzati di rosso. Stato di conservazione: discreto. Marginale scomparsa del materiale di copertura provvisto di alcune bruniture al piatto posteriore.

La verosimile limitata diffusione della pubblicazione e le note tipografiche autorizzano ad assegnare la legatura dal decoro vagamente à la Du Seuil all’ultimo quarto del secolo XVII, verosimilmente eseguita in Emilia Romagna.

L’ornamento à la Du Seuil costituisce uno stilema di origine francese, comparso agli inizi del XVII secolo, caratterizzato da due cornici, costituite ciascuna da due o tre filetti equidistanti o all’antica (due filetti ravvicinati e uno scostato). La prima cornice forma un’inquadratura che delimita esternamente i piatti, mentre la seconda è posta all’interno dei quadranti, a metà distanza circa dal centro. Gli angoli esterni della cornice interna sono arricchiti ciascuno da un piccolo fregio floreale, anche filigranato, di forma losangata, da un simbolo araldico o da un monogramma. Al centro figurano talora le armi del possessore. A questo tipo di legatura, che ebbe molto successo durante tutto il XVII secolo sia per l’eleganza sia per la rapidità di esecuzione, imitata anche in Italia, ma che era nota fin dal XVI secolo, venne in seguito erroneamente conferita la qualifica di décor à la Du Seuil, dal nome del legatore francese Augustin Du Seuil, attivo dal 1700 al 1745 circa, che l’aveva semplicemente riesumata, molto tempo dopo la comparsa. Augustin Du Seuil (1673-1746), dal 1717 relieur du Roy, fu apprezzato per la perfezione del corpo dei libri prodotti, la qualità dei marocchini e la perfezione delle dorature; a lui si devono alcune tra le più prestigiose legature a mosaico del Settecento (Arnim 1992, n. 99, Missale Romanum, Lyon, Bartholomaeus Martin, 1712).