Comune di Reggio Emilia

16 F 730


Accademia di scienze, lettere e arti <Modena>. Prose e poesie degli Accademici Ducali Dissonanti di Modena recitate nella solenne adunanza ... per celebrare il compimento del primo secolo dell'accademia e l'avveni­mento al trono del serenissimo Ercole III. In Modena, per gli eredi di Bartolomeo Soliani stampatori ducali, 1781. 4º, 202, [2] p.


Cartone avoriato xilografato decorato in inchiostro nero. Cornice caratterizzata da un’asta filigranata munita di festoni. Fregi stilizzati lungo il margine dello specchio. Ampio stemma sul piatto anteriore mentre su quello posteriore campeggia l’emblema dell’Accademia dei Dissonanti costituita dalla cetra sormontata dall’aquila provvista di ali abbassate entro un nastro dalla iscrizione in caratteri capitali "Digerit in numerum DUCALIS DISSONANTIUM ACCAD.". Dorso liscio. Stato di conservazione: discreto. Angoli ricurvi.

L’argomento locale del testo e il carattere economico del volume consentono di assegnare la legatura all’ultimo quarto del secolo XVIII.

Le coperte tipografiche1 compaiono a Parigi con i fratelli Brasseur verso la metà del XVIII secolo. Sono coperte in cartoncino più o meno spesso, decorate con minuscoli fregi che, variamente combinati, formano cornici, cartigli e motivi di vario tipo. Si generalizzano in questa forma dal primo quarto dell’Ottocento. A questo genere di legatura è stata accordata relativamente scarsa attenzione, spesso per la modestia della decorazione. Tuttavia esse sono importanti in quanto rivelano date, nomi e cognomi di editori e stampatori, annunci librari e sono talvolta ingentilite sui piatti o sul dorso, da vignette a volte inedite e non riprodotte nel testo. Il loro aspetto è peculiare per ogni Paese e interessa di solito almanacchi, libri di scuola, messali o periodici.
La stampa sulle coperte è caratteristica della fase preindustriale legata allo stampatore-editore. Lo stesso volume può esistere con differenti copertine. La legatura in carta doveva consentire anche all’acquirente con pochi mezzi l’acquisto di un libro economico, dignitoso, esteticamente gradevole. La coperta stampata, spesso a vivaci colori, era provvista di decorazioni, semplici o complesse, del titolo del volume o dell’elenco di altre pubblicazioni della stesso editore. Pierre Simon Fournier Jeune (1712-1768), uno dei maggiori creatori di caratteri del secolo XVIII, si servì pure dei caratteri utilizzati nel suo Manuel typographique (1764-66) (1991-Cambridge) per stampare le coperte tipografiche da lui prodotte.
Dal punto di vista tecnico, queste legature presentano numerose varietà secondo i paesi di origine. Generalmente sono in brossura (semplice coperta di carta o cartoncino incollata solo lungo il dorso) o in cartonato (vera e propria legatura editoriale eseguita con la tecnica della legatura a cartella) o alla Bradel.
I margini dei volumi sono di rado rifilati, a comprovare che si tratta di legature provvisorie destinate a essere successivamente dotate di una legatura definitiva. Giova ricordare che bibliofili e bibliotecari, specie di biblioteche nazionali e universitarie, hanno non raramente provveduto nel corso degli anni a sostituire queste coperte provvisorie. La Biblioteca civica Passerini Landi di Piacenza custodisce un analogo esemplare2.
 
Note di dettaglio