Comune di Reggio Emilia

16 F 590


Aristoteles. Ethicorum ad Nicomachum libri decem. Ioanne Argyropylo interprete. Cum Donati Acciaioli commentarijs. Lugduni, excude­bat Petrus Fradin (apud Ioan. Frellonium), 1554. 8°, [24], 919, [1] p.

Pelle di porco su cartone decorata a secco. Cornice caratterizzata da Virtù (Prudenza, Giustizia, Lucrezia). Specchio munito di due bande verticale raffiguranti motivi fitomorfi e due figure antropomorfe a piena figura collocate su di un piedestallo. Coppia di fermagli costituiti da altrettante contrograffe lanceolate in ottone munite di serpentine sormontate da una corolla entro un paio di fogliami svasati e di finestrella laterale di aggancio, assicurate al piatto anteriore con due chiodi metallici e da due bindelle (residua quella di testa con puntale metallico) in pelle di porco collocate in apposita sede, ancorate a quello posteriore tramite una laminetta in ottone e due chiodi pure in ottone. Cucitura su tre nervi evidenziati da due filetti orizzontali in testa e al piede. Iscrizione longitudinale inchiostrata "Arist ethic". Cerniere rivestite da un lembo cartaceo spugnato blu. Tagli rustici muniti al piede della scritta "Arist. Eth. Argyrop". Stato di conservazione: discreto. Marginali spellature. Fiore parzialmente scomparso.

Il genere di manufatto, l’analogo decoro non individuato nella banca dati germanica EBDB e le note tipografiche inducono ad assegnare la legatura al terzo quarto del secolo XVI, eseguita in area tedesca. I fermagli1 prodotti in Norimberga2 per la vasta diffusione non consentono la fondata attribuzione della rilegatura ad un atelier in particolare. La scritta inchiostrata lungo il taglio di piede suggerisce la collocazione del volume a piatto nella teca.
 
Note di dettaglio