Comune di Reggio Emilia

16 B 495


Alberti, Leandro. Descrittione di tutta Italia. Bologna, per Anselmo Giaccarello, gen. 1550. fol., [32], 469, [1] c.


Cuoio di capra bruno su cartone decorato in argento. Cornici costituite da coppie di filetti collegate negli angoli, provviste di fregi fitomorfi e orientaleggianti pieni e vuoti. Cartella centrale dal margine munito di cartocci ornata con quattro corolle stilizzate interne sormontate da pistillo svasato striato. Dorso rivestito da un lembo cartaceo rosso in testa e al piede del dorso. Cucitura su tre nervi alternati a quattro apparenti. Tagli colorati in nero. Stato di conservazione: mediocre. Materiale di copertura scomparso in testa e al piede del dorso. Diffuse spellature. Angoli ricurvi.

Diversi fregi1 e le note tipografiche assegnano la legatura al terzo quarto del secolo XVI, eseguita a Bologna dalla bottega di Pflug & Ebeleben. Questa significativa bottega, senza dubbio di un libraio anche legatore, fu il più importante atelier impegnato nella realizzazione di legature artistiche a Bologna nel Cinquecento e uno di quelli che operò più a lungo. Esso fu probabilmente attivo tra il 1530 (?) e il 1570. Alcune indicazioni lasciano supporre che esso subentrò alla bottega del legatore degli studenti tedeschi; certamente ebbe la maggior parte dei propri clienti fra gli studenti tedeschi. Trasse la denominazione da due cugini, rampolli di nobili famiglie sassoni, che compirono gli studi a Bologna verso il 1540, Damian Pflug e Nikolaus ab Ebeleben. Entrambi fecero imprimere sulle coperte dei loro libri, il proprio nome, la data ed il luogo della legatura. È noto che Pflug tra il 1543 ed il 1545, fece realizzare a Bologna 7 legature, mentre 35 furono approntate per Ebeleben tra il 1543 e 1548. Altri clienti tedeschi furono il conte Heinrich zu Castell e Georg Zollner in Brandt. Queste legature seguivano l’uso consueto a Bologna, di aver soltanto il centro dei piatti impresso in oro entro un riquadro decorato secco. Lo stile della bottega conobbe un radicale mutamento negli anni Quaranta, evidentemente in risposta alle richieste della clientela tedesca.
Pflug ed Ebeleben visitarono Parigi, città in cui fecero legare alcuni libri, prima di giungere in Italia. Le loro legature bolognesi seguirono la moda delle legature parigine a nastri intrecciati. Nutrito l’elenco dei manufatti realizzati da questa bottega e la bibliografia relativa.
 
Note di dettaglio