Comune di Reggio Emilia

16 B 110


Musanti, Giovanni Domenico. Fax chronologica ad omnigenam historiam 4. tabulis compraehensa. Romae, typis, & sumptibus Joannis Jacobi Komarek Boemi, & ab ipso venales habentur apud S. Angelum Custodem, 1713 [i.e. 1693]. Atl., 1 foglio

 
Cuoio di bazzana marrone su cartone decorato in oro. Coppia di cornici collegate agli angoli ingentiliti dal decoro a pizzo. Testina classica, coppia di delfini e tre api delimitati da sette tra cerchielli pieni e stelle a sei punte negli angoli dello specchio. Armi prelatizie del cardinale Carlo Barberini costituite dalla scudo munito di tre api, affiancato da cappello prelatizio con coppia di nodi, cherubino alato, sei fiocchi per parte, grottesche, corolle filigranate. Dorso liscio. Stato di conservazione mediocre – discreto. Spellature sul piatto anteriore (ivi affiancate da gore biancastre) e al dorso. Angoli ricurvi.
 
Le testine classiche1, la coppia di delfini2 e le tre api accantonati3, congiuntamente alle note tipografiche consentono di assegnare la legatura alla fine del secolo XVII, verosimilmente eseguita a Roma.
 
Decoro approssimativamente completato, come suggeriscono le cornici non rettilinee. Armi realizzate a filetti diritti, curvi e a punzoni, come da tradizione italiana: all’estero la loro produzione avviene solitamente con l’ausilio di una placca impressa a bilanciere.
 
Armi4 riferibili a Carlo Barberini (Roma, 1º giugno 1630 – Roma, 2 ottobre 1704), cardinale italiano. Nacque il 1º giugno 1630 a Roma figlio di Taddeo Barberini, principe di Palestrina e Anna Colonna, figlio di Filippo I Colonna. Fratello minore di Lucrezia Barberini e fratello maggiore di Maffeo Barberini. Era nipote dei cardinali Francesco Barberini (seniore) e Antonio Barberini e zio di Francesco Barberini (iuniore), figlio del fratello. Venne elevato alla dignità cardinalizia da papa Innocenzo X nel concistoro del 23 giugno 1653: non ci furono altri consacrati. Dopo un esilio quasi decennale, da addebitarsi alla caduta in disgrazia della famiglia in seguito alla morte di Papa Urbano VIII nel 1644, divenne membro della Congregazione dell'Indice. Nei suoi 51 anni di cardinalato partecipò a sette conclavi. Morì il 2 ottobre 1704 all'età di 74 anni: è sepolto a S. Pietro in Vaticano nel sacrario dei Canonici. Legatura pubblicata5.
 
Note di dettaglio