Comune di Reggio Emilia

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Ritratti de' prepositi generali della Compagnia di Gesù delineati, ed incisi. Da Arnoldo van Westherhout aggiuntivi i brevi ragguagli delle loro vite dal padre Nicolò Galeotti
.. Edizione seconda, accresciuta e corretta. In Roma, a spese di Venantio Monaldini mercante-libraro al corso nella stamperia del Bernabò, e Lazzarini, 1751. fol., [38] c, [6] c. di tav. calcogr., 5 ritr.


Cuoio di bazzana marrone su cartone decorata a secco. Cornice esterna caratterizzata da una doppia serie di archetti incrociati e da palmette, interna da rosette esalobate (pure presenti negli scompartimenti del dorso) e rami fioriti e fogliati. Specchio sormontato da due rettangoli muniti di fregi fitomorfi, rosette su base circolare e fregi a culla, ornamenti ripetuti nel campo circostante la cartella centrale costituita da quattro motivi addossati dal margine inferiore convergente, superiore a doppi filetti rettilinei spezzati. Cucitura su cinque nervi. Tagli colorati in rosso. Stato di conservazione: discreto. Impressioni parzialmente scomparse. Angoli ricurvi.

Le doppie serie di archetti incrociati e di palmette1 congiuntamente alle note tipografiche consentono di attribuire la legatura al terzo quarto del secolo XVIII, eseguita in area tedesca. Le bruniture delle impressioni sul materiale di copertura ricordano l’impegnativa esecuzione del decoro a secco. Secondo le aspettative per le legature del periodo, la cartella dal margine superiore caratterizzato da doppi filetti rettilinei spezzati, propri del decoro del genere post-fanfare.

La decorazione post-fanfare utilizzata nel XVII e nel XVIII secolo in Francia e in tutta Europa, riguarda genericamente un tipo di ornamento dei secoli XVII e XVIII caratterizzato dalla suddivisione della coperta in numerosi compartimenti completamente e riccamente decorati, secondo uno schema vario nelle differenti nazioni, ma fondamentalmente derivato dallo stile francese à la fanfare. In Francia è caratterizzata da nastri intrecciati, alcuni dei quali a forma di 8, talvolta rilevati con pasta colorata, che delimitano numerosi scompartimenti colati da volute, volute e fregi filigranati, volute a coda. La decorazione ricopre l’intera coperta ed è talvolta delineata da una rotella ornata, secondo uno schema utilizzato nella prima metà del XVIII secolo anche sotto forma di placche grossolane, non sempre di adeguata fattura, su libri da messa e su almanacchi stampati fra il 1725 e il 1755. Le caratteristiche volute caudate che compaiono su queste placche del XVIII secolo si riallacciano ai loro più lontani modelli: niente altro, tra i restanti motivi, ricorda i ferri del XVI secolo. Con questo grossolano tipo di decorazione a placca, si spegne in Francia in modo miserevole la fanfare, iniziata quasi due secoli prima.
In Italia nelle legature post-fanfare prevale uno schema di tipo geometrico con ampi compartimenti e larghi inquadramenti delineati da filetti diritti e curvi. Una fitta decorazione affolla tutte le coperte con volute, volute fogliate, spirali, stelle, palmette. A Roma in particolare, compaiono i tipici ferri di gusto locale: grottesche, perle digradanti, il fiore di arum. Esempi di questo genere sono numerosi tra le legature eseguite nella bottega vaticana dei Rospigliosi. 
 
Note di dettaglio