Comune di Reggio Emilia

15 A 428-432


Jansson, Jan. Novus atlas, sive Theatrum orbis terrarum in quo tabulae & descriptiones omnium regionum totius universi accuratissime exhibentur. In quinque tomos distinctus. Amstelodami, apud Ioannem Ianssonium, 1649-1656. fol., 5 v., c. geogr.


Pergamena rigida con falda su cartone decorata in oro. Coppia di cornici di soggetto fitomorfo collegate negli angoli. Cartella losangata centrale caratterizzata da volute fogliate e da rosette quadrilobate. Dorso liscio. Tracce di due coppie di lacci. Capitelli dall’anima in pelle allumata arrotolata passante. Cucitura su sei nervi passanti in pelle allumata. Tagli dorati. Stato di conservazione: discreto. Angoli ricurvi. Doratura parzialmente scomparsa.

Il genere di manufatto (cfr. 15 A 435-436) e le note tipografiche consentono di attribuire la serie di legature al terzo quarto del secolo XVII, eseguita nei Paesi Bassi.

Gli atlanti geografici, generalmente di grande formato, denominato per l’appunto "atlantico", divennero nel Seicento una prerogativa olandese: editi da Blaeu, Hondius, Kaer, per evitare errori in legatoria erano venduti legati dall’editore, di solito in pergamena rigida decorata in oro con quattro angolari e una placca centrale di foggia orientaleggiante. Limitate le differenze nell’utilizzo dei ferri1. Gli atlanti, su richiesta, potevano essere ottenuti in fogli sciolti oppure provvisti dello stemma e del monogramma del committente impressi sui piatti. Il confezionamento della legatura era ritenuto piuttosto complesso, specie se i tagli dovevano essere dorati. Fornire all’acquirente il volume già assemblato costituiva un vantaggio per il cliente che non era pertanto costretto a cercare un artigiano, generalmente presente solo nelle grandi città, in grado di realizzare il lavoro2. L’ampia produzione seriale è testimoniata della diffusa presenza nelle biblioteche italiane.
Solitamente in evidenza i nervi passanti3, i lacci4 e i capitelli dalle tonalità squillanti atte a contrastare il colore monocromo avoriato del materiale di copertura, i tagli anche muniti di orpelli in corrispondenza di quelli superiore e inferiore limitatamente all’area prossima alle cuffie, i rimbocchi rifilati con cura ribattendo i risvolti laterali sopra quelli di testa e di piede (come d’uso per questo genere di materiale), l’eccessivo peso del blocco rispetto alla struttura della coperta. La Biblioteca civica di Como custodisce un esemplare5 analogamente ornato. 
 
Note di dettaglio