Comune di Reggio Emilia

10 C 126/1-6


[Miscellanea di 7 opere numismatiche:] Abati Olivieri Giordani, Annibale degli. Della zecca di Pesaro e delle monete pesaresi dei secoli bassi. In Bologna, per Lelio dalla Volpe impressore dell'Istituto delle scienze, 1773. fol., LXIV p., IV c. di tav. calcogr.; Mengozzi, Giovanni. Sulla zecca e sulle monete di Fuligno dissertazione epistolare diretta al ... sig. Annibale degli Abati Olivieri Giordani. In Bologna, per Lelio dalla Volpe impressore dell'Istituto delle scienze, 1775. fol., XXXIX, [1] p., [1] c. di tav., ill.; Zanetti, Guid'Antonio. Delle monete di Faenza dissertazione. In Bologna, per Lelio dalla Volpe impressore dell'Istituto delle scienze, 1777. fol., [6], CX p., [1] c. di tav. calcogr. ripieg.; Zanetti, Guid'Antonio. Delle monete forlivesi dissertazione. In Bologna, per Lelio dalla Volpe impressore dell'Istituto delle Scienze, 1778. fol., XX, [2] p., [1] c. di tav. calcogr., ill.; Zanetti, Guid'Antonio. Delle monete di Piombino dissertazione dedicata ... al cardinale Ignazio Boncompagni Ludovisi. In Bologna, nella stamperia di Lelio della Volpe, 1779. fol., XXII, [2] p., [3] c. di tav., ill.; Abati Olivieri Giordani, Annibale degli. Illustrazione di un sigillo della zecca di Orvieto. In Bologna, nella stamperia di Lelio dalla Volpe, 1782. fol., 8 p.


Cuoio marmorizzato marrone su cartone decorato in oro. Cornice costituita da rettangoli muniti di fogliami tetralobati entro una coppia di nastri a serpentina. Coppia di corolle stilizzate su sfondo fogliato negli angoli dello specchio. Dorso liscio. Ampia corolla fitomorfa stilizzata centrale entro cerchielli pieni e volute fogliate negli scompartimenti del dorso. Tagli colorati in rosso. Stato di conservazione: mediocre – discreto. Materiale di copertura in fase di distacco al piede del dorso. Cerniere indebolite.

Gli inediti fregi ai piatti, i fioroni centrali1 lungo il dorso segnalati in legature settecentesche emiliane2, le note tipografiche costituite da sette opere tutti impresse a Bologna, l’assenza di studi circa le legature realizzate in questa città inducono ad assegnare la legatura all’ultimo quarto del secolo XVIII, verosimilmente eseguita in Emilia Romagna. Conforme al gusto settecentesco il decoro confinato lungo la cornice.  
 
Note di dettaglio