Comune di Reggio Emilia

Foto-Grafia. Artisti, libri e fotografia tra il 1960 e il 1980

28 aprile – 20 giugno 2006
Biblioteca Panizzi, Reggio Emilia




Sezioni:
 

La memoria Collezionare e catalogare
Il corpo Sperimentare nuovi linguaggi
Gli happenings I fotografi guardano all'arte
 
In occasione della Settimana della Fotografia Europea si propone una rassegna dei libri d’artista di quegli “operatori estetici” che hanno utilizzato il linguaggio fotografico nella loro ricerca tra gli anni '60 e '80 del secolo scorso. La rassegna, che non intende essere esaustiva, si presenta come momento d’indagine sull’idea del libro come forma d’arte in relazione all’immagine fotografica, cogliendo i momenti più interessanti e significativi di alcuni movimenti quali, ad esempio, l’Arte Povera, il Concettualismo, e il Comportamentismo che hanno caratterizzato l’arte contemporanea di quel periodo.
La ricerca artistica di quegli anni era, infatti, caratterizzata dalla forte sperimentazione dei nuovi media quali il video, il cinema e la fotografia. Una forte attenzione era inoltre posta sulla diversa sintassi che i media stessi offrivano, ma allo stesso tempo si desiderava misurarsi con una forma tradizionale, quella del libro. Forma che permetteva di narrare storie personali o collettive, reali o immaginarie, di descrivere improbabili trasformazioni del corpo, di catalogare e annotare la realtà, di ricreare, sul supporto della carta fotografica, memorie virtuali, e documentare eventi, percorsi, happenings, performances attraverso la serialità delle immagini.
La mostra propone, per la maggior parte, esemplari di libri d’artista italiani, d’oltralpe e d’oltre oceano che hanno creato opere fondamentali per questo argomento e per la storia del libro d’artista, e si chiude con un breve sguardo sulla produzione di alcuni fotografi che hanno fatto del loro mestiere un momento di ricerca artistica; anch’essi si sono misurati con la forma d’arte del libro, individuando così un punto d'incontro tra due percorsi che approdano a soluzioni parallele o convergenti.

Contributo di Liliana Dematteis