rosanna chiessi

Il fondo Rosanna Chiessi, Archivio fotografico storico-artistico Pari & Dispari, è costituito da 54 album, donati dalla figlia alla Biblioteca Panizzi. Gli album – che raccolgono migliaia di fotografie riordinate e commentate – non hanno la pretesa di essere esaustivi nel raccontare la complessa e ricca attività della Chiessi che per più di 40 anni lavora con artisti di tutto il mondo, in particolare dell’area concettuale italiana, poeti visivi, Azionismo viennese, Fluxus, arte performativa e movimento Gutai.

 
 

rosanna chiessi

Rosanna Chiessi nasce a Latina l’11 maggio 1934, da genitori reggiani, durante il periodo delle bonifiche delle paludi pontine. Trascorre i primi anni dell’infanzia a Reggio Emilia, ma ben presto insieme ai genitori si trasferisce ad Olgiate Calco in Brianza, dove rimane fino alla fine della guerra. Ritornata a Reggio Emilia continua gli studi che deve purtroppo abbandonare per aiutare la famiglia che si è allargata per la nascita di tre fratelli e per la chiusura della grande azienda metalmeccanica dove lavora il padre. Rosanna lavora 2 anni in una grande fabbrica cittadina, poi in un ufficio pubblico. Sono anni di grandi amicizie, sport, forti legami con le ragazze ed i ragazzi del Villaggio Foscato dove abita. Per l’estrema bellezza le propongono di entrare nel mondo delle sfilate di moda e del cinema a Roma, ma quella non è la vita a cui è destinata Rosanna, il cui itinerario segue l’evoluzione storica e culturale di quegli anni. Nel 1954 si sposa (il matrimonio termina nel 1968), ha una figlia ed abita a Reggio Emilia. Per la città sono anni culturalmente importanti, si prepara il terreno per ospitare nel 1964 movimenti d’avanguardia, come il Gruppo ‘63 e più tardi il Living Theater e si respira un’aria di rinnovamento culturale. Rosanna, che a fine anni ‘50 ha cominciato a studiare ed appassionarsi alla storia dell’arte, vive pienamente questo periodo di vivacità culturale della sua città che la conduce nel 1962 ad aprire con una amica la galleria d’arte il Portico a Reggio Emilia. Inizia così la grande avventura nel mondo dell’arte che la porterà a collaborare per oltre cinquanta anni con diverse centinaia di artisti italiani ed internazionali che con lei produrranno edizioni ed opere uniche. Dal 1968 prosegue l’attività artistica con le correnti informali ed optical, la poesia visiva e alla fine degli anni Sessanta inizia l’attività di editrice. Nel 1971 fonda a Reggio Emilia la casa editrice “Pari Editori & Dispari”. Dopo aver lavorato per alcuni anni con artisti concettuali italiani, poeti visivi e body-artists quali, Giuseppe Desiato, Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani, Franco Guerzoni, Corrado Costa, Mario Ceroli, inizia la sua attività, non solo come editore, ma come organizzatrice di eventi, festival ed esposizioni, partecipando alle fiere internazionali più importanti, tra cui Basilea, Dusseldorf, Colonia, Bologna. Nel 1973 prende contatti con il movimento Fluxus e l’Azionismo Viennese. Questi movimenti furono fondamentali per la Pari&Dispari: si producono edizioni rare, mostre, eventi, performance, installazioni e concerti. Nella sua casa di Cavriago dal 1976 al 1989 passano i principali artisti del’Azionismo Viennese quali, Hermann Nitsch, Gerhard Rühm, del movimento Fluxus quali, Dick Higgins, Joe Jones, Alison Knowles, Nam June Paik, Charlotte Moorman, delle avanguardie italiane quali, Arrigo Lora Totino, Jakob De Chirico, Luigi Mainolfi e si svolgono numerosi festivals internazionali che coinvolgono tutto il paese. Negli anni novanta Rosanna Chiessi vive a casa Malaparte a Capri ed in accordo con gli eredi dello scrittore, proprietari della famosa casa, organizza eventi culturali ed happening, invitando artisti tra i quali Allan Kaprow, Hermann Nitsch e Mimmo Rotella. Nel 1997 apre a Reggio Emilia una galleria dove organizza mostre di Urs Luthi, Ben Patterson e altri. Nel 2000 Z ROSANNA CHIESSI 128 apre Pari&Dispari Project, la prima galleria italiana con sede a Berlino, a cui segue nel 2001 Artinprogress insieme al collezionista Franco Marinotti. Terminata l’esperienza berlinese Rosanna torna a Reggio Emilia ed insieme ad Andrea Sassi apre un centro per le arti contemporanee sito in un ex capannone industriale. Nel 2005 Rosanna Chiessi prende contatti con il movimento artistico giapponese Gutai e fonda, nel 2007, con Peppe Morra e Shozo Shimamoto la “Associazione Shimamoto” per organizzare eventi internazionali e promuovere e sostenere la ricerca artistica del maestro. Dal 2006 in poi, l’organizzazione di eventi in Italia degli artisti Gutai, in particolare modo di Shimamoto, è incessante, si svolgono performances spettacolari a Napoli, alla Certosa di Capri, a Punta Campanella (Sorrento), a Genova a Palazzo Ducale, a Palazzo Magnani a Reggio Emilia e in numerosi altri luoghi. Dal 2007 Rosanna è attiva di nuovo anche a Capri dove organizza eventi non solo di artisti Gutai; cura installazioni in via Krupp di Nanni Balestrini e Bruno Picariello, Pietro Iori e di 25 artisti che propongono altrettante bandiere a strapiombo sul mare. Nel 2014 i Musei Civici di Reggio Emilia ospitano un’importante retrospettiva dell’intera attività di Rosanna Chiessi. Il 7 marzo del 2016 scompare improvvisamente.

54 album fotografici

Per una più agevole consultazione delle 54 raccolte di immagini e documenti della collezione, gli album sono stati raggruppati per argomento principale: Album 1-9 Carrellata delle principali attività di Pari&Dispari, Esposizioni, Eventi; Album 10-14 Attività Pari&Dispari, festival, performance, feste promosse a Cavriago; Album 15-28 Fluxus, esposizioni, mostre ed eventi; Album 29-30 Corrado Costa – Giuseppe Desiato; Album 31-33 Hermann Nitsch – Azionismo Viennese; Album 34-38 Capri e artisti ospitati a Casa Malaparte; Album 39-41; Fiere nazionali e internazionali; Album 42-46 Cene colorate; Album 47-51 Attività anni 2000 a Capri e Reggio Emilia (Album realizzati postumi, con materiale predisposto da Rosanna Chiessi); Album 52-54 Gutai 2004-2015 / Shozo Shimamoto – Yasuo Sumi (Album realizzati postumi, con materiale predisposto da Rosanna Chiessi).   Sono stati inoltre redatti degli indici in formato pdf.  

Album 1 L’album ripercorre i primi anni di attività di Rosanna Chiessi; nel 1968 è con il gruppo che ruota intorno alla rivista neoavanguardista “Amodulo”, fondata da Sarenco e Enrico Pedrotti e di cui fecero parte, tra gli altri, Enrico Miccini, Ennio Bianco, Giusi Coppini. Rosanna collaborò alla realizzazione della rivista e organizzò mostre ed eventi, tra cui una a Reggio Emilia nel 1968. Nel 1969 si trasferisce a Roma dove fonda uno studio che produce edizioni di grafiche e multipli, tra cui il Diario italiano di Agostino Bonalumi, e conosce Emilio Villa. Nel 1971 infine fonda Pari editori & dispari; la sua prima edizione è Carte da gioco 40+1+3, realizzate da altrettanti artisti, cui fanno seguito moltissime altre alcune delle quali documentate in questo album. Nel 1972 partecipa anche con una stand alla fiera IKI di Dusseldorf.

Album 2 Nel 1974 Rosanna Chiessi entra in contatto sia con il movimento Fluxus, attraverso Joe Jones e Takako Saito, sia con gli azionisti viennesi tra cui il più celebre Hermann Nitsch; l’album presenta una performance musicale a Berlino nel 1974. Testimonia inoltre momenti di incontro e di scambio tra esponenti dei due gruppi, che presentavano, pur nelle fondamentali differenze, affinità nell’utilizzo della performance e dell’happening come forme espressive predominanti. L’incontro ad esempio tra il poeta e compositore Gerhard Ruhm e Takako Saito nella casa di Reggio Emilia, o il “gruppo di lavoro” con Nitsch, Jones, Saito, Cibulka e Vaccari nel 1975. Del 1976 è il fondamentale passaggio a Cavriago, ove si terrà nel 1977 il festival Tendenze d’arte internazionale, che trasformerà l’intero paese in uno spazio espositivo e performativo attirando moltissima attenzione.

Album 3  Rosanna Chiessi anima la sua casa di Cavriago con una intensissima attività espositiva e con performance di artisti italiani e internazionali: Concato, BoggieriGina PanePlinio MesciulamEmilio Isgrò. Con Peppe Morra è a Capri, nel 1977, dove incontra Urs Luthi, poliedrico artista svizzero, uno dei più celebri esponenti della body art. Il sodalizio tra Rosanna Chiessi e Peppe Morra, iniziata dall’epoca dei primi approcci con Nitsch, da seguito ad un fecondo scambio culturale tra Napoli e Reggio Emilia. Nel 1978 Pari & Dispari partecipa alla fiera di Bologna con otto eventi performativi, attirando le ire della direzione della fiera: Nitsch, Jones, Saito, Giuseppe Desiato, Geoffrey Hendricks, Urs LuthiFranco Vaccari, Heinz Chibulka. L’anno seguente furono  proibite le performance in fiera.

Album 4 Rafael Alberti è un poeta spagnolo, tra i maggiori autori della sua generazione, esule in Italia per la sua militanza politica antifranchista; Rosanna lo conosce durante il suo periodo romano e nasce un longevo sodalizio. Con Alberti Rosanna pubblica Le 4 stagioniIl gioco dell’oca-toroPer Picasso Nel 1975 è invitato a Reggio Emilia dove viene dichiarato cittadino onorario. L’album documenta gli incontri, ufficiali e non, con Alberti nel corso degli anni. Un altro sodalizio importate per Rosanna è quello con Giuseppe Desiato, artista napoletano autore di numerose azioni basate sullo stravolgimento di ritualità e usanze religiose e popolari.

Album 5  Presso il Ridotto del Teatro Municipale di Reggio Emilia nel 1983 si tiene, nell’ambito del progetto dei Musei Civici Regesto, una mostra antologica dell’attività di Pari & Dispari in occasione della quale Coco Gordon si esibisce in una performance. Seguono le testimonianze fotografiche di vari incontri tenutisi nella casa di Cavriago tra il 1983 e il 1986 con vari artisti: il performer Vito Mazzotta, il poeta Adriano Spatola e il compositore Fluxus Dick HigginsArrigo Lora Totino. Le feste di maggio sono eventi tematici che Rosanna Chiessi organizzava tutti gli anni a Cavriago; nel 1987 si tenne Era il maggio odoroso, a tema floreale, il cui colophon è presente nell’album. Chiude l’album la performance del maggio 1989 di Jacob De Chirico e Angelica Thomas a Cavriago. I due artisti si caratterizzano per azioni fortemente critiche nei confronti delle istituzioni politiche e religiose.

Album 6 Nel 1988 Rosanna Chiessi va a New York; l’album testimonia in apertura l’incontro con il fotografo e scultore George O’Neill, intervistato da Ivanna Rossi. La seconda parte è invece l’incontro con Igor Sakharov, pittore russo esule in Germania, del 1986. Segue la sezione sull’evento Il sesto senso della natura, mostra-evento tenutasi a Lecce presso il Castello Carlo V nel giugno del 1988. La mostra fu accompagnata da alcune performance di artisti amici come Takako Saito. La sezione include i comunicati, il progetto e una rassegna stampa selezionata. L’artista Tufano, nel 1989 a Cavriago, brucia tutte le opere pittoriche realizzate fino ad allora mentre un pianista accompagna l’azione. Graziano Pompili ed Eric Andersen testimoniano una delle attività più praticate nella casa di Cavriago, ovvero la creazione di opere in carta fatta a mano. Sempre a Cavriago, nel 1990, Anton Roca crea una installazione con una vecchia 500 e avviene un altro incontro tra i due compositori Tudor e Kosugi. Del 1990 è anche la donazione da parte di Pari & Dispari di alcune opere al museo di arte contemporanea della città di Lodz in Polonia.

Album 7  L’album documenta alcuni episodi del periodo compreso tra il 1991 e il 1995. Achille Bonito Oliva, amico di lunga data di Rosanna Chiessi, seleziona a Castelfranco Veneto alcuni artisti per la Biennale di Venezia del 1993, Punti cardinali dell’arte, a cura dello stesso Bonito Oliva. Le foto documentano gli artisti seguiti da Rosanna: Costantino CiervoAngelica Thomas, Anton Roca e Ampelio Zappalorto. Seguono alcune foto della conferenza su Casa Malaparte a Berlino nel 1993. Nel 1991 un viaggio con Ivanna Rossi per incontrare Antonio Presti, creatore di Fiumara D’Arte. Sono fotografate alcune delle opere contenute nel parco: Energia Mediterranea (l’”onda”) di Antonio di Palma, il Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini, Una curva gettata alle spalle del tempo di Paolo Schiavocampo. Nell’albergo Atelier sul mare, realizzato commissionando ad ogni artista una stanza dell’hotel, cena e discussione di progetti futuri tra Rosanna e Presti. Seguono alcune foto della permanenza e della visita di alcuni studi d’artista a Berlino nel 1993. Nel 1995 presso il teatro di Scandicci viene organizzato un evento, in cui Rosanna Chiessi presenta il suo libro (In bicicletta sul mare – Oltre lo spettacolo) mentre ognuno degli artisti invitati mette in scena una piccola performance. Sempre nel 1995 viene realizzata una grande mostra presso la Sala Giardino dei Musei Civici di Reggio Emilia, Pari & Dispari, 25 anni di seduzione. All’inaugurazione è presente anche Pierre Restany, ritratto mentre visita l’esposizione. Segue una rassegna stampa di questo evento e di quello per Corrado Costa presso la caserma Zucchi dello stesso anno, Corrado Costa. Tra poesura e pittria.

Album 8 L’album contiene alcune delle principali attività di pari & Dispari della seconda metà degli anni Novanta. Innanzitutto la pubblicazione del doppio volume In bicicletta sul mare – Oltre lo spettacolo, libro antologico e biografico che racchiude la vita e l’opera di Rosanna Chiessi fino ad allora. Molte le attività in Italia e all’estero: l’album si apre con l’inaugurazione della mostra Questa sera si mangia la luna a Castelfranco Veneto, in presenza degli artisti partecipanti, segue poi la documentazione di una conferenza – presentazione del libro di Rosanna con l’artista Giovanni Mundula a Bari presso l’Accademia di Belle Arti. Nel 1998 Rosanna partecipa all’inaugurazione delle vetrate dipinte da Luigi Ontani presso  il Municipio di Vergato, suo paese natale. In quell’occasione Ontani si fa scattare la foto, ora conservata presso i Musei Civici, che farà parte del progetto per un monumento a Corrado Costa. Sempre nel ’98 Rosanna si reca a Berlino dove vive il nipote Valerio; alcuni artisti inizieranno in quel periodo a lavorare con lei come lo spagnolo Chema Alvargonzales e Costantino Ciervo. La frequentazione berlinese porterà all’apertura, nel 2000, della galleria Pariedispari projec che promuoverà anche giovani come Peter Goi. La Galleria Pari & Dispari è attiva anche a Reggio Emilia, con mostre di grande qualità: Robert RauschembergNam June PaikUrs Lϋthi (che con Pari & Dispari realizza Un’isola nell’aria).

Album 9 Attività della prima metà degli anni 2000. Una serie di viaggi a Londra tra 2002 e 2003, con tanto di foto “turistiche”, è per Rosanna occasione di allargare i suoi contatti e a visitare studi di molti artisti locali. L’installazione documentata è delle artiste britanniche Charlotte Cullinan e Jeanine Richards che lavorano sotto l’etichetta Art Lab. La nota di Rosanna evidenzia la partecipazione ad Artefiera del 2004 (che ospitò una sezione dedicata ai giovani artisti britannici). Nel 2004 a Napoli avviene un incontro tra storici esponenti delle arti performative: Hermann Nitsch, il più celebre tra gli Azionisti viennesi, e l’inventore del concetto di happening, lo statunitense Allan Kaprow. Sempre nel 2004, Rosanna concepisce e promuove la mostra itinerante Un cuscino per sognare, a cura di Marinella Paderni e Andrea Sassi, in cui gli artisti erano appunto chiamati a realizzare un cuscino. Qui sono documentate le esposizioni dello spazio White Cube di Monaco di Baviera e a Novegro (la mostra arriverà anche a Reggio l’anno successivo). Ultima, una mostra antologica presso la galleria Spazio Fisico di Modena dell’amico Giancarlo Guidotti nel 2006.

Album 10 Una parte importante dell’attività di Rosanna Chiessi sono le feste di Maggio, che organizzava al culmine della primavera e che declinava, di anno in anno secondo un tema. Queste occasioni, di solito arricchite dagli interventi di amici artisti, si trasformavano in vere e proprie performance. In questo album sono documentate alcune feste dei primi anni ottanta: presso la sede di Cavriago, le Feste sul Po, che si tenevano su un battello, le gite ai castelli, e poi le numerose cene. Protagonisti gli amici di sempre: Corrado Costa, Emilio Villa, Philip Corner, Giuseppe Morra e molti altri.

Album 11 Il fascino della carta è l’evento organizzato da Pari & Dispari nel giugno del 1984. L’evento si svolge in diversi luoghi di Reggio Emilia e ha la carta come materiale privilegiato e filo conduttore di tutte le opere e le performance dell’evento. Non a caso tra le attività cavriaghesi di Rosanna Chiessi era proprio la produzione di carta a mano, che gli artisti poi adoperavano per le loro creazioni. Al campo volo Vito Mazzotta fa volare delle mongolfiere di carta, di diverse forme e dimensioni,  create da lui. Giuliana Pini organizza un volo di farfalle presso i Giardini pubblici, e Anna Girolamini fa sbucare le ali della Nike di Samotracia tra i rami degli alberi. La performance più spettacolare è quella dedicata a Piero Manzoni: sette chilometri di carta vengono srotolati da un camioncino tra Cavriago e Reggio Emilia. I Fluxus Alison Knowles e Philip Corner tengono un Carta concerto nel Chiostro dei Marmi Romani dei Musei Civici. Adriano Spatola “multa” con mille assi di cuori le auto parcheggiate, mentre Franco Vaccari conia la carta moneta di Cavriago.  Tra gli eventi più importanti, Mimmo Rotella esegue un decollage, Omaggio a Reggio Emilia, che sarà poi donato al Comune ed è attualmente esposto presso Palazzo dei Musei. Alla rassegna parteciparono anche Yasmin Brandolini D’Adda, Takako Saito e molti altri.

Album 12 La Festa di maggio del 1983 è dedicata all’aria. Partecipano tutti gli artisti che hanno accompagnato il percorso di Rosanna Chiessi; oltre alla performance, alle mostre (importante l’esposizione fotografica del festival del 1977) è previsto l’arrivo di duemila piccioni da Falconara marittima e Foggia, mentre il sindaco di Bellaria è invitato ad inaugurare l’evento col “taglio dell’aria” (declinerà gentilmente). L’evento è documentato da diverse fotografie: Dick Higgins dedicherà poesie agli angeli facendole volare sui palloncini nel cortile della sede di Cavriago. La “Danza dell’aria mediterranea” è eseguita dai danzatori pugliesi Giorgio di Lecce e Cristina Ria, mentre il concerto Saponaria è eseguito con le musiche di Imer Pataccini e il testo di Corrado Costa. Vito Mazzotta realizza mongolfiere di carta che, come annota Rosanna, “non si sa dove finiranno quando il fuoco si esaurisce”. Seguono altre performance di altri artisti, tra cui il salotto “per aria” dove Costa legge le sue opere, o quelle di Adriano Spatola, Toni Ferro, Camillo Capolongo, Gabriele Amadori, Misheff Alzek. L’artista greco Stathis Chryssikopoulos realizza il suo arcobaleno collocando tra le finestre del Municipio di Cavriago e la fontana strisce di carta colorata.

Album 13  Il festival Tendenze d’arte internazionale del 19-20 marzo 1977 è stata forse la più importante manifestazione artistica organizzata da Pari & Dispari in territorio reggiano. Una manifestazione riuscita senza l’appoggio delle istituzioni (non è casuale la nota polemica in apertura dell’album, in calce alla lettera di proposta inviata al comune di Cavriago) ma anche grazie al lavoro di Rosanna e dei suoi collaboratori e all’impegno di tanti volontari. L’idea stessa di Rosanna era rivoluzionaria: fare in modo che gli abitanti stessi di Cavriago ospitassero le opere nelle loro case trasformando l’intero paese in un museo e calando le opere in un contesto di vita vissuta.  Memorabile il concerto Fluxus che si tiene presso il Teatro Dante, in cui vengono interpretati brani e performance di Maciunas, Brecht, Higgins, Jones, Knowles, LaMonte Joung e altri da loro stessi (Hendricks, Jones) e da molti amici di Rosanna, artisti e non. Tra le altre performance documentate, quella di Mayahara Mitsuo che dipinse linee bianche su una terrazza che la pioggia sciolse in poco tempo. Takako Saito organizza un pic nic in cui le persone vengono mascherate e spinte a giocare; Nanni Cortassa allestisce la sua mostra all’interno di una cuccia per cani. Luciano D’Alessandro fotografa Rosanna con un’opera di Nam June Paik; D’Alessandro espone durante il festival l’edizione Quelli che restano, realizzata con Pari & Dispari. Dal campanile della chiesa di San Terenziano G. Hendricks fa scendere un lenzuolo accompagnato da chicchi di grano e dal volo delle colombe. Gabriele Partisani seppellisce un mangianastri che riproduce un racconto di Edgar Allan Poe nel vecchio cimitero napoleonico: è la sua Favola per i morti. Nella porcilaia, che era lo spazio espositivo della sede di Pari & Dispari, vennero allestite diverse esposizioni tra cui gli strumenti auto suonanti di Joe Jones, che portava anche in giro per il paese il suo Concerto viaggiante su un carretto a pedali. Luigi Mainolfi immerse in una stanza allagata il calco in gesso del suo corpo, perché si sciogliesse lentamente. Un’altra performance che fece scandalo fu quella di G. Desiato che inscenò la processione di una sposa che terminava con la parziale messa a nudo della modella nella piazza cittadina.  Il festival ebbe un seguito nel 1978, con modalità analoghe. Stanislao Pacus mise in “trazione” Villa Chilloni con centinaia di metri di filo di nylon. Omar Galliani allestisce nella porcilaia una raffinata opera concettuale, Xerra una performance narrativa dove alla fine gli oggetti vengono coperti. Il gruppo dei napoletani allestisce un laboratorio di ex voto, alcuni dei quali realizzati con i calchi di parti anatomiche dei visitatori.  Bruno Damini, con l’intruso, rispecchia le immagini delle persone che osservano la performance. Chiude l’album una serie di fotografie di Gianni Berengo Gardin che ritraggono una festa a Cavriago con amici e artisti.

Album 14  Umori naturali è la mostra che Pari & Diapri organizza in collaborazione col Comune di Reggio Emilia nel 1988. “il titolo si riferisce alla ricerca di un minimo comune denominatore tra la natura, l’arte e l’uomo”, dichiara il comunicato stampa della mostra: il colore viene identificato come comune denominatore, e i sette colori dell’arcobaleno sono affidati a sette artisti, sette fotografi e sette scrittori. Ad esempoio il colore bianco verrà affrontato dalla fotografia di Berengo Gardin, dalla penna di Corrado Costa e da un’opera di Claudio Costa. Per il colore verde, fotografie di Luigi Ghirri, un tappeto di Aldo Mondino e un testo di Maurizio Ferrini. Il colore nero è affrontato da un abito di rotoli di liquirizia di Emanuele Ligabue e dalle foto di Luciano D’AlessandroRita Linz e Hermann Nitsch per il rosso, Miro Zagnoli per il giallo e molti altri. Un analoga impresa, rappresentare arte e natura, è rappresentata da Le 5 stagioni, realizzata lo stesso anno stavolta a Quattro Castella. La mostra è rappresentata da cinque installazioni di altrettanti artisti: La stagione dei sogni di Franco Vaccari, La stagione della nebbia di Luciano D’Agostino, La stagione delle piume di Ugo Sterpini, La stagione dei sapori di Mariolina Amato, La stagione degli umori di Marco Storchi. Ognuno di loro occupa una stanza: notevole quella di Vaccari che trasforma una stanza, capovolta, in una camera ottica sulla cui superficie si proiettano le immagini provenienti dall’esterno.   dall’esterno.

Album 15  È il primo della serie Fluxus. Le prime foto ritraggono i giovani esponenti del movimento appena nato a Central Park a New York, durante un controllo (e conseguente multa) della polizia. Intercalate alcune foto di Rosanna, come quella che la ritrae nel 1977 durante la sua visita a George Maciunas nella sua tenuta. La sezione successiva è dedicata a Joe Jones all’inizio degli anni settanta. Nel 1974 a casa di Rosanna prepara i suoi strumenti musicali per la fiera di Dusseldorf, che presenta anche nella Galleria Di Maggio di Milano e nella Fiera di Basilea nel 1975. Il suo Concerto viaggiante verrà utilizzato anche a Cavriago alcuni anni dopo. Casa di Rosanna in quegli anni era un crocevia di intellettuali che, in occasioni conviviali, progettavano opere, libri e manifestazioni. A casa di Rosanna nel 1975 si tiene anche un importante incontro internazionale di ping pong: Austria (Hermann Nitsch e Heinz Chibulka) contro Italia (Rosanna Chiessi e Peppe Morra). Come annota Rosanna, vince l’Austria. La sezione successiva mostra un importante incontro tra i tre principali “impresari” delle arti performative italiani, Rosanna Chiessi, Giuseppe Morra e Francesco Conz. Chiude l’album, dopo alcune immagini relative all’artista Fluxus Al Hansen, alcune lettere e documenti del periodo.

Album 16 Il secondo volume dedicato precipuamente a Fluxus si apre con la performance che Takako Saito realizza presso lo Studio Morra a Napoli nel 1976, aiutata da Franco Vaccari.  Sono documentate analoghe azioni realizzate a Roma (Palazzo Taverna) e alla fiera di Basilea nel 1975. Sempre dedicate aTakako Saito le foto della performance – picnic realizzata a Cavriago durante il festival del 1977, e altre manifestazioni solo o con i compagni del movimento Fluxus assieme a cartoline e fotografie “quotidiane” che testimoniano il sodalizio tra Rosanna e l’artista giapponese. Del 1975 l’incontro tra il capofila dell’azionismo viennese Hermann Nitsch e il Fluxus Geoffrey Hendricks, assieme ad altri amici. Charolotte Moorman è ripresa mentre rappresenta una performance di Yoko Ono allo Studio Morra nel 1975. Altri Fluxus, Alison Knowles, Philip Corner, lo stesso Hendricks frequenteranno in seguito la casa di Cavriago che continua ad essere luogo di incontri eccezionali per tutti gli anni settanta.

Album 17   Rosanna compie il primo viaggio negli Stati Uniti nel 1977, invitata dagli amici artisti a tenere una serie di conferenze in alcune università americane. Apre infatti l’album la locandina dei un incontro allo Smith College di Northampton, Massachusetts, dove è anche ritratta dall’amico Miro Zagnoli. Sempre Zagnoli la ritrae per le strade di New York e presso gli amici Fluxus, a casa di Alison Knowles e di Philip Corner sempre in compagnia di Jasmine (Jascha) Ban, performer e assistente di Hermann Nitsch. Incontra e lavora con Jackson Mac Low per l’edizione Pari & Dispari Milarepa Gatha e visita la casa, definita “straordinaria” di Charlotte Moorman e del marito Frank Pileggi. Si recherà poi in Pennsilvanya a casa di Bob Watts e a Malborough in Massachusetts, il 23 dicembre, incontra George Maciunas, ospite nella sua farm. Segue il reportage dell’incontro a Cavriago, cui corrisposero musica, performance e, naturalmente, cene, nel 1978 tra Dick HigginsPhilip Corner, Alison Knowles e Joe Jones per progettare edizioni. Sempre nel 1978 Simone Forti progetta la sua edizione Planet sempre a Cavriago. Il violinista M. Goldstein esegue un concerto. Segue Carolee Schneeman, nel 1980 a Cavriago; sarà poi Rosanna a raggiungerla a New York nel 1989. Sempre a New York, esposizione delle edizioni Pari & Dispari alla Fiera del libro. Molti gli incontri per creare progetti, a Cavriago con M. Knizak e B. Watts, poi con D. Higgins e molti altri, tra CavriagoBerlinoColonia.

Album 18  Sono moltissime le attività degli artisti Fluxus organizzate da Rosanna o alle quali Rosanna partecipa, da quella di Charlotte Moorman a Verona nel 1983, alla mostra degli strumenti musicali di Joe Jones del 1984 a Colonia. L’album prosegue con il resoconto di un altro viaggio a New York tra il dicembre del 1985 e il gennaio del 1986. Oltre agli incontri con gli amici di sempre, Rosanna conosce John Cage per invitarlo ufficialmente in Italia. Sempre nel 1986, Rosanna è a Wiesbaden in Germania, dove vengono invitati tutti gli artisti storici Fluxus da un collezionista per una serie di eventi e performance.  Nel 1987 a Cavriago si tiene la mostra Sei artisti viennesi, con opere di H. Nitsch, Rudolf Schwarzkoegler, Gunter Brus, Otto MuelHeinz Chibulka e un omaggio a Nitsch di Franco VaccariBen Patterson, altro amico di vecchia data, è documentato al lavoro ad un’edizione Pari & Dispari a Cavriago nel 1988 e, con Rosanna e Ay-O, a New York lo stesso anno. Del 1990 a Reggio Emilia è la mostra Presenza di Fluxus, nelle sale espositive presso gli ex Stalloni. Philip Corner vi realizza una performance.

Album 19 Il quinto volume della serie Fluxus copre le iniziative legate al movimento dal 1990 al 1993. Dal 21 settembre al 3 novembre del 1990 presso la Galerie Krinzinger di Vienna si tiene la mostra Fluxus subjectiv, accompagnata da incontri, performance e concerti. Le fotografie documentano le opere di Ben Vautier, gli incontri con gli esponenti storici del gruppo, performance varie e momenti di svago in giro per Vienna. Ubi Fluxus Ibi Motus è la mostra curata da Achille Bonito Oliva che si svolge lo stesso anno, durante la Biennale di Venezia, negli spazi della Giudecca. Nelle immagini le performance di Yoko OnoTakako SaitoPhilip Corner e la partecipazione dei padri fondatori del movimento, LaMonte YoungAy-OMilan KnizakBen VautierWolf Vostell e molti altri.  A Berlino invece nel 1993 viene prodotta una mostra Fluxus nella Galleria Vostell, organizzata da Pari & Dispari con opere della propria collezione. Parte delle foto mostrano gli artisti Fluxus alle prese con l’opera di Eric Andersen Tocco giallo, che consiste in un foglio su cui le istruzioni per l’uso esortano lo spettatore a colorare con guanto e tubetto (giallo) la superficie del foglio stesso. Un esemplare di quest’opera (si tratta di un multiplo) è esposta fino al 19 settembre 2017 a Palazzo dei Musei di Reggio Emilia nella mostra Tutto quadra. Pittura dal 900 ad oggi nelle collezioni dei Musei.

Album 20  Fluxus volume 6 si apre con le foto di Emmet Williams a Cavriago nel 1985, mentre firma la sue edizione Tangram in flux prodotta da Pari & Dispari. Lo stesso Williams, compositore ed esponente Fluxus della prima ora, lo ritroviamo a Berlino nel 1993 ad una cena con molti amici artisti tra cui Ann NoelMargareth Raspé ed altri. Nel 1994 è invece documentato l’incontro a Napoli tra Peppe Morra, Rosanna Chiessi ed Allan Kaprow. Stesso anno, stessa occasione conviviale stavolta a Monaco di Baviera, con lo stesso, coeso gruppo di amici e artisti. A Cavriago nel 1999 Rosanna e gli americani Philip Corner e Ben Patterson festeggiano la Festa del Ringraziamento. Seguono la performance di Ben Vautier nel 1998 a Genova, e il viaggio a Praga dello stesso anno per incontrare Milan Knizak. Il giardino di Daniel Spoerri è un parco di sculture creato dall’artista francese negli anni novanta a Seggiano, vicino a Grosseto. Oltre a diverse sue installazioni, tra cui Chambre No 13 de l’Hotel Carcasonne, Rue Mouffetard 24, Paris 1959-1965, la “stanza di bronzo“ nelle foto, vi sono opere di altri artisti. Altri incontri: sempre Spoerri a Reggio nel 2002, poi a Venezia per la biennale nel 2001 presso la galleria Emily Harley.

Album 21 L’album è dedicato ai Fluxus giapponesi: AY-O e Yoko Ono. Entrambi aderiscono al movimento fin dagli esordi negli anni sessanta, trovandosi entrambi a New York in quegli anni. Di Ay-O interessante il carteggio che testimonia, tra la fine degli anni ottanta e l’inizio dei novanta l’impegno suo e di Rosanna per organizzare una performance, impegnativa, basata su un arcobaleno di tessuto lungo venti metri. Ci sono poi alcune immagini scattate a New York nel 1990 con Rosanna a passeggio per la città con lo stesso Ay-O e Ben Patterson. Viene inoltre ripresa la performance realizzata a Cavriago che ha l’arcobaleno come motivo principale e altre performance con lo stesso tema, una realizzata nel 1986 presso Kuzuryu Dam, località giapponese, e una presso il tempio di Eihei Ji. Di Yoko Ono sono conservati nell’album immagini e documenti che ne testimoniano le varie declinazioni della sua arte, dalla realizzazione di oggetti ai film e alle performance.

Album 22 Kurt Hofer è un artista proveniente da Silandro in Val Venosta, e  non a caso le sue origini montane riecheggiano nelle opere realizzate a Cavriago nel 1989 (Ossa di alta montagna di cervo), che hanno l’elemento naturale come punto focale. Durante la performance I flauti, Philip Corner lo affianca suonando. Proprio il compositore statunitense è protagonista dell’album, colto in diversi periodi e attività. Nel 1983 a Cavriago, con gli amici (tra cui il celebre liutaio Wandrè) e intento a realizzare opere visive. Sono testimoniate alcune performance musicali: Studio Morra a Napoli nel 1983, a Genova nell’87 e a Cavriago lo stesso anno. Alcune fotografie mostrano anche l’abitazione di Corner a New York, sua città di origine. Una performance a Roma, presso la Galleria Fontanella Borghese, è realizzata in occasione dell’inaugurazione dei una personale cui partecipa, tra gli altri, un divertito Vittorio Sgarbi.

Album 23 ra gli artisti Fluxus cui Rosanna si lega maggiormente sia dal punto di vista professionale che umano c’è Charlotte Moorman. Violoncellista americana, la Moorman si appassiona dagli esordi all’avanguardia e alle performance diventando principale collaboratrice di Nam June Paik e di molti altri artisti come Joseph Beuys, John Cage e il gruppo Fluxus. Charlotte Moorman è ritratta l’11 maggio 1989 a Cavriago, durante una performance in onore del compleanno di Rosanna Chiessi. Quell’anno la Moorman si ferma a Cavriago per un mese. Visitano le cave di marmo di Carrara per la realizzazione di uno dei suoi “celli”: la Moorman realizzerà una serie di violoncelli utilizzando le materie e le tecniche più disparate ma sempre ricalcando le forme e le dimensioni esatte del suo strumento. L’artista reggiano Graziano Pompili cura la realizzazione materiale dell’oggetto. Altri violoncelli vennero realizzati a Cavriago quell’anno; ne realizza anche uno utilizzando le siringhe con le quali si iniettava la morfina per lenire il dolore (era, infatti, già gravemente malata). Un viaggio a Venezia è l’occasione per realizzare un Cello in vetro di Murano.

Album 24 Continua con l’album 24 la documentazione relativa ai rapporti umani e lavorativi con Charlotte Moorman. Dopo una serie di documenti, tra cui la fotocopia della perizia eseguita sul violoncello della Moorman (riconosciuto come oggetto del 1795 circa), inizia con la fiera di Basilea del 1975 presso lo stand Pari & Dispari la documentazione fotografica della collaborazione tra Pari & Dispari e Rosanna Chiessi. L’album è quasi un racconto: una vacanza a Capri dopo una performance allo studio Morra del 1976, poi l’annuncio doloroso della malattia che colpisce l’artista nel ’79. Rosanna raccoglie anche le onorificenze che la città di New York conferisce alla Moorman. Del 1985 una serie di fotografie che ritrae l’abitazione newyorkese della Moorman: la casa è invasa da oggetti di ogni tipo, tra cui anche opere sue e di altri artisti (Ay-OChristo, Paik ecc). Le foto sono correlate da eloquenti commenti di Rosanna (“non si sa più dove guardare”). Il racconto prosegue con l’avventura ad Atlantic City, città dove Mormann e marito trascorrono spesso i fine settimana; qualche volta Rosanna li segue. Da New York a Cavriago: qui l’artista è ospite nel 1989 per tutto il mese di Maggio e ha l’occasione di incontrare Pompili (con il quale collabora per la realizzazione del cello in marmo), SterpiniKurt Hofer e molti altri. Significativo l’incontro con Arrigo Lora Totino che si esibisce anche in una performance. Il pittore Pirro Cuniberti e il critico d’arte Claudio Cerritelli, con Corrado Costa, vengono a Cavriago a conoscere Charlotte Moorman. L’album termina con una performance di Takehisa Kosugi che la Moorman esegue davanti agli alunni di una scuola elementare di Cavriago.

Album 25 Alison Knowles, newyorkese, è uno dei membri originari di Fluxus; l’album la riprende nel 1977 a Cavriago mentre lavora ad una edizione. Di nuovo, nel 1982 è a Cavriago dove realizza alcune opere per Il fascino della carta. Nel 1987 realizza con Morgan O’Hara una performance nella porcilaia di Cavriago, in cui mentre Knowles combina su di un tavolo elementi naturali (farine, semi…) con setacci ed altri strumenti, O’Hara disegna con due matite e senza staccare gli occhi dall’azione della Knowles.  Poi come spesso accade ci si sposta da Cavriago a New York, con Alison Knowles e Coco Gordon alle prese con una performance casalinga nel 1985 e poi sempre Alison Knowles nel “loft” nel 1989. Proprio a Coco Gordon è dedicata la seconda parte dell’album. Americana, dedita soprattutto alla produzione di libri d’artista, Coco Gordon è ritratta durante una performance tenuta a Reggio Emilia presso il ridotto del Teatro Municipale nel 1983 in occasione della mostra Lavoro e ricerca artistica a Reggio Emilia. L’album si chiude con una sua installazione newyorkese datata 1984.

Album 26  Ancora Charlotte Moorman protagonista di un intero album. Si tratta della documentazione relativa ad episodi particolarmente significativi della sua carriera. Rosanna ha conservato una serie di messaggi che Charlotte Moorman le recapitava come fossero fumetti posti su alcune fotografie che ritraevano la violoncellista durante alcune delle sue più celebri performance. In Sky Kiss la Moorman suona il violoncello mentre palloni di elio la sollevano verso il cielo; la performance è realizzata per la prima volta presso la Opera House di Sidney nel 1976, poi riproposta in altre sedi (Biennale di Linz, 1982; Monaco, 1983; MIT di Cambridge, 1981). Alcune immagini la ritraggo eseguire il brano di John Cage 26’ 1 1499’’ For a string player durante il primo Avant Garde Festival di New York, assistita dallo stesso Cage. Poi il sodalizio con Nam June Paik: lo Human cello del 1965, poii la performance con il TV cello degli anni settanta e ottanta.Tra le molte altre, la partecipazione nel 1975 durante la fiera di Basilea alla performance di Giuseppe Desiato; l’interpretazione di Cut Piece di Yoko Ono (che eseguirà a Basilea); il Bomb Cell suonato a Chicago durante una mostra nel 1984.

Album 27  L’album è dedicato interamente a Nam June Paik. Artista coreano ma che ha impostato la sua carriera negli Stati Uniti, è tra i più conosciuti ed influenti esponenti di Fluxus. Inizialmente influenzato da John Cage e Karlheinz Stockhausen, Paik elabora una  ricerca incentrata sull’immagine video e sulla presenza iconica del televisore. Paik inizia a collaborare con Rosanna negli anni settanta; le prime fotografie lo ritraggono infatti allo stand Pari & Dispari di Basilea nel 1975, con la sua collaboratrice Charlotte Moorman. Una foto “fuori contesto” è il ritratto di Paik eseguito da Luciano D’Alessandro nel 1990 a Reggio Emilia. Poi, ci si sposta a New York nello studio di Paik nel 1987, dove Rosanna si reca spesso; nel 1989 Paik e Rosanna si accordano per la mostra che si terrà l’anno seguente a Reggio Emilia presso i Chiostri di San Domenico. Proprio qui D’Alessandro esegue il ritratto di Paik di cui sopra, durante le operazioni di allestimento seguite direttamente dall’artista. La mostra è una grande retrospettiva dell’artista, composta di opere provenienti dal suo studio e da prestiti internazionali, come il Giardino proprietà del Beaubourg. Dopo l’inaugurazione, una festa dedicata all’artista con una torta a forma di televisore vuoto (che riproduce una sua celebre opera) con candela all’interno. Presente anche Fabrizio Plessi, artista reggiano esponente di primo piano della videoarte. Paik e Rosanna collaborano in molte altre occasioni: presso la Biennale di Venenzia dello stesso anno è la celebre mostra Ubi Fluxus ibi motus, a cura di Achille Bonito Oliva, una grande retrospettiva dedicata al movimento neoavanguardista. Nel 92 Rosanna organizza una sua esposizione a Castelfranco Veneto con l’amico Ennio Bianco; lo stesso anno a Milano presso lo showroom del designer Enrico Baleri; ancora nel 92 mostra a Zurigo presso il museo d’arte contemporanea.

Album 28  L’album dedicato a Geoffrey Hendricks come per molti altri artisti Fluxus che hanno lavorato con Rosanna si apre con la Fiera di Basilea del 1975. Hendricks è un artista concettuale che ha operato molto come performer, lavorando essenzialmente sulle tematiche del corpo e sul rapporto tra uomo e natura. Sono presentate anche le performance tenutesi a Napoli nel 1976, dove l’artista e i collaboratori, completamente nudi, compiono azioni di trasformazione e di relazione con la materia e gli elementi naturali (tra cui una capra) carica di significati simbolici. Compie un’azione a Roma a Palazzo Taverna sempre nel 1976, poi alla Galleria d’arte Moderna di Bologna nel 1977, ben documentata in tutti i suoi passaggi dal reportage fotografico dell’album dove si possono riscontrare tutte le tematiche sopra citate. L’album si chiude con un ricordo personale, il compleanno di Hendricks a Cavriago nel 1983.

Album 29  Album dedicato a Corrado Costa. Nel 1978, a Cavriago, in occasione del Festival Musica, poesia, performance Corrado Costa, coadiuvato da Denis Santachiara, organizza il rogo di Giovanna D’Arco ovvero: brucia le copie, rimaste invendute, del suo libro Santa Giovanna Demonomaniaca su un covone di fieno. Le foto sono di Miro Zagnoli. Nel 1984 Costa progetta un’edizione, poi realizzata, dell’Odissea, scritta su di una tovaglia apparecchiata. Come recita la didascalia della foto, la progettazione dell’opera diviene anch’essa una performance; infatti “mentre Corrado scrive, Rosanna e Daniela Rossi leggono l’Odissea”. Nelle foto seguenti vengono testimoniate altre opere visive realizzate da Costa, che sebbene essenzialmente poeta e scrittore non esita, nell’ottica neoavanguardista dell’abbattimento dei confini tra le arti, di cimentarsi nel disegno, nel collage e nella pittura. Un altro poeta affine a Costa, esponente della poesia concreta è Arrigo Lora Totino, che si esibisce in una performance con Costa nel 1986 a Cavriago. Poi la figura fondamentale di Emilio Villa, “mio maestro” come amava definirlo Rosanna, uno degli intellettuali più complessi della cultura italiana del secondo dopoguerra, che inizia a collaborare con Pari & Dispari a Roma agli esordi e rimane in contatto con Rosanna Chiessi per tutta la vita.

Album 30  Giuseppe Desiato, artista napoletano e performer, è il protagonista di questo album. Tutta la sua poetica si basa sulla messa in scena antropologica di ritualità antiche, popolari, ma rilette e rimesse in gioco da uno spirito e da una volontà demistificatoria che ricorda proprio la vitalità partenopea. Allo stesso tempo, gioca con le icone della cultura di massa per creare delle sorti di oggetti votivi paradossali, o monumenti effimeri che lui stesso scompone e riutilizza. Le prime fotografie sono la reinterpretazione ironica, con bambini reali, del Monumento allo scugnizzo (con riferimento, si crede, al celebre monumento opera di Renato Marino Mazzacurati). La performance è del 1965; Pari & Dispari ne realizza un’edizione –  Napoli 2 – nel 1973 con un testo di Emilio Villa tradotto in napoletano. Rosanna e Desiato preparano la fiera di Basilea a Napoli nel 1973, durante la celebre epidemia di colera. Nel 1974 una performance presso una galleria milanese, cui seguono una performance a Reggio Emilia in Piazza San Prospero, in cui costruisce un piccolo monumento utilizzando i rifiuti lasciati dal mercato, e le immagini di molte opere realizzate utilizzando ritagli di riviste. Anche Desiato partecipa alla Fiera di Basilea del ’75, con una performance a cui partecipa Charlotte Moorman.

Album 31 Primo album dedicato a Hermann Nitsch artista austriaco che  già dalla fine degli anni Cinquanta concepisce una nuova forma di opera d’arte totale. È da ricordare Teatro delle orge e dei misteri, in cui vengono messi in gioco tutti e cinque i sensi nel corso di azioni e performance dal forte carattere rituale e religioso. Nel 1961 fonda con Günter Brus e Otto Mühl il gruppo artistico del Wiener Aktionismus/Azionismo Viennese, in cui le tecniche della pittura gestuale vengono applicate a una forma espressiva che unisce teatro, arte e musica, coinvolgendo in prima persona l’artista nelle condizioni più estreme (Body Art). Nitsch inizia a collaborare con Rosanna Chiessi all’inizio degli anni Settanta. L’album ripercorre eventi degli anni 1974-1975-1976: molti incontri si svolgono nella casa e centro d’incontri artistici internazionali di Rosanna  a Reggio Emilia, in via Emilia S.Stefano e vengono definiti “clandestini” perchè  Nitsch aveva ricevuto il foglio di via a Napoli per una performance del 1974. Nel 1975, nella casa di Rosanna, Nitsch nel 1975 costruisce ed allestisce un Armadio che, al pari di una bacheca da sagrestia, contiene un ostensorio, paramenti sacri ed ampolle: elementi indispensabili utilizzati durante le performances sinestetiche e teatrali dell’artista.  L’Armadio, scrive Rosanna, fu prestato a Conz e mai restituito.  Nitsch era accompagnato dalla moglie Beate, il collaboratore, interprete ed artista Heinz Cibulka, Giuseppe Desiato, Peppe Morra, Takako Saito, Luciano Ingapin e tanti amici. Franco Vaccari scatta la sue famose polaroid. L’album raccoglie fotografie del 1974 del divertente incontro di ping pong nella casa studio di Rosanna che vedrà vincitori Nitsch e Rosanna contro Heinz Cibulka e Peppe Morra…Alle pareti opere dell’artista viennese. Seguirà un viaggio al castello di Prinzendorf di proprietà dei Nitsch, dove si svolgerà un grande festa, presenti Rosanna, Peppe Morra, la madre di Nitsch, altri artisti, tra cui, Dieter Roth, Gerhard Rühm, Kubelka, Anne Brus, Cibulka e tanti altri. Nel 1976 nuovo viaggio in Austria, prima al castello di Prinzendof  e poi a Vienna al Prater per festeggiare il ritorno di Günter Brus che era stato bandito da Vienna sette anni prima, per performance su strada  “defecare sulla bandiera austriaca”. La festa fu organizzata da Nitsch.

Album 32 Secondo album dedicato a Hermann Nitsch, in cui si intrecciano eventi d’arte e di vita succeduti tra il 1975 e 1998. Inizia con belle foto di Luciano D’Alessandro della vacanza nel 1975 a Capri di Hermann Nitsch, la moglie Beate, Rosanna Chiessi, Peppe Morra ed amici. Sempre nel 1975 seguono immagini a casa di Nitsch ad Asolo per progettare la prima edizione italiana di Nitsch, a cura di Pari&Dispari, eventi, performance. Presenti Heinz Cibulka, Anne, Morra, Beate gli amici Pinelli. A luglio del 1975 la scena si sposta al castello di Prinzendorf, dove Nitsch realizza una performance. All’esterno del castello Otto Mühl inscena un’azione provocatoria con performance in contrapposizione a quella di Nitsch. Al termine degli happening abbraccio degli artisti. Otto Mühl cofondatore dell’Azionismo Viennese con Nitsch nel 1972 aveva dato vita ad una comunità che si proponeva valori hippy degli anni 60, quali l’amore libero e la proprietà collettiva. Nel 1976 un pulmino parte da Reggio Emilia diretto a Prinzendorf per un’azione di Nitsch di 3 giorni, presenti tra gli altri Rosanna, Joe Jones, Takako Saito, Franco Vaccari. Nel 1977 muore in un incidente stradale la moglie di Nitsch, Beate. Al termine del funerale si svolge un concerto privato di Dieter Roth e Nitsch, in memoria di Beate nello studio di Dieter Roth, erano presenti Rosanna, Morra e Jascha Ban. Nel 1977, organizzata da Rosanna e Morra, si svolge la famosa azione di Nitsch nella chiesa sconsacrata di S.Lucia a Bologna, in contemporanea con Artefiera, collaboratori tra gli altri, Leo (figlio adottivo di Nitsch) e Cibulka.  La straordinaria performance, con un’orchestra costituita per l’occasione, si trasformò  in un requiem dedicato alla scomparsa  moglie Beate e anche un pubblico commiato da lei. Nell’album seguono immagini di incontri a casa del collezionista modenese Carlo Catellani, di compleanno ad Asolo, del matrimonio nel 1987 con la nuova compagna Rita, di una performance di sei giorni al castello di  Prinzendof. Quella occasione vide di nuovo insieme il nucleo storico composto da Francesco Conz, Rosanna Chiessi e Peppe Morra.

Album 33 Il terzo album è dedicato all’attività di Hermann Nitsch e ripercorre gli eventi dal 1976 al 1985 anche di amici, artisti e stretti collaboratori, quali Heinz Cibulka, Franco Vaccari e  Günter Brus.Inizia con immagini della performance di Nitsch nel 1976 a Monte Cuma (Napoli), con Ursula Krinzinger, Cibulka, Rosanna, Peppe Morra e l’artista Mainolfi. Sempre nel 1976 Nitsch inaugura una mostra al Kunstverein di Kassel, accompagnato dalla moglie Beate, e dagli dagli storici amici ed artisti, Dieter Roth, Heinz Cibulka, Rosanna, Morra e altri. Nel 1978 si celebra un grande momento di festa per il secondo matrimonio di Cibulka con Sybil Kubelka, figlia dell’artista Peter Kubelka, con Nitsch testimone. Dopo la celebrazione del matrimonio a Vienna si trasferiscono in treno a al castello di Prinzendorf. Sono presenti tutti gli amici, artisti collaboratori e la madre di Nitsch.Heinz Cibulka, che dal 1965 partecipò come “attore passivo” nelle azioni di Rudolf Schwarzkogler e Hermann Nitsch, dal 1970 iniziò anche l’attività di artista indipendente. Ha creato cicli fotografici, “poesie d’immagine” e successivamente collage di immagini digitali e testi lirici e concettuali. Sin dagli anni ’80 ha documentato il OrgienMysterien theater del suo amico Hermann Nitsch. L’album documenta due mostre di Cibulka nel 1983 a Vienna al Museo d’Arte Moderna e nel 1987 a Merano. Nelle foto Rosanna è accompagnata da Fiorenza Sarzi Amadè che documentò il lavoro di Rosanna in una tesi di laurea e scrisse un bellissimo saggio insieme a Corrado Costa. Nei medesimi anni, in particolare nel 1984 si svolge la mostra di Franco Vaccari a Vienna a cui partecipa anche Nitsch. Nell’agosto 1978, Rosanna con Francesco Conz e la moglie Anna, visitano la Comune di Otto Mühl e Rosanna ironicamente scrive nella descrizione della fotografia: “Tutti nudi, Rosanna no”.Infine, nel 2005, è documentata la mostra di Günter Brus alla Gam di Bologna.

Album 34  Pic-nic a Capri è l’evento ideato da Rosanna Chiessi/Pari&Dispari e realizzato nel giugno del 1988. Sono coinvolti 8 artisti di differenti nazionalità: Philip Corner (Usa), Fatma Lootha (Kuwait), Takako Saito (Giappone), Margaret Raspè (Germania), Esther Ferrer (Spagna), Alzek Misheff (Bulgaria), HI-Ha (Corea). Le performance si svolgono nei luoghi più suggestivi di Capri. Philip Corner, artista Fluxus, all’interno della Grotta Bianca si fonde nella natura circostante ricordando i riti pagani che hanno sempre trovato ospitalità nell’isola di Capri. La performance di Fatma Lootha “Omaggio al mare”si svolge a Marina Piccola e riprende riti antichissimi di sacrificio attraverso una processione. Takako Saito nella Caletta dei Faraglioni rappresenta la performance “Mentre il riso cuoce”. Anche questo è un rituale in cui non esistono parole ma solo suoni, gestualità in attesa dell’atto conviviale. Margaret Raspè con “Colazione all’aba” inscena una colazione immersa nelle acque limpide dello Scoglio delle Sirene. È un grande tableux vivant in cui tutto ha un ordine e una collocazione, proprio come un dipinto. Per “Pic-nic a Capri” Alzek Misheff realizza “Frammenti e fermenti” nei locali della sala comunale. Protagonista è lo yogurt: mentre le persone confluiscono nelle sale mangiando yogurt Misheff proietta i volti e ne riproduce i lineamenti poi appesi su teli. Esther Ferrer sulla terrazza di Villa Pina inscena la performance “Le cose” per rappresentare uno degli aspetti che fonda il nostro rapporto con il mondo degli oggetti, tanto nel cibo, come in qualsiasi attività. La ballerina coreana Hi-Ha già collaboratrice di Name June Paik, fa incontrare oriente ed occidente sul terrazzo di Casa Malaparte, compie la danza sciamanica tradizionale della sua terra in una ambientazione mediterranea. Il rito travalica le particolarità geografiche. La rassegna stampa completa dell’evento è ripresa nell’album 47. Le foto sono del fotografo reggiano Franco Barazzoni.

Album 35 Album dedicato alla performance di Margaret Raspè Colazione all’alba allo Scoglio delle Sirene, nell’ambito dell’evento del 1988 Pic-nic a Capri. L’evento inizia alle ore 7.00 del 22 giugno, tutto è previsto: l’installazione sonora con 10 nastri, suoni d’acqua, 10 amplificatori, frutti e fiori gialli e rossi, vino. I partecipanti sono Rosanna ChiessiWandrè Pioli, l’artista Esther Ferrer, che inscena anch’essa una performance in Pic-nic a Capri, Margaret Raspè e la fotografa Morika Brand. Inspirandosi all’immaginario dell’artista italo francese Leonor Fini, Margaret Raspè fa calcare grandi cappelli ai suoi attori e inscena una colazione immersa tra le acque dello Scoglio delle Sirene. Gli attori sembrano i modelli di una composizione pronta ad essere immortalata dai pennelli. I partecipanti possono mangiare solo frutti rossi e gialli, ma l’atto del mangiare è soltanto una delle possibilità di relazione con il cibo. Mentre il pasto si consuma gli attori nuotano, disegnano, comunicano. A uniformare la performance è il suono che attraversa l’acqua. L’acqua è la vera protagonista dell’opera di Margaret Raspè. L’evento, insieme alle performance degli altri artisti partecipanti a Pic-nic a Capri è ripreso in un video che sarà poi proiettato venti anni dopo ai Giardini di Augusto di Capri. Fotografie di Franco Barazzoni.

Album 36 Dall’inizio degli anni Novanta Rosanna Chiessi inizia la collaborazione con gli eredi di Curzio Malaparte, in particolare con Niccolò Rositani, per l’organizzazione di eventi culturali con artisti contemporanei nella famosa casa di Capri, costruita dallo scrittore sullo stretto promontorio di Capo Massullo. Nell’arco di quegl’anni degli anni ’90 decine di artisti soggiornano e creano opere ispirandosi quasi sempre a casa Malaparte e allo straordinario paesaggio circostante. In questo album, primo dei tre dedicati all’attività svolta da Rosanna a Casa Malaparte, si inizia a ripercorre la proficua attività artistica di quegli anni. Nel 1992 Margaret Raspè crea ritratti di Philip Corner e Rosanna, l’architetto designer ed artista Riccardo Dalisi progetta e realizza Bricco Malaparte, Jakob De Chirico e Angelica Thomas realizzano oggetti e sculture. Nel 1993 durante tutto l’anno si susseguono interventi di artisti: Ben PattersonAllan KaprowDaniele Lombardi che realizza l’opera Sinfonia verticale, Coco Gordon produce Installazione diurna e Installazione notturna, Tufano  realizza la scultura Mare cotto, Georg Jappe  Paesaggio di parole, Angelika Elsen mentre produce Venere”, Giuseppe Desiato aiutato dal figlio dipinge due opere su stoffa Mare Nostrum e Barca di Curzio Malaparte, Eleonara Calestani progetta Il cane di Curzio. Nell’album sono raccolte fotografie realizzate nel 1994 quali ritratti dei fotografi Luciano D’Alessandro e Peter Kubelka, Giovanni Mundula realizza alcune sculture, Graziano Pompili mentre scolpisce marmo di Carrara, Fabrizio Cocchia dipinge acquerelli, Carla Sanguineti produce Scultura riflessa e Ottomar Kiefer e Costantino Ciervo mentre progettano opere in seguito mai realizzate. Nel 1996 anche Geoff Hendricks (foto 36_006) inizia la sua produzione a Casa Malaparte.

Album 37 L’abum ripercorre l’attività di numerosi artisti invitati ad operare da Rosanna Chiessi a casa Malaparte, negli anni ’90. Nell’agosto del 1992 l’artista Eugenio Miccini, uno dei maggiori interpreti della poesia visiva italiana, realizza due opere e Silvia Guberti prepara due sculture di gesso, sabbia e terra. Presente anche l’artista Mario Mariotti. Singolare la cena del 31 dicembre 1992 nel salone di Casa Malaparte: tanti amici, artisti, l’erede di Curzio, Niccolò Rositani e la compagna Alessia. Al termine del cenone si inscena la performance di Jacob De Chirico, Angelica Thomas, Claudio Costa e Philip Corner con il suo corno alpino. Nel 1993, già da febbraio, inizia l’attività artistica: Mariolina Amato, artista napoletana, realizza la scultura L’agave che viene dal mare. A maggio l’artista cinese Hsiao Chin, che vive in Italia dagli anni ’50, prepara un olio su tela. In aprile Cesare Fullone prepara un’installazione con bottiglie e fotografie di Casa Malaparte e paesaggi e una sedia dipinta con il colore della casa. Negli stessi giorni Mimmo Rotella, uno dei protagonisti della scena artistica della seconda metà del XX secolo, realizza uno dei suoi famosissimi decollage e inscena la performance di 20 minuti Poema Fonetico. Sono presenti anche amici, tra cui la moglie, Fabrizio Cocchia e la critica d’arte Francesca Alfano Miglietti. In agosto Rosanna invita Sergio Lombardi, artista di lavori monocromi e componibili, che con il figlio lavora a su quattro tele che coincidono sempre secondo la disposizione. A settembre visita di Hermann Nitsch che produce disegni dedicati a Rosanna. Presente anche l’artista Oreste Zevola e Peppe Morra. Nel 1994 a febbraio l’artista torinese Paolo Grassino realizza l’installazione Lampadine piene di liquido colorato, la berlinese Margaret Raspè produce l’opera Assemblaggio di legni coloratiChema Alvargonzález, artista concettuale che viveva e lavorava tra Barcellona e Berlino realizza le installazioni Orologi, Il blu di Malaparte all’imbrunire e di notte ed un ritratto dell’amica Rosanna. Nel 1995 il modenese Giuliano Della Casa dipinge acquerelli carta a mano con tema di casa Malaparte e il paesaggio.

Album 38 Tra la fine del 1992 e i primi giorni di gennaio 1993 numerosi artisti si ritrovarono a Capri con Rosanna e gli eredi di Curzio Malaparte, Niccolò Rositani e la compagna Alessia. Claudio Costa, tra i maggiori protagonisti dell’ arte antropologica, realizza l’installazione scultura Nassa. Philip Corner, artista Fluxus, realizza l’opera Orgasmo di Nettuno su tela, ora presso i Civici Musei di Reggio Emilia. L’opera di vaste dimensioni viene iniziata nella suggestiva caletta, approdo a mare di Casa Malaparte. Philip Corner è aiutato dalla performer Laura Donnely che danza sul tetto-terrazza e sulla vela bianca della casa in una notte di luna piena e sul camino del famoso salone. Sempre Philip Corner organizza una performance con il corno svizzero e il gong Concerto al mare, presenti Jacob De Chirico, (fondatore del gruppo Kraftzellen – Cellule di Energia, vicino artisticamente ed amico degli artisti Fluxus e Azionismo Viennese), Angelica Thomas e tanti altri. Il primo gennaio 1993 tutti gli artisti si cimentano in un’operazione di Disegni collettivi. Nel 1993 Mario Mariotti, artista fiorentino, sperimentatore nel campo dei  linguaggi visivi,  realizza un disegno nel salone della casa Malaparte. Segue la visita di Fabio Sargentini, storico direttore della galleria l’Attico di Roma che promosse dalla fine degli anni ’50 i principali artisti italiani. Nell’estate Rosanna organizza un’esposizione sulla scalinata di opere create in situ con artisti residenti. Nel novembre del 1993 si svolge a Torino al Lingotto un’esposizione delle opere prodotte a casa Malaparte, tra cui: Melodia verticale di Daniele Lombardi, Poemi Visivi di Eugenio Miccini, Barche di Curzio Malaparte di Giuseppe Desiato, l’Orgasmo di Nettuno di Philip Corner, 52 Lune rosse di Mario MariottiBricchi di Riccardo Dalisi e lavori di Giuseppe Chiari, Hsiao Chin, Margaret Raspè, Marisa Bonazzi, Jacob De Chirico. Nel 1995 si svolge a casa Malaparte un seminario  di architettura con Richard Rogers, architetto inglese operante in tutto il mondo. Durante le lezioni, alla presenza di studenti, il tema ruota intorno alla casa che Curzio Malaparte progettò e costruì, chiamandola Casa come me. È considerata uno dei capolavori dell’architettura moderna, rappresentando un straordinario esempio di integrazione tra modernità razionalista e ambiente naturale.

Album 39 Nell’organizzare il ricco patrimonio fotografico e iconografico Rosanna Chiessi documenta anche la sua partecipazione alle fiere di Colonia, Dusseldorf e Basilea, le prime moderne fiere d’arte. Nel 1971 a Colonia propone varie opere grafiche, tra cui l’edizione di Rafael Alberti R. Alberti per Picasso. Nel 1972 partecipa alla fiera IKI di Dusseldorf dove espone le sue prime edizioni d’arte, in particolare Le carte piacentine interpretate da 40 artisti +1 + 3. Sono presenti nello stand Claudio Parmiggiani e Corrado Costa. Partecipa alla fiera di Dusseldorf anche nel 1973 con 2 stand: uno di Desiato dove espone il suo pene in 15 foto ed uno con edizioni di Franco Guerzoni, Giuliano Della Casa, Mario Ceroli con La valigia dell’emigrante, Giulio Bizzarri e altri. Nello stesso anno è presente alla fiera di Basilea sempre con gli stessi artisti, ma con nuove opere di Franco Vaccari. Per la prima volta Corrado Costa e Giovanni Rubino espongono la documentazione fotografica della performance Il Cristo di Marghera con la maschera antigas. Nel 1974 Rosanna Chiessi ospita a casa sua Joe Jones per costruire gli strumenti musicali autosuonanti che saranno presentati alla fiera di Dusserldorf dello stesso anno. Alla fiera di Basilea del 1975, vivace ed importante, partecipano i principali artisti contemporanei dei movimenti Fluxus e Azionismo Viennese, con i quali Rosanna aveva iniziato un sodalizio mai interrotto. Nello stand Pari&Dispari si espongono opere di NitschDesiato, Vaccari, Al HansenBeuys e si susseguono performance di Nam June Paik e Charlotte MoormanGeoff Hendricks, Takako Saito, Joe Jones, Staiger e di Desiato che interagisce con gli amici Al Hansen e Moorman. La stessa interpreta Omaggio a Beuys di Takehisa Kosugi e rappresenta un’azione di Yoko Ono. Nel 1976 Pari&Dispari è anche presente alla Fiera del libro di Francoforte insieme a Peppe Morra.

Album 40 Nell’album si ripercorrono altre fiere a cui partecipò Rosanna Chiessi. Nel febbraio del 1976, insieme a Peppe Morra, partecipa alla fiera di Vienna in cui si espongono opere, reperti, fotografie delle performances di Hermann Nitsch. Dopo l’inaugurazione, si festeggia al castello di Prinzendorf di Nitsch con tanti amici e spaghetti italiani. Alla fiera di Bologna del giugno 1976 Rosanna partecipò con uno stand di  Pari&Dispari e Studio Morra intitolato 8 giorni 8 performances. Rosanna segnala che successivamente furono vietate le performances in fiera per il loro valore dirompente al di fuori degli schemi tradizionali. Hermann Nitsch mette in scena un happening del repertorio del Teatro delle Orge e dei Misteri secondo un rituale liturgico, imbrattando la persona crocifissa col sangue di un animale squartato che rimane impresso sulla tela. L’artista giapponese Fluxus Takako Saito inscena una performance-gioco con maschere di carta. Joe Jones realizza un concerto con gli strumenti musicali autosuonanti (cetra e bauletti). Geoff Hendricks si immerge in un happening di suoni naturali con materiali lignei. Urs Luthi nascosto da un passamontagna distribuisce negativi di sue fotografie, ma se esposti alla luce  non sono più stampabili. Franco Vaccari inscena la performance Sogni, scattando fotografie dietro una tenda immerso nelle piante. Giuseppe Desiato procede alla vestizione e velature delle sue modelle come in una processione mediterranea. Heinz Cibulka infine realizza una performance assolutamente proibita in fiera: prepara una cena cucinando cibi. Seguono immagini della partecipazione alla fiera di Bologna del 1978. La scena poi si trasferisce nel marzo del 1985 a Madrid alla fiera internazionale Arco. Pari&Dispari dedica lo stand all’amico artista Raphael Alberti con il quale aveva appena terminato l’edizione grafica su stampa Le 4 stagioni, rappresentate da poesie e disegni.  L’inaugurazione è un successo di folla e di affetto per Raphael Alberti poeta ed artista antifranchista. Presentate anche le edizioni di Alberti edite da Pari&Dispari quali Il gioco dell’oca toro, gli 8 nomi di Picasso.

Album 41 Tra gli anni’90 e i primi anni del 2000 Rosanna partecipa ad altre fiere. Nel 1991 al Castello di Belgioioso (Pavia) espone numerose opere edite da Pari&Dispari realizzate con carta a mano. Rosanna, dotata di grande manualità, ha aperto un laboratorio di carta a mano, che ben presto diventa anche un centro di produzione di  numerosi artisti. Nella fiera presenta i Libri di Coco Gordon (maestra di Rosanna nell’arte di produrre carta a mano), una Lampada di Philip Corner, opere di Margaret Raspè, Corrado Costa, Eric Andersen, violoncelli di Charlotte Moorman, Ben Patterson, Marisa Bonazzi. È esposta anche l’opera Casablanca di Nam June Paik. Nel 1997 Rosanna Chiessi partecipa con lo stand Pari&Dispari alla fiera di Torino con le opere create dagli amici artisti Fluxus  nell’arco di una collaborazione pluriventennale. È esposta anche un’opera di Man Ray. Durante gli anni ’90, Rosanna intensifica l’attività a Berlino, che dopo l’unificazione, è caratterizzata da è un fermento di artisti e di iniziative. In questa nuova fase di sperimentazione artistica nel 2000 aprirà galleria Pari&Dispari project. Questo nuovo corso si riflette già nella fiera di Bologna del 1998, nello stand di Pari&Dispari sono infatti esposte, oltre alle opere di Moorman, Paik, della staunitense Rita Lintz, anche lavori di artisti berlinesi o che gravitano da tutta Europa sulla città tedesca. Lo spagnolo Chema Alvargonzales presenta Valige luminose , l’italiano Costantino Ciervo opere di paesaggi industriali con tecnica mista, Ampelio Zappalorto, il poliedrico Peter Goi inscena anche una performance. Presenti anche Andrea Chiesi, e Daniele Vezzani. Alla fiera Artissima di Torino nel 1999 Rosanna promuove di nuovo il gruppo di artisti che gravitano su Berlino: il cinese You Fen espone Abiti MusicaliAmpelio Zappalorto Bare a 2 posti e Foto cucite, Chema Alvargonzales, Costantino Ciervo e Daniele Vezzani con dipinti di bambine su tela. Nel 2000 Rosanna è presente ancora alla fiera Arco di Madrid, dove incontra anche il re di Spagna Juan Carlos in visita all’esposizione. Presenta tante edizioni Pari&Dispari di Raphael Alberti, oltre alle opere storiche degli artisti Fluxus. Nel 2005 di nuovo ad Arco incontra l’artista Santiago Sierra, noto per le rappresentazioni dell’uomo moderno sotto il giogo della collettività.

Album 42 Tra i progetti più singolari di Rosanna Chiessi legati alla promozione dell’arte nelle diverse forme espressive che possono arricchire la vita quotidiana e la ritualità sociale è da ricordare quello delle Cene colorate. Rosanna ha ideato questo progetto durante un soggiorno a New York tra il 1988 e il 1989 partendo dall’idea del gusto del colore. L’idea è quella di unire arte e cucina dove lo chef e l’artista progettano, creano e realizzano una cena in base ad un colore prestabilito. La cena, intesa come convivium è un importante momento di socializzazione e di scambio di esperienze oltre che occasione di apprendimento. Rosanna Chiessi invita artisti famosi, note personalità della cultura e dell’economia organizzando le cene in luoghi noti e suggestivi come casa Malaparte a Capri, la Giudecca a Venezia. Le cene realizzate sono 8 a partire dal 1990 e per concludere l’esperienza nel 1998. L’album raccoglie la documentazione della cena verde che si svolge a casa Malaparte. In una notte di luna piena gli artisti inscenano performance nel campo della gastronomia, invitando a collaborare lo chef de La canzone del mare, della danza, poesia, video, della musica e con artistiche illuminazioni di ogni tonalità di verde . I principali protagonisti sono Eric Andersen, Corrado Costa, Mario Mariotti e Ben Patterson. Mariotti – noto per imprese artistiche spettacolari in spazi urbani o di vita quotidiana e per essere considerato “il pittore delle mani”, trasformate in figure fantastiche – dipinge 33 lune nere  e proietta immagini sulla luna di LeonardoCorrado Costa dà inizio alla sua performance che prevede la declamazione di numeri che Mariotti interpreta musicalmente. La cena con menù mediterraneo viene portata via mare e consumata sulla spettacolare terrazza, mentre due ballerini danzano tra la sagoma della luna di cartone e quella vera. Le fotografie sono di Giacomo Barazzoni.

Album 43 La cena blu si svolge a Castel di Tusa a Messina il 18 giugno del 1991. Come scrive Ivanna Rossi “Il blu fu messo in tavola con tutti gli onori nel Blue Dinner di Castel di Tusa in Sicilia, nell’albergo Atelier sul Mare di Antonio Presti. Il mecenate ospitò tutti alla grande, entrò nella progettazione, organizzò la cena come se fosse una pièce teatrale. Protagonista il pesce azzurro, ma anche tanti piatti che viravano al blu. Tra una portata e l’altra si svolgevano le performances.” I protagonisti della cena blu sono gli artisti  Fluxus Eric Andersen, Philip Corner, Geoff Hendricks e Ben Patterson. Gli artisti rievocano, fra una portata e l’altra, alcune delle performance più significative degli anni 60 e 70. Geoff Hendricks si dipinge di blu e inscena offerta al mare dei blue boys (giovani pescatori) e in scena  notturna prima si rotola su un tappeto fatto di fiori di ginestra poi conclude il suo gestuale cammino con un bagno in mare per offrire doni a Nettuno. Eric Andersen installa davanti al ristorante un enorme pallone, trascinato poi via dal vento. Durante la cena presenta il suo piatto luminoso blu.  Philip Corner esegue un concerto di ghiaino sull’Istrumento Nappi, una serie di ciotole e recipienti appesi a un cavalletto blu sulla spiaggia e durante la cena. Ben Patterson partecipa alle performance musicali storiche del repertorio Fluxus quali George Brecht e George Machunas. I 4 artisti insieme inscenano una performance dedicata all’amica artista Fluxus Alison Knowles. L’evento si ricorda anche per la produzione di piatti di ceramica di diverse dimensioni, realizzati dai 4 artisti, veri reperti del lungo happening di  Castel di Tusa. Foto Giacomo Barazzoni.

Album 44 L’album è dedicato alla cena rosa, organizzata a San Giminiano presso il ristorante La Mangiatoia il 26 giugno 1990 ed è la seconda della serie Il gusto del colore. Gli artisti invitati sono Philip Corner, Corrado Costa, Mario Mariotti, Ben Patterson, Franco VaccariBen Patterson realizza un cappello da chef con una luce al neon con la scritta Life pink,  colora di rosa numerosi oggetti che installa nel ristorante e dipinge le sue orme di rosa su un vassoio di carta. Corrado Costa con una camicia rosa declama divertenti poesie in tema.  Philip Corner diffonde suoi brani musicali dal titolo Pink/rosa e prepara il menù musicale 32 Pezzi di musica rosa che inizia con una piccola colazione di tulipani rosa. La cena è servita accompagnata dal vino “Rosa del Paradiso”. Tanti i partecipanti, amici, artisti e anche l’allora direttore del museo Pecci Amnon Barzel. Foto Giacomo Barazzoni.

Album 45 L’album raccoglie la cena rossa del 13 maggio del 1990 a Reggio Emilia, la cena gialla del giugno 1992 a Montechiarugolo, la cena arcobaleno/Rainbow Gondola Dinner del 23 maggio 1990 a Venezia, e la cena violetto nel dicembre del 1998 a Palazzo Ducale di Colorno. La cena arcobaleno/Rainbow Gondola Dinner è affidata all’artista giapponese Ay-O durante la Biennale d’Arte di Venezia del 1990 negli spazi dedicati al movimento Fluxus. La dinner è una spettacolare performance di Ay-O dove le gondole trasportano i multicolori ingredienti dei piatti attraversando i canali per raggiungere l’isola della Giudecca dove è allestita la mostra Ubi Fluxus ibi Motus curata da Achille Bonito Oliva. La cena gialla è affidata all’artista Franco Vaccari che ricostruisce, in un angolo del castello di Montechiarugolo, la stanza gialla dipinta da Van Gogh mentre nel cortile del castello l’Ater Balletto esegue Apres-midi d’un faune di Debussy e Grand pas de deux dallo Schiaccianoci di Cajkovskij con coreografia di Amedeo Amodio. La cena rossa è affidata agli artisti Philip Corner, Corrado Costa, Alison Knowles e Ben Patterson. Alison presenta un video che documenta la preparazione di un piatto di funghi in compagnia di John Cage, inoltre realizza una performance musicale con fagioli rossi. Alle pareti del ristorante appende anche opere di carta a mano. Philip Corner musica, così come nelle altre cene colorate, il colore rosso secondo lo stile Fluxus. Corrado Costa crea per l’occasione un testo rosso che dedica ai partecipanti. La cena violetto è affidata all’artista Mariolina Amato che realizza una istallazione di grandi teli bianchi dipinti di viola allacciandosi ad un’altra iniziativa di Pari&Dispari Banchi di sogni in Val Padana che si svolge a Salsomaggiore e a Colorno e altre località della pianura padana sul tema della nebbia.

Album 46   L’album raccoglie la documentazione dell’ultima dedicata alla ricerca del colore nel cibo: la cena bianca nera. Rosanna Chiessi e Art Gallery Foffl di Herta Torggler hanno elaborato nel giugno del 1994  per la città di Merano il progetto Arte Cibo Colore che  si  svolge in parte nella galleria, con un’esposizione delle opere create per l’evento, e in parte nel ristorante Andrea, dove ha luogo la cena bianca e nera. Gli artisti invitati sono Claudio Costa, Denis Santachiara, Hsiao Chin, Philip Corner, Ugo Dossi, Angelica Thomas, Mariolina Amato, Franco Vaccari, Silvia Guberti, Christina Kufrush, Gianluca Balocco, Ulrich Egger. 12 artisti allestiscono 12 tavoli da 6 persone in base al tema della serata dove i commensali, poi, avrebbero cenato in base al menù elaborato dallo chef Walter Oberrauch. Hsiao Chin,  realizza sculture, Denis Santachiara un tavolo da sera ricoperto di velluto nero con uccelli bianchi cinguettanti. Claudio Costa,  costruisce un’installazione di arcaiche ruote nere di una carrozzina da bambino che trasporta uova di colombo bianche e nere. Ugo Dossi realizza un’installazione di sale, Angelica Thomas si esprime con una performance che dura tutto il tempo delle cena, legata, sospesa ed in bilico tra un tappeto ed un soffitto di bicchieriPhilip Corner inscena un’installazione sonora in bianco e nero, Franco Vaccari tavoli a fioreSivia Guberti crea e utilizza piatti di ceramica con immagini di nature morteMariolina Amato imbandisce il tavolo dei fantasmi. Foto Giacomo Barazzoni.

Album 47 Il rapporto di Rosanna con Capri continua negli anni. Nel 2007 con l’amico Peppe Morra affitta una casa in via Grotta delle Felci, dove ospitano numerosi artisti e preparano performance ed eventi artistici che si svolgeranno negli anni successivi. Già nel mese di giugno del 2007 ospitano l’artista giapponese Fluxus AY-O e la moglie. AY-O progetta la performance Object Mandala Floating Pieces, in omaggio agli amici Fluxus già trasferiti in paradiso o all’inferno, che si svolge il 27 giugno alle ore 20, con partenza in barca da Marina Grande e direzione Grotta dei Coralli. In omaggio agli amici Fluxus scomparsi vengono calati in mare, davanti alla grotta, violini dipinti da AY-O con le custodie e cappelli e con ceri all’interno, poi i reperti vengono recuperati. La suggestiva performance è disturbata dal mare mosso ma alla conclusione non ne impedisce il festeggiamento. Nel 2009 si svolge il primo dei tre eventi che si terranno lungo via Krupp, la strada che congiunge il centro di Capri a Marina Piccola, riaperta in quel periodo dopo tanti anni, a seguito di importanti lavori di messa in sicurezza. L’Archivio Pari &Dispari di Rosanna Chiessi e la Fondazione Morra insieme all’Assessorato alla Cultura di Capri, Antemussa-l’isola della conoscenza presentano, in uno dei teatri naturali più belli e suggestivi del mondo, l’evento dal titolo Regalare il mare.  Mentre il poeta e scrittore Nanni Balestrini declama i suoi versi, l’artista Bruno Picariello  porta metaforicamente il mare lungo il suo percorso, stendendo una striscia di raso blu lunga circa 1000 metri su cui sono tracciate a tempera bianca le parole del poeta. Una volta deposta la striscia, risalendo la via, l’artista ritaglia frammenti di mare contenenti le parole di Nanni Balestrini e li dona a tutti coloro che partecipano all’evento. L’attività di Rosanna continua nell’estate del 2009. In agosto in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Capri e l’associazione Artemussa-l’isola della Conoscenza  organizza nei giardini di Augusto, che si affacciano su via Krupp, la proiezione del video Pic-nic a Capri, evento che Rosanna organizzò venti anni prima nel 1988 nell’isola.

Album 48 Tra il 2010 e il 2012 Rosanna Chiessi/Pari&Dispari organizza a Capri cinque eventi in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e l’associazione Antemussa – L’isola della conoscenza.  Nell’aprile 2010 promuove un’ installazione dell’artista coreana Hyon Soo Kim, M.A.R.I.A. alla Certosa. L’installazione consta di circa 10 sculture a grandezza naturale realizzate con stoffe di vario colore; ognuna di queste figure riproduce una madre in forme e atteggiamenti propri delle culture di tutto il mondo. Sempre nel 2010 Rosanna organizza e cura un’esposizione di Yuhel Takada, uno dei più importanti allievi dell’artista Gutai Shozo Shimamoto. La mostra si svolge nella galleria BludiCapri e nel borgo di S.Anna. Vengono esposti fantastici draghi di carta e legno e tele colorate con tecniche miste. Nell’ottobre 2010 ha luogo Via Krupp II Edizione. Passo dopo Passo nella storia e nel mito di Capri, installazione dell’artista Pietro Iori che si snoda lungo i mille metri della famosa via. Oltre duecento impronte dei personaggi, Tiberio, Gorkij, Maria Callas, Curzio Malaparte, ecc, che hanno fatto la storia del mito di Capri formano un percorso attraverso il quale viene raccontata la storia dell’isola. Su ogni impronta è impressa un’ immagine del personaggio, che è stato scelto attraverso una mediazione fotografica-pittorica da Pietro Iori. Nel 2011, in occasione dei 150 anni d’Italia, Rosanna organizza il terzo evento in via Krupp, Sbandierare l’arte, un’installazione sulle pareti di roccia di 25 bandiere realizzate da altrettanti artisti di fama internazionale Hyon Soo Kim, Ugo DossiJakob De Chirico, Silvia Guberti, Giovanni Mundula,  per citarne alcuni. L’installazione, resa possibile da un progetto dell’ing. De Martino e dall’Associazione Ambientalista Capri Outdoors, rimane visibile dal mare fino a fine estate. Nel 2012 Rosanna promuove l’11 agosto Le lucciole di San Lorenzo, il live art show dell’artista caprese Umberto Natalizio. Intorno alle 21, le luci della famosissima piazzetta di Capri si spengono, lasciando illuminate solo migliaia di star light, mentre vengono declamate poesie di Neruda e Balestrini con sottofondo musicale.

Album 49 L’album racchiude parte degli eventi istituzionali organizzati o dedicati a Rosanna Chiessi nella sua città, Reggio Emilia negli anni 2000. Nel 2005 approda a Palazzo Casotti, dopo Monaco di Baviera alla galleria White Cube e a Novegro/Milano nel 2004,  la mostra itinerante Un cuscino per sognare,  nata dall’esigenza di comunicare i propri “sogni” attraverso le diverse espressioni dell’arte contemporanea.  La mostra ha un elevato carattere internazionale per la rosa di artisti presenti e per l’originalita’ delle opere realizzate appositamente da  centotrenta personaggi internazionali del mondo della cultura tra artisti, scrittori, poeti, musicisti, designer, intellettuali, tra i quali Yoko OnoDaniel Spoerri, Shozo Shimamoto, Ben Patterson, Jakob De Chirico, Alan Kaprow, Arrigo Lora TotinoLuca Maria Patella.  L’evento È curato da Pari&dispari Agency in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Assessorato Citta Storica e i Musei Civici. Nel 2011, mentre procedeva la grande esposizione dedicata a Shimamoto , la Fondazione di Palazzo Magnani realizza un evento a sorpresa per Rosanna, in omaggio alla sua attivita’ in campo artistico. L’evento consiste nell’invitare i tanti artisti ed amici ad inviare a Palazzo Magnani omaggi (lettere, opere, ricordi, foto, ecc) che il  18 novembre vengono donati a Rosanna, insieme ad una pubblicazione Rosanna Chiessi-Chiudevo gli occhi e immaginavo altro. Il 4 maggio 2014 il nuovo Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, progettato dall’architetto Italo Rota, ha preso forme e contenuti, creando nuovi spazi espositivi, in particolare lo spazio Novecento e lo spazio Dossier. Nella prima esposizione dello spazio, dedicata a Pari & Dispari. 50 anni di ricerca  e curata da Alessandro Gazzotti, si sono potute ammirare le innumerevoli edizioni che Pari & Dispari ha realizzato e le opere di Hermann Nitsch, Shozo ShimamotoYoko Ono, Arnulf Rainer, Corrado Costa, Emilio Villa, Philip Corner. A corollario della mostra Alessandro Gazzotti intervista Rosanna Chiessi,  che ripercorrere, anche grazie alla proiezione di un video,  le tappe principali della sua vita, vissuta all’insegna dell’arte e dell’avanguardia più sperimentale.

Album 50 L’album raccoglie materiali e fotografie degli eventi organizzati tra settembre e novembre del 2012 dedicati al Fluxus che, grazie all’attività di Pari&Dispari dagli anni ’70 in poi, vide i principali artisti del movimento operare a Reggio Emilia. Il primo evento, Follow Fluxus,  si svolse a settembre a Cavriago e a Reggio Emilia  ed il secondo, la mostra Women in Fluxus & Other experimental tales curata da Elena Zanichelli, a Palazzo Magnani a Reggio Emilia nel novembre dello stesso anno.  L’iniziativa Follow Fluxus a Cavriago, presso il centro culturale Multiplo, comprende una performance in omaggio a Dick Higgins, la proiezione di un documentario dal titolo Tendenze d’arte internazionale, Cavriago 1977, una proiezione dal titolo Racconto visivo del progetto. Museo tra la gente. Iniziative che si sono concluse con una cena, modalità più volte riproposta da Rosanna Chiessi e nelle performance degli artisti suoi ospiti. Le principali performance di Follow Fluxus a Reggio Emilia sono Respirare di Giulio Cassanelli e Washed di Bruno Picarello e Segui il flusso che si snodano lungo le vie principali della città, a Partire da Palazzo Magnani, a sottolineare l’arte che esce dai musei e si espande tra le gente così come il concerto di Philip Corner e JuliÈs Haircut dal titolo Musica in flusso in Piazza Gioberti. La serata del 15 settembre si chiude con le Cene blu lungo Corso Garibaldi, riproponendo, seppur in chiave rivisitata, lo spirito anticonformista del Fluxus. La seconda parte dell’album è dedicata alla mostra  Women in Fluxus & Other experimental tales, a Palazzo Magnani, nel cinquantesimo della sua nascita ufficiale. Nella mostra si illustra la storia e la filosofia Fluxus, nel cinquantesimo della sua nascita ufficiale, con una  angolazione al femminile. Sono presentate, oltre ad opere scelte dei principali artisti Fluxus, documentazioni di eventi e spartiti, Event Scores, riprese video, fotografie, dischi, oggetti, documenti cartacei, Fluxus Yearboxese. Tra gli autori delle oltre 200 opere in mostra: George MaciunasGeorge BrechtNam June Paik, Alison Knowles, Charlotte MoormanTakako Saito, Mieko Shiomi, Yoko OnoJoe Jones, John Cage, Ben Vautier, La Monte Young, Jackson Mac Low, Robert Filliou, Ben Patterson, Dick Higgins, Robert Watts, Carolee Schneemann, Shigeko Kubota, Simone Forti, Anna Halprin, Philip Corner, Giuseppe Chiari, Henry Flynt, Ay-O, Eric Andersen, Geoffrey Hendricks, Milan Knízák, Al Hansen, Alice Hutchins e altri ancora. L’album raccoglie anche parte di testi inediti di Rosanna Chiessi La presenza del Fluxus nella mia vita dove Rosanna racconta le sue esperienze con gli artisti Fluxus dagli anni ’60 che sono stati suoi ospiti durante tutta la sua attività. L’album raccoglie la documentazione selezionata da Rosanna Chiessi degli eventi da lei organizzati, ma assemblati postumi.

Album 51 L’album raccoglie materiali e fotografie raccolte nel catalogo BOX  della mostra e delle iniziative di Women in Fluxus & Other experimental tales che si è tenuta a Palazzo Magnani a Reggio Emilia nel novembre del 2012. Il Box, in perfetto stile Fluxus, contiene vari oggetti, tra cui: Il catalogo della mostra e un’antologia selezionata, editi da Skira, il CD catalogo delle opere in mostra, 11 manifesti fondativi del movimento. Ampia anche la risonanza sulla stampa. La mostra, a cura di Elena Zanichelli, ripropone lo spirito Fluxus seguendo due fulcri tematici di lettura: la ricostruzione genealogica dell’aspetto fortemente concettuale del fenomeno neoavanguardista, nato come interpretazione aperta della concept art e dallo dallo spirito ribelle e controverso di George Maciunas. Dall’altro presenta una scelta mirata di opere di artiste che indagano nuovi concetti di identità femminile considerando il ruolo femminile come prodotti dalla realtà sociale e culturale – identità non più solo scritte, ma anche scriventi, in senso linguistico e performativo al tempo stesso. Le opere degli artisti in mostra (George Maciunas, George Brecht, Nam June Paik, Alison Knowles, Charlotte Moorman, Takako Saito, Mieko Shiomi, Yoko Ono, Joe Jones, John Cage, Ben Vautier, La Monte Young, Jackson Mac Low, Robert Filliou, Ben Patterson, Dick Higgins, Robert Watts, Carolee Schneemann, Shigeko Kubota, Simone Forti, Anna Halprin, Philip Corner, Giuseppe Chiari, Henry Flynt, Ay‐O, Eric Andersen, Geoffrey Hendricks, Milan Knížák, Al Hansen, Alice Hutchins), sono documentazione di azioni ed eventi, riprese video, fotografie, dischi, partiture, documenti cartacei, Fluxus Yearboxes. Le opere scelte ripercorrono l’ interdisciplinarietà che ha fortemente caratterizzato parte della storia dell’arte contemporanea e che ha coinvolto anche Reggio Emilia. Come è noto dalla fine degli anni 60’ Rosanna Chiessi sperimenta la sua personale commistione tra arte e vita in diverse forme, ospitando artisti/e, costruendo nuovi rapporti sociali di collaborazione e aprendo le porte a inedite forme di creatività, conservando e collezionando opere e una ricca documentazione del loro passaggio nelle sue diverse abitazioni. L’album raccoglie la documentazione selezionata da Rosanna Chiessi degli eventi da lei organizzati, ma assemblati postumi.

Album 52 Nel settembre 2004 inizia l’avventura artistica di Rosanna Chiessi con il movimento artistico giapponese Gutai, più specificamente con Shozo Shimamoto cofondatore nel 1954 del movimento con Jiro Yashihara e Yasuo Sumi. Rosanna Chiessi racconta che il movimento artistico Gutai era tra le sue passioni artistiche più grandi, ma non aveva mai trovato la strada per entrare in contatto con gli artisti del movimento, risposta giapponese all’arte informale americana ed europea. Gutai rappresenta il contributo più originale e profondo dato dalla cultura giapponese all’arte del Novecento, è sinonimo di concretezza e i suoi aderenti si prefiggono di produrre opere sempre nuove e moderne, senza precludersi alcun mezzo, così dall’informale si passa ad esibizioni dal vivo atte a stupire e coinvolgere emotivamente lo spettatore. La sostanza prediletta della creatività Gutai è il colore, colato, sparso, battuto, esploso, impastato come una sostanza complessa, ricca di sottintesi biologici e di echi naturalistici, mentre gli strumenti, gli oggetti, gli arnesi e appunto il corpo stesso degli artisti sono i mezzi attraverso i quali l’espressione imprime la sua energia alla materia artistica, lasciandovi le impronte che creano l’opera. In dieci anni Rosanna organizza oltre 20 eventi e fonda nel 2007 l’Associazione Shozo Simamoto di cui fu presidente fino alla sua scomparsa nel 2016. Rosanna nel 2004 entra in contatto con l’interprete e stretto assistente di Shimamoto, Andrea Mardegan ed inizia a collaborare per la realizzazione dell’esposizione Size al museo di Trevi nel maggio 2005, che culmina con la famosa performance di Shimamoto di lanci di colore dall’elicottero. Sempre a Trevi Sumi inscena una performance con i suoi tradizionali strumenti (zoccoli giapponesi, abaco, pettine, vibratore, ombrello). Dopo pochi giorni si inaugura la mostra di Shimamoto Opere e video 1946-2000 all’Atelier 25 a Reggio Emilia con il prof. Sugiyama, esperto di Nano Art. Anche in questa occasione Sumi realizza una performance. Sempre in quei giorni Shimamoto a S. Michele nella residenza di Giancarlo Guidotti perfeziona le opere create nelle ultime performance bruciando quelle che non lo soddisfacevano… Nella galleria Spazio Fisico a Modena dell’amico Giancarlo Guidotti si svolgono tre mostre, la prima Gutai e AU in Italia (AU è un centro in Giappone creato da Shimamoto a cui aderiscono tanti giovani artisti e da cui parte anche una rivista) nel dicembre 2005, la seconda Modena-Osaka secondo tempo nell’ottobre 2006 e la terza Vento d’Oriente, storie di maestri e allievi dal Giappone nel dicembre 2007. Nel maggio 2006 si svolge un grande evento a Napoli di Shimamoto Un’arma per la pace che si articola in varie sedi: in piazza Dante spettacolare performance con lanci di colore da una gru sul sottostante pianoforte suonato da Charlemagne Palestine, un convegno al teatro dell’Accademia di Belle Arti, una mostra al palazzo dello Spagnuolo, un happening degli allievi AU Pittura Azione in Umbrella e una performance di Sumi alla Vigna di S. Martino. Il sodalizio diventa sempre più stretto con un viaggio in Giappone nell’aprile del 2007 per incontrare gli amici giapponesi. Nel giugno 2007 Shimamoto è già in Italia per la performance al Chiostro di S. Nicolò a Venezia. Nel volume sono presenti lettere di stima di Sumi indirizzate a Rosanna.

Album 53 Gli anni dal 2008 al 2011 sono caratterizzati da un’intensa attività di Shimamoto in Italia grazie al lavoro di Rosanna Chiessi insieme alla Associazione Shimamoto con Peppe Morra e agli amici giapponesi. Nel 2008 Shimamoto crea spettacolari opere, in diverse località note per bellezza culturale e naturalistica. È un periodo molto fecondo e produttivo per Shimamoto e per l’Associazione: nel maggio 2008 si svolgono performance a Napoli presso la Fondazione Morra, a Punta Campanella (Sorrento) con lanci di colore sia da una torre saracena che da terra con ballerine vestite con abiti da sposa, alla Certosa di San Giacomo di Capri e a Villa Bersani, sempre a Capri, dove l’artista realizza un’ opera di 10×12 mt. Alla Certosa si tiene anche una mostra di opere di Shimamoto. A novembre al museo Magi ’900 ha luogo una mostra di Shimamoto e Sumi I colori della pace preceduta dalle loro performances. A novembre del 2008 a Genova si svolge al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce la grande mostra curata da Achille Bonito Oliva Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo, preceduta da una performance a Palazzo Ducale e a Palazzo Ferretto, in contemporanea con la mostra di Lucio Fontana. Già nell’aprile 2009 l’Associazione Shimamoto partecipa alla rassegna romana Roma. Road to contemprary art, curata da Achille Bonito Oliva con opere di Shimamoto. L’attività di divulgazione dell’opera del sensei Shimamoto continua anche nel 2009: a Reggio Emilia in settembre si svolge La danza del colore nella galleria VV8, in occasione della quale ha luogo la performance dell’Aterballetto con gli abiti da sposa realizzati a Punta Campanella. L’attività svolta a favore del movimento Gutai viene sancita dalla grande mostra di Lugano del 2010 Gutai – Dipingere con il tempo e lo spazio, a cui Rosanna viene invitata a partecipare con le sue opere storiche degli anni Cinquanta e Sessanta. Nel febbraio del 2011, all’interno del circuito off di Artefiera di Bologna si tiene una suggestiva mostra, a cura di Achille Bonito Oliva, di Shozo Shimamoto A volo radente nella Chiesa di Santo Stefano con l’esposizione di opere create nelle performances del 2008. Nel 2011 nella sua amata Capri, Rosanna organizza una mostra Modarte – Shimamoto a Capri nell’antica maison di moda La Parisienne.

Album 54 L’album raccoglie l’attività di divulgazione del movimento Gutai che Rosanna Chiessi organizza nel periodo settembre 2011, gennaio 2015. L’evento principale è Shozo Shimamoto – Opere 1950-2011- Oriente e Occidente che si svolge a Palazzo Magnani a Reggio Emilia da 23 settembre 2011 all’8 gennaio 2012, a cura di Achille Bonito Oliva, con l’Associazione Shozo Shimamoto e Fondazione Morra. Grazie alla professionalità dello staff di Palazzo Magnani sarà prodotto anche un catalogo bilingue (Allemandi & C) completo ed esaustivo del lavoro del maestro. Oltre alla mostra, con oltre ottanta opere, che esplora i passaggi principali del lavoro di Shimamoto, si svolgono diversi eventi: performance con scopa e tonalità di giallo, remake di un happening del 1956; spettacolare performance di lanci da una gru davanti a Palazzo Magnani, conferenze con studenti e con il pubblico e consegna di un riconoscimento per meriti umanitari al sensei. Nello stesso periodo, in novembre alla galleria VV8 a Reggio Emilia si svolge una mostra di altri artisti Gutai, Yasuo Sumi e Yozo Ukita I piccoli giganti del gutai. Con grande costernazione di tutti gli amici e del mondo dell’arte, il 25 gennaio 2013, Shozo Shimamoto muore. La famiglia organizza vicino ad Osaka un evento commemorativo che inizia simulando i famosi lanci di colore del maestro. Rosanna purtroppo è impossibilitata a partecipare e al suo posto vola in Giappone la figlia Laura con Peppe Morra ed altri amici in rappresentanza dell’Associazione. Anche la mostra che seguirà allo Studio Giangaleazzo Visconti a Milano nel settembre del 2013 viene intitolata Shozo Shimamoto Memorial Exhibition. Numerose sono le opere di Rosanna presenti alla mostra di Milano, sia storiche degli anni Cinquanta che Sessanta. L’attività di divulgazione degli artisti Shimamoto e Sumi continua anche a livello europeo con la mostra a Berlino Gutai- scream of matter nella galleria We Gallery (novembre 2014/gennaio 2015).

le case le gallerie . album

L’album raccoglie la vita artistica di Rosanna Chiessi nell’arco di cinquantasei anni, dal 1962 al 2016, attraverso le gallerie e le case vissute sempre come centri di produzione di opere e di performances.

sfoglia l’album

Una vita apparentemente nomade, ma in realtà radicata alla sua terra di origine, dove sempre torna, cambiando ripetutamente abitazione e le sedi del proprio archivio, alla ricerca del bello, spinta da un senso estetico innato, arricchito dalle conoscenze artistiche, ma sempre autonomo, difficilmente influenzabile. Infatti le sue case sono riconoscibili, piene di oggetti d’arte ma anche di design internazionale, come la poltrona Joe, o progettati da lei stessa, come la prima panca nera di tre metri in via Bissolati, o l’enorme tavolo rotondo su cui tanti artisti, come Charlotte Moorman, si sono esibiti a Cavriago e su cui hanno cenato i numerosi amici. Nulla è banale, perchè non rincorre stereotipi, ma una volontà propria.

Nel 1962 la prima galleria, Il Portico, è in un bellissimo palazzo del centro storico di Reggio Emilia, dove si tengono mostre di arte figurativa, Carlo Levi, Ernesto Treccani e altri. Nel ’68 si trasferisce in via Bissolati, un piccolo appartamento in un condominio che diventa un centro di passaggio di artisti quali, Claudio Parmiggiani, Franco Vaccari, Franco Guerzoni e poeti, Corrado Costa e altri. Rosanna descrive quel periodo caratterizzato da grande felicità.
Nel contempo, a Roma, in un appartamento studio vicino a Piazza Navona inizia l’attività di Grafica Internazionale con edizioni di Mario Ceroli, Agostino Bonalumi, Rafael Alberti.
Torna a Reggio Emilia e nel 1972 si trasferisce in un ampio appartamento in via Emilia S. Stefano che diventa un centro di aggregazione e produzione degli artisti Fluxus, a partire da Joe Jones e Takako Saito e dell’azionismo Viennese, in particolare Hermann Nitsch.
Alla fine del 1976 Rosanna cambia in modo radicale la sua vita e si trasferisce in una casa colonica di Cavriago, in via Tornara. La casa, dotata di fienile, due stalle, una porcilaia e cortile, diventa per quattordici anni un centro d’arte internazionale, caratterizzato dall’organizzazione di 18 festival d’arte e numerosissime mostre e performances. Attività che richiamano centinaia di artisti d’avanguardia, quali i principali rappresentanti del movimento Fluxus, della poesia visiva, dell’azionismo viennese e fotografi. Qui nacque il progetto della bellissima mostra di Nam June Paik realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia. Rosanna ad un certo punto, per vari motivi, deve sempre reimpostare da capo la propria vita: nel 1990 torna ad abitare a Reggio Emilia in via S. Carlo e nello stesso tempo passa grande parte dell’anno a casa Malaparte a Capri. In accordo con gli eredi di Curzio Malaparte collabora all’organizzazione di eventi culturali e artisti da tutto il mondo accettano l’invito a produrre opere, comporre musica e poesia, progettare e realizzare performance a Capri, in una delle più belle case del mondo.
Conclusa l’esperienza caprese a fine anni ’90 va ad abitare ed apre una galleria in via S. Carlo a Reggio Emilia, dove organizza mostre di Urs Luthi, Ben Patterson e collettive importanti. Nel contempo trasferisce il suo Archivio Storico nella torre della bella villa La Favorita di Montecavolo. Qui ospita artisti come il tedesco Peter Goi che costruisce la Casamobile.
Alla fine degli anni ’90 Rosanna continua la sua ricerca artistica lavorando con nuovi artisti che gravitano su Berlino, Costantino Ciervo, Chema Alvar Gonzalez, Ampelio Zappalorto e frequenta i loro studi. Nel 2000 a Berlino apre la prima galleria, Pari&Dispari Project e nel 2001 inaugura la seconda, Artinprogress, in collaborazione con Franco Marinotti. Rosanna però aveva un grande desiderio: lavorare con gli artisti Gutai e nella casa di Via delle Carceri, in cui si trasferisce nel 1998, realizza questo intento.
Nel 2004 inizia la collaborazione con gli artisti giapponesi Shozo Shimamoto e Yasuo Sumi. Trasferisce l’archivio storico delle edizioni e delle opere da Montecavolo a vicolo Bonini, vicino alla residenza di Via delle Carceri. Casa e archivio si riempiono di opere di Shimamoto e Sumi creando una nuova atmosfera nelle case di Rosanna.
Nel 2007 Rosanna riesce per la prima volta ad acquistare un appartamento in via Monte S. Michele, a Reggio Emilia, e trasferisce le sue opere in un bello spazio di un palazzo del centro storico, in via Campo Marzio. In questi anni, dal 2006 in poi, l’organizzazione di eventi degli artisti Gutai in Italia è incessante, si svolgono performances spettacolari a Napoli, alla Certosa di Capri, a Punta Campanella (Sorrento), a Genova a Palazzo Ducale e in numerosi altri luoghi.
Organizza mostre in tutta Italia, si ricorda in particolare quella a Palazzo Magnani a Reggio Emilia nel 2011, con performances di Shimamoto.
Dal 2007 Rosanna è attiva di nuovo anche a Capri ed organizza eventi con il Comune, non solo di artisti Gutai, ma anche installazioni in via Krupp, di Nanni Balestrini e Bruno Picariello, Pietro Iori e 25 artisti che propongono altrettante bandiere a strapiombo sul mare. Durante questi eventi Rosanna risiede a Capri, dove affitta dal 2007 al 2015 quattro case, che vedono il passaggio di tanti artisti internazionali. La casa più suggestiva è quella in via Tragara a pochi metri dalla terrazza che si affaccia sui Faraglioni.
Nell’ultima casa a Reggio Emilia in via Sante Vincenzi, nel 2013, Rosanna riesce nell’intento di riunire l’abitazione e tutte le opere in un unico luogo. L’impatto è emotivamente forte, si trovano raccolte in un unico grande appartamento, non con un approccio museale ma di vita quotidiana, opere di cinquantasei anni di attività nel mondo dell’arte, appartenenti a centinaia di artisti della seconda metà del novecento. (Laura Montanari, gennaio 2018)

i video

I numerosi eventi artistici promossi da Rosanna Chiessi durante la sua attività (1962-2016) sono stati documentati non solo fotograficamente, ma anche in video a partire dal 1975. In alcuni casi si tratta di semplici riprese degli artisti durante la creazione delle loro opere nella casa-studio di Rosanna Chiessi, altri, invece sono video prodotti attraverso una regia e un montaggio a cura dell’operatore per Pari & Dispari e sono una documentazione preziosa delle performaces organizzate da Rosanna Chiessi a Cavriago, a Reggio Emilia e in altri luoghi significativi per l’arte in Italia. L’utilizzo del video, come linguaggio espressivo, è parte fondamentale della attività di Rosanna Chiessi che qui vengono proposti per arricchire ulteriormente la sezione degli album fotografici e delle monografie dedicate alla attività di Rosanna Chiessi.  

vedi tutti i video sul canale youtube delle biblioteche

altre pubblicazioni

Archivio Rosanna Chiessi
Biblioteca Panizzi via Farini, 3
42121 Reggio Emilia

per il materiale grafico
Chiara Panizzi
tel. 0522 456071
chiara.panizzic@comune.re.it

per il materiale fotografico
Monica Leoni
tel. o522 456089
monica.leoni@comune.re.it

 

puoi consultare anche www.pariedispari.org

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