Comune di Reggio Emilia

Le case, le gallerie

L'album raccoglie la vita artistica di Rosanna Chiessi nell'arco di cinquantasei anni, dal 1962 al 2016, attraverso le gallerie e le case vissute sempre come centri di produzione di opere e di performances. Una vita apparentemente nomade, ma in realtà radicata alla sua terra di origine, dove sempre torna, cambiando ripetutamente abitazione e le sedi del proprio archivio, alla ricerca del bello, spinta da un senso estetico innato, arricchito dalle conoscenze artistiche, ma sempre autonomo, difficilmente influenzabile. Infatti le sue case sono riconoscibili, piene di oggetti d'arte ma anche di design internazionale, come la poltrona Joe, o progettati da lei stessa, come la prima panca nera di tre metri in via Bissolati, o l'enorme tavolo rotondo su cui tanti artisti, come Charlotte Moorman, si sono esibiti a Cavriago e su cui hanno cenato i numerosi amici. Nulla è banale, perchè non rincorre stereotipi, ma una volontà propria.
Nel 1962 la prima galleria, Il Portico, è in un bellissimo palazzo del centro storico di Reggio Emilia, dove si tengono mostre di arte figurativa, Carlo Levi, Ernesto Treccani e altri. Nel '68 si trasferisce in via Bissolati, un piccolo appartamento in un condominio che diventa un centro di passaggio di artisti quali, Claudio Parmiggiani, Franco Vaccari, Franco Guerzoni e poeti, Corrado Costa e altri. Rosanna descrive quel periodo caratterizzato da grande felicità.
Nel contempo, a Roma, in un appartamento studio vicino a Piazza Navona inizia l'attività di Grafica Internazionale con edizioni di Mario Ceroli, Agostino Bonalumi, Rafael Alberti.
Torna a Reggio Emilia e nel 1972 si trasferisce in un ampio appartamento in via Emilia S. Stefano che diventa un centro di aggregazione e produzione degli artisti Fluxus, a partire da Joe Jones e Takako Saito e dell'azionismo Viennese, in particolare Hermann Nitsch.
Alla fine del 1976 Rosanna cambia in modo radicale la sua vita e si trasferisce in una casa colonica di Cavriago, in via Tornara. La casa, dotata di fienile, due stalle, una porcilaia e cortile, diventa per quattordici anni un centro d'arte internazionale, caratterizzato dall’organizzazione di 18 festival d'arte e numerosissime mostre e performances. Attività che richiamano centinaia di artisti d'avanguardia, quali i principali rappresentanti del movimento Fluxus, della poesia visiva, dell'azionismo viennese e fotografi. Qui nacque il progetto della bellissima mostra di Nam June Paik realizzata in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia. Rosanna ad un certo punto, per vari motivi, deve sempre reimpostare da capo la propria vita: nel 1990 torna ad abitare a Reggio Emilia in via S. Carlo e nello stesso tempo passa grande parte dell'anno a casa Malaparte a Capri. In accordo con gli eredi di Curzio Malaparte collabora all'organizzazione di eventi culturali e artisti da tutto il mondo accettano l'invito a produrre opere, comporre musica e poesia, progettare e realizzare performance a Capri, in una delle più belle case del mondo.
Conclusa l'esperienza caprese a fine anni '90 va ad abitare ed apre una galleria in via S. Carlo a Reggio Emilia, dove organizza mostre di Urs Luthi, Ben Patterson e collettive importanti. Nel contempo trasferisce il suo Archivio Storico nella torre della bella villa La Favorita di Montecavolo. Qui ospita artisti come il tedesco Peter Goi che costruisce la Casamobile.
Alla fine degli anni '90 Rosanna continua la sua ricerca artistica lavorando con nuovi artisti che gravitano su Berlino, Costantino Ciervo, Chema Alvar Gonzalez, Ampelio Zappalorto e frequenta i loro studi. Nel 2000 a Berlino apre la prima galleria, Pari&Dispari Project e nel 2001 inaugura la seconda, Artinprogress, in collaborazione con Franco Marinotti. Rosanna però aveva un grande desiderio: lavorare con gli artisti Gutai e nella casa di Via delle Carceri, in cui si trasferisce nel 1998, realizza questo intento.
Nel 2004 inizia la collaborazione con gli artisti giapponesi Shozo Shimamoto e Yasuo Sumi. Trasferisce l’archivio storico delle edizioni e delle opere da Montecavolo a vicolo Bonini, vicino alla residenza di Via delle Carceri. Casa e archivio si riempiono di opere di Shimamoto e Sumi creando una nuova atmosfera nelle case di Rosanna.
Nel 2007 Rosanna riesce per la prima volta ad acquistare un appartamento in via Monte S. Michele, a Reggio Emilia, e trasferisce le sue opere in un bello spazio di un palazzo del centro storico, in via Campo Marzio. In questi anni, dal 2006 in poi, l'organizzazione di eventi degli artisti Gutai in Italia è incessante, si svolgono performances spettacolari a Napoli, alla Certosa di Capri, a Punta Campanella (Sorrento), a Genova a Palazzo Ducale e in numerosi altri luoghi.
Organizza mostre in tutta Italia, si ricorda in particolare quella a Palazzo Magnani a Reggio Emilia nel 2011, con performances di Shimamoto.
Dal 2007 Rosanna è attiva di nuovo anche a Capri ed organizza eventi con il Comune, non solo di artisti Gutai, ma anche installazioni in via Krupp, di Nanni Balestrini e Bruno Picariello, Pietro Iori e 25 artisti che propongono altrettante bandiere a strapiombo sul mare. Durante questi eventi Rosanna risiede a Capri, dove affitta dal 2007 al 2015 quattro case, che vedono il passaggio di tanti artisti internazionali. La casa più suggestiva è quella in via Tragara a pochi metri dalla terrazza che si affaccia sui Faraglioni.
Nell'ultima casa a Reggio Emilia in via Sante Vincenzi, nel 2013, Rosanna riesce nell'intento di riunire l'abitazione e tutte le opere in un unico luogo. L'impatto è emotivamente forte, si trovano raccolte in un unico grande appartamento, non con un approccio museale ma di vita quotidiana, opere di cinquantasei anni di attività nel mondo dell'arte, appartenenti a centinaia di artisti della seconda metà del novecento.

8 gennaio 2018
Laura Montanari

           
    




  Le case, le gallerie 1962-2016