Comune di Reggio Emilia

Le feste del 1683

 

La sera del 23 novembre 1683 si festeggiarono a Reggio due eventi importanti, la traslazione dell'immagine di S. Prospero, che sarebbe avvenuta il giorno successivo, e la vittoria dell'armata imperiale contro i turchi a Vienna, entrambe celebrate con solenni funzioni religiose. In tale occasione la nobiltà cittadina vuole erigere nella piazza della Ghiara una grande macchina pirotecnica, che con soffioni e girandole incendiava e distruggeva le personificazioni della Superbia, della Lussuria, della Ribellione e della Tirannia, tutte in abito turco, mentre la comparsa di quattro orologi scoppiettanti di girandole e una pioggia di stelle, davano gloria alle figurazioni della Fede Cattolica, dell'Oratione, della Vittoria e della Gloria dei Principi cristiani, sulle quali dominavano i vessilli del Pontefice, dell'Imperatore, del Re di Polonia e del Duca di Lorena. La regolata maestria del gioco dei fuochi aveva la funzione di celebrare visivamente il trionfo della fede cattolica e dei suoi difensori sugli infedeli e sui vizi.

Un'accurata descrizione della macchina, delle sue simbologie e del gioco dei fuochi venne pubblicata nell'opuscolo dal titolo: L'infedeltà fulminata o sia machina di foco eretta nella città di Reggio negli universali applausi per la gloriosa vitoria dell'armi di S.M.C. sotto di Viena con la sconfitta del turco. In Reggio, per Prospero Vedrotti, 1683 (Biblioteca Panizzi, 10.D.91/9)

L'opuscolo di 18 pagine contiene un'acquaforte anonima f.t. raffigurante la macchina pirotecnica








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Bibliografia essenziale:

Susanna Cantore, Le mascherate carnevalesche, in Teatro a Reggio Emilia, a cura di S. Romagnoli – E. Garbero, Firenze, Sansoni, 1980, vol. I, pp. 54-55

Giuseppina Benassati, Apparati pirotecnici a Reggio Emilia, in: In forma di festa. Apparatori, decoratori, scenografi, impresari a Reggio Emilia dal 1600 al 1857, Casalecchio di Reno, Grafis Edizioni, 1985, pp. 111-123