Comune di Reggio Emilia

Antonio Panizzi, Extracts from Italian prose writers

Antonio Panizzi, Extracts from Italian Prose Writers for the use of students in the London University, London, printed for John Taylor bookseller and publisher to the University upper Gower-Street, 1828; p. [2], XI, 558, [2];  18 cm.

Sbarcato sul suolo inglese come esule politico nel maggio 1823, Antonio Panizzi si stabilisce nel 1828 a Londra, dove ottiene la cattedra di italiano nella London University. Legata a questa esperienza universitaria è la pubblicazione dell’antologia di prosatori italiani dal titolo: Extracts from Italian Prose Writers for the use of students in the London University, curata da Panizzi – il cui nome non compare sul frontespizio ma soltanto in calce alla Prefazione – e pubblicata a Londra nel 1828.

 Si tratta di un corposo volume in 12° –  oggi diremmo in formato tascabile – di quasi 600 pagine, nel quale sono raccolti i testi originali di numerosi autori di prosa della letteratura italiana, dalle origini al IXX secolo. Si va – fra gli altri – da Boccaccio a Bembo, da Machiavelli e Guicciardini a Cellini, Vasari, Tasso, fino a Galileo, Alfieri, Algarotti, Baretti, Filangieri, Tiraboschi e ai contemporanei Foscolo e Manzoni, di cui Panizzi presenta due brani della prima edizione dei Promessi sposi, apparsi solamente nel giugno dell’anno precedente.

 Nella Prefazione Panizzi informa che l'antologia è stata pensata non solo come libro di testo per gli studenti dell’università londinese, ma anche come supporto a tutti coloro che vogliano avvicinarsi alla lingua e alla letteratura italiana, materia sufficientemente importante per entrare a far parte della formazione di ogni buon cittadino inglese. La breve prefazione si conclude sottolineando la differenza fra le altre antologie – realizzate in Italia per gli italiani e poi proposte al pubblico inglese – e questa, adattata ai gusti e alle aspettative di un lettore britannico, avanzando la speranza che, grazie ad essa, il lettore possa rendersi conto della versatilità e adattabilità, ad ogni argomento, della lingua italiana, considerandone lo studio non noioso e persino piacevole.