Comune di Reggio Emilia

digit.a.re

 
 
   
   
 

digit.a.re (Digital Archives Reggio Emilia) è il nuovo repository digitale delle collezioni di grafica della biblioteca Panizzi, implementato sulla piattaforma Dspace GLAM a cura di 4science.

Al momento è qui disponibile il catalogo della Fototeca, cui seguirà a breve quello del Gabinetto delle Stampe

Sulla home page si può attivare una ricerca generica su tutti i Dbase contenuti. In alternativa si possono scegliere diversi metodi di ricerca:

  • con “Ricerca per strutture”: si accede in modo più mirato alle diverse collezioni

  • con “Ricerca avanzata”: si possono specificare i campi che si desidera cercare e combinare queste ricerche tramite i consueti operatori logici

Per un aiuto ulteriore, è sempre presente il bottone “Help”.

 

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DSpace-GLAM è una piattaforma 4Science per le Digital Libraries di biblioteche, musei, archivi e gallerie. La sigla GLAM (Galleries, Libraries, Archives, Museums) sottolinea proprio la capacità di questo sistema DAM (Digital asset management) di accogliere e gestire insieme il multi-dominio culturale: libri antichi e moderni, fondi d’archivio, emeroteche, documenti, video, audio, e naturalmente fotografie. Raccolte, collezioni e fondi sono così gestiti nel pieno rispetto degli standard di ambito: conservati e resi fruibili insieme. Condivisione e interoperabilità dei dati sono garantite dall’uso di standard e formati aperti. L’integrazione fra DSpace-GLAM e l’ecosistema iiiF mette a disposizione funzionalità e modalità di navigazione particolarmente efficaci per la ricerca e lo studio.
 
Il catalogo della fototeca della biblioteca Panizzi è stato recentemente implementato sulla piattaforma Dspace GLAM, nel rispetto degli standard di catalogazione e formalizzazione delle biblioteche. I metadati degli “oggetti digitali” sono stati “trattati” utilizzando standard, modelli e norme catalografiche condivise in ambito internazionale da ICCU: ISBD per la catalogazione e REICAT per gli authority file relativi agli autori/fotografi, agli editori, agli stampatori, ai committenti. Gli accessi semantici sono costruiti secondo il metodo per la redazione dei soggetti della BNI utilizzando i criteri di soggettazione biblioteconomica con il controllo dei termini del Soggettario di Firenze e, in seguito con il Nuovo Soggettario.